Franco Mussida dalla Pfm e De Andrè al progetto musicale per le carceri: "A Rebibbia ora ascoltano musica che cura l'anima"

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Martedì 4 Giugno 2019, 23:24

Da qualche anno non è più mente e chitarra della Pfm, Franco Mussida. L'amore per la musica è divenuto qualcosa di più che una svisata sul palco. Il libro "Il pianeta della musica - Per un'ecologia dei sentimei", poi il progetto Co2: "Nelle audioteche di undici carceri italiani, portiamo un deposito di musica strumentale che detenuti e detenute scelgono in base alle emoticon per il lor stato d'animo o per lo stato d'animo che sognano di avere. La musica buona cambia la vita alle persone. A Rebibbia sono andato con il premio Oscar, Nicola Piovani cui abbiamo intitolato la sala musicale della sezione femminile: in carcere l'80 per cento dei detenuti è di nazionalità, etnia, religione diversissima. Solo la musica, quella strumentale, parla a tutti alla stessa maniera. E se c'è bellezza e un senso in quella musica la vita delle persone può cambiare". Un ritorno alle origini è difficilissimo, impensabile per il Mussida di oggi: "Tornerò a suonare e incidere, ma oggi sono un altro".

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