Kurt Cobain, vent'anni fa moriva il leader dei Nirvana

Kurt Cobain, leader dei Nirvana
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Sabato 5 Aprile 2014, 18:25 - Ultimo aggiornamento: 22:58

Come stabilito dal coroner, il 5 aprile 1994 Kurt Cobain si sparato un colpo alla testa nella sua villa di Seattle.

Il suo cadavere fu trovato tre giorni dopo da un elettricista, arrivato per installare un sistema d'allarme. Pochi giorni fa la polizia ha diffuso alcune foto inedite delle stanze che hanno ospitato quell'evento terribile: l'atmosfera, il disordine, gli oggetti sono quelli tipici della casa di un tossico.

Anche l'uomo simbolo del grunge è caduto vittima della maledizione dei 27 anni: come Jimy Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin, Amy Winehouse. Sono dunque passati 20 anni da quel triste giorno di aprile, quando l'uomo che ha cambiato le regole del rock contemporaneo ha deciso di chiudere volontariamente la sua esistenza così faticosa.

Infanzia difficile, adolescenza tormentata, rapporti difficili con i genitori separati sono, insieme a una salute malferma, le direttrici su cui si forma la personalità tormentata di Cobain che, nei suoi scritti, ha minuziosamente descritto il suo malessere e la sua rovinosa tossicodipendenza. Per non dire della lettera, trovata accanto al suo cadavere, con cui si è congedato dal mondo senza per questo impedire la consueta ridda di ipotesi sul suicidio-omicidio. Kurt Cobain è, ed è stato, un'icona suo malgrado. Con i Nirvana era riuscito a sintetizzare quei fermenti musicali che si concentravano a Seattle rendendoli però universali.

«Nevermind», uno degli album rock più importanti della storia, nel 1991 ha clamorosamente portato la musica indipendente in vetta alle classifiche, dando voce alle inquietudini di quella che allora veniva chiamata la Generazione X, come è stata raccontata nel libro di Douglas Coupland. È proprio sulla scia di questo clamoroso successo che il Grunge ha conquistato il mondo della musica (e non solo). La fama, il ruolo di leader carismatico sono sempre stati vissuti come un peso diventato un incubo dopo l'attenzione gossippara che il matrimonio con Courtney Love aveva creato attorno alla coppia.

Una relazione piena di ombre, segnata dalla comune passione per l'eroina, dalla nascita della figlia Frances Bean e finita quel cinque aprile dopo un matrimonio alle Hawaii, tentativi di suicidio (uno compiuto a Roma), i soliti inutili ricoveri in clinica per temporanei rehab. La morte di Cobain ha messo fine anche all'avventura dei Nirvana. Krist Novoselic, che era suo amico dai tempi del liceo, è rimasto un pò in disparte, Dave Grohl si è costruito una fortunata carriera come leader dei Foo Fighters.

L'eredità dei Nirvana resta ancora oggi immensa e continua a rappresentare una delle ultime autentiche rivoluzioni del rock degli ultimi decenni. Kurt Cobain, che aveva un talento indiscutibile anche come artista figurativo, è una fonte d'ispirazione non solo per i musicisti: per ricordarlo il 9 aprile uscirà «Nevermind» (Rizzoli Lizard), il nuovo lavoro di Tuono Pettinato (Andrea Paggiaro), omaggio a fumetti di uno degli autori più vista del made in Italy dei comics.

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