Ligabue torna sul palco con il nuovo disco, dalla Sicilia via al tour nei palasport

Ligabue torna sul palco con il nuovo disco, dalla Sicilia via al tour nei palasport
di Marco Molendini
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Mercoledì 15 Febbraio 2017, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 16:35
Stavolta Ligabue ha rinunciato alle folle oceaniche e al concerto evento. Di mezzo c'è un nuovo disco da far ascoltare, il suo popolo ha bisogno di abituarsi alle nuove canzoni proposte una dietro l'altra, proprio come se si trattasse di ascoltare, tutti insieme, il disco. Ed eccolo, allora, scendere in pista nei palasport con uno spettacolo dal gusto teatrale partito dal profondo sud, da Acireale, dopo aver dovuto rinviare la partenza, inizialmente prevista a Roma, per un'influenza che aveva provocato un'edema alle corde vocali, lasciandolo senza voce.

Dopo dieci giorni e una cura di antibiotici e cortisone eccolo in pista nella Sicilia nel giorno di San Valentino, davanti a sei mila fan che non hanno lesianato dichiarazioni d'amore al loro idolo: «Liga eterno amore», «14.2.2017: Liga siamo qui per l'amore» c'era scritto sulle gradinate del Pal'Art Hotel. Lui ricambia le affettuosità con un omaggio verbale: «Minchia, siamo partiti dalla Sicilia». E poi via con le canzoni, clima rock, Made in Italy sciorinato come un rosario da La vita facile a Un'altra realtà, passando poi al materiale storico da Marlon Brando è sempre lui a Il meglio deve ancora venire, a Balliamo sul mondo, a Certe notti, a Urlando contro il cielo. Ma la scaletta (questa seconda parte) non sarà sempre la stessa.

«Abbiamo preparato una trentina di pezzi per farli gi girare un po' da un concerto all'altro» ha spiegato Luciano dopo il concerto, che si chiude lasciando una porta aperta: to be continued, è la scritta che sullo schermo. Cosa verrà dopo? Un nuovo disco con le canzoni che non sono entrate in Made in Italy (ne aveva scritte 23, ci aveva raccontato)? Oppure un nuovo film, visto che ha raccontato «Si potrebbe fare un film dal soggetto del disco» che, ricordiamo, è un concept che ruota attorno alla storia di una sorta di alter ego di Luciano, Riko, un operaio di mezza età che si trova ad un punto di svolta nella sua vita, con il rischio di perdere il lavoro e un matrimonio in crisi. Una parabola del disagio contemporaneo anche se Liga sostiene come «il disco non sia politico, ma l'espressione di un amore non corrisposto verso l'Italia, della frustrazione per tutto ciò che non funziona. Ma non ha a che fare né con la sinistra né con la destra».

Le date al Palalottomatica saranno recuperate il 12 e 13 aprile, il 17, 19, 20 e 21 maggio.


 
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