Le sorelle Labèque: al Romaeuropa il brano di Thom Yorke il 10 novembre

Le sorelle Katia e Marielle Labèque
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Venerdì 12 Aprile 2019, 22:29 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 18:31

«Don’t Fear The Light: Thom Yorke l’ha chiamato così il brano che ha scritto per noi, la sua prima prova “classica” che portiamo insieme in tour. Credo che il titolo sia un invito che rivolge a se stesso e a noi. A non aver paura di misurarsi con qualcosa di diverso».

Katia parla anche per Marielle, l’altra metà del duo pianistico Labèque. Si è appena concluso il primo ciclo di prime mondiali (Parigi, Lione, Londra e Hamburg) della composizione che il leader dei Radiohead ha creato per le artiste francesi: “Don’t Fear The light” per due pianoforti, sintetizzatore. E voce, quella di York che ha accompagnato personalmente il progetto, esibendosi anche in una nuova canzone.

 

 


Una novità assoluta che arriverà anche a Roma: il festival Romaeuropa ha annunciato il loro concerto, il 10 novembre all’Auditorium Parco della Musica (sala Santa Cecilia) insieme con Bryce Dessner dei The National, con un programma di musiche commissionate ai più grandi compositori contemporanei (tra cui appunto Don’t Fear The Light), per costruire un ponte tra minimalismo e rock.

«A tenerci unite per così tanto tempo, oltre all’affetto e al rispetto per le diversità reciproche, è stata la passione per la ricerca, la curiosità di intraprendere nuovi percorsi. Ed eccoci qui di nuovo con un programma elettrizzante e l’incontro con il leader dei Radiohead, cult di più generazioni».

Le sorelle Katia (69 anni) e Marielle Labèque (67), entrambe del segno dei Pesci, sono un’inossidabile coppia artistica. Nate in Francia, con nonni italiani sbarcati sulle coste dell’Atlantico in fuga da Mussolini, sono cresciute a suon di belcanto («Grazie all’Opera abbiamo capito che la musica racconta una storia»). Hanno raggiunto la fama mondiale anche per la ricchezza del loro repertorio: «Sono quarant’anni che suoniamo l’una accanto all’altra», spiega la maggiore, «il rapporto con Marielle è un dono. Abbiamo condiviso il percorso di una vita: non cerco spiegazioni e non me le so dare. Capisco soltanto che è una grande fortuna».

Tanti i progetti costruiti insieme: «Esattamente come in una coppia, non si sa come andrà il futuro, ma ce lo inventiamo passo dopo passo. L’unica differenza è che noi non abbiamo figli, ma abbiamo la musica».

Il brano di Yorke è stato inserito nel recital Minimalist Dream House ideato dalle Labèque con brani di Caroline Shaw, David Lang, Timo Andres, Bryce Dessner, David Chalmin e Max Richter. «Per quanto luminosi e prestigiosi possano essere i percorsi nostri e di Yorke è una meraviglia che s’incontrino, facendo uscire dal buio sogni, progetti sperimentali, creatività.
Una sfida che stiamo vivendo senza temere, appunto, che la luce, The Light, evidenzi sfumature nascoste delle nostre personalità: noi cresciute a suon di Mozart e Schubert, ma unite, oltre che dal sangue, da un perenne desiderio di metterci alla prova con nuovi linguaggi, e Thom, leader dei Radiohead, icona dell’elettronica e della sperimentazione».

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