Gazzelle, l'indie malinconico alla prova del secondo album (e dei palazzetti): «Si avvera un sogno»

Gazzelle, l'indie malinconico alla prova del secondo album (e dei palazzetti): «Si avvera un sogno»
di Filippo Bernardi
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Mercoledì 31 Ottobre 2018, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 10:22

Anche il più timido dell'indie made in Roma è diventato grande. Gazzelle, al secolo Flavio Pardini, presenta il suo secondo album, Punk (Maciste Dischi/Artist First, in uscita il 30 novembre) e si prepara al debutto nei palazzetti. Occhiali da sole anche se c'è la bufera, tono annoiato, look vagamente Anni '90: viene da chiedersi se il 28enne della Balduina c'è o ci fa. Un po', di sicuro, c'è: «Faccio una cosa e la ribalto, prendo sempre scelte bipolari. Ho un po' di problemini», confessa durante un'intervista in cui sorriderà (timidamente) solo alla fine.
 


MATURITÀ
Prima domanda: cos'è questa indie? «Per me non è altro che un pop al passo coi tempi, più attuale e più internazionale - sussurra -. È un genere che sta tra Manuel Agnelli ed Emma Marrone: rispecchia una generazione che non è né quella dell'uno né quella dell'altro». Dopo il successo del primo disco, Superbattito, con Punk Gazzelle si mostra «più maturo e più malinconico. In tre anni ho fatto esperienze di vita e ho acquisito consapevolezza artistica - racconta -. Credo che l'album mantenga le caratteristiche che mi contraddistinguono ma rappresenti anche un salto di qualità, sia nelle musiche che nei testi». Il tema dell'amore resta centrale, «senza troppe smancerie», ci tiene a sottolineare.



Da artista misterioso che non mostrava il volto e di cui non si sapeva nemmeno il vero nome, in tre anni Gazzelle è diventato uno dei cantanti più amati del suo genere tanto che ad ogni suo live piovono sul palco decine di reggiseni e mutandine. «Ne ho un sacco pieno a casa, le tengo come souvenir», ammette impassibile. Chissà cosa accadrà tra quattro mesi, quando canterà al Mediolanum Forum di Milano (il primo marzo) e al Palalottomatica di Roma (3 marzo). «È una robba strana, forse lo capirò solo quando sarò lì. Per ora sono abbastanza tranquillo perché manca ancora tempo ma l'ansietta mi verrà. Sono a metà tra lo choc e l'orgoglio perché è una cosa che sognavo da bambino e il fatto che sia arrivata così presto è una storia».

Intanto si esercita con la tv: di recente è andato ospite alle audizioni di X Factor nella veste di quinto giudice al fianco di Fedez, Asia Argento, Mara Maionchi e Manuel Agnelli.
Sì, proprio quello che in passato ha definito l'indie italico «il peggior Venditti fatto male». «Non conoscevo i giudici e sono stati supercarini, soprattutto Manuel, Mara e Asia», dice Gazzelle. Un futuro da giudice? «Non credo... Magari tra 15 anni. Non ho pregiudizi».

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