Lady Gaga: ero depressa ma il 2014 sarà l'anno della rinascita

Lady Gaga
di Giacomo Perra
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Giovedì 6 Febbraio 2014, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 15:05
Ricca, famosa ma depressa. Lady Gaga racconta di aver passato un fine 2013 buio e all’insegna della negativit. Ma non stato l’insuccesso del suo ultimo disco, “Artpop”, che ha venduto finora meno di quanto ci si aspettasse, a farle passare delle brutte giornate, bensì i gossip e le “solite” maldicenze a cui, a quanto pare, non si è ancora abituata: «Non riuscivo più a combattere contro le persone che continuavano a dire bugie sul mio conto, ero esausta - ha confessato in un’intervista rilasciata al magazine statunitense “Harper’s Bazaar” - Non riuscivo più a sentire il battito del mio cuore. Ero arrabbiata, cinica e, ovunque andassi, mi portavo dietro una tristezza che sembrava un’ancora».



Una brutta situazione da cui Lady Gaga (nome d'arte di Stefani Joanne Angelina Germanotta) dice di essere uscita da sola il primo giorno di questo nuovo anno, guardandosi allo specchio e trovando in sé stessa la forza di reagire e di andare avanti: «Qualsiasi cosa sia rimasta in te, mi sono detta, anche una sola molecola di luce, trovala e moltiplicala. Fallo per te, per la tua musica, per i tuoi fan e la tua famiglia».



Per l’interprete di “Poker Face” e “Bad Romance”, che ha anche affermato di aver superato i problemi legati all’alimentazione, comunque, fortunatamente, il 2014 dovrebbe essere l’anno della rinascita considerato che i prossimi mesi le riserveranno degli appuntamenti molto importanti e interessanti. Prima di tutto, il nuovo tour, che partirà a marzo, e poi, sempre nel quadro del suo giro di lavoro intorno al mondo, un progetto davvero spaziale: Gaga, infatti, sarà l’ospite speciale di “Zero G Colony”, un festival che si terrà a “Spaceport America”, New Mexico, il primo aeroporto spaziale commerciale del pianeta, da dove l’artista prenderà il volo a bordo della navicella “Virgin Galactic Due” per esibirsi nello Spazio. Sarà la prima cantante a farlo, davvero un’ottima consolazione.