Francesco Renga canta l'amore: «Con Ambra è finita bene. Ora faccio il papà a tempo pieno»

Francesco Renga canta l'amore: «Con Ambra è finita bene. Ora faccio il papà a tempo pieno»
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Giovedì 14 Aprile 2016, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 21:10

«Non c'è un nesso particolare tra questo album che parla d'amore e la fine della mia storia con Ambra, con la quale ho un rapporto bellissimo e due figli meravigliosi. Ogni album che ho scritto ha sempre raccontato l'amore. Credo che in realtà le canzoni pop, anche le più politiche, alla fine raccontino sempre l'amore. Anche se poi l'amore è difficilissimo da definire: è come definire la vita». Francesco Renga torna a due anni da Tempo reale con l'album Scriverò il tuo nome, nei negozi di dischi dal 15 aprile: un concept album tutto sull'amore, indagato nelle sue diverse manifestazioni con sonorità e collaborazioni tutte nuove. E con una voce più matura.

L'album arriva, appunto, a pochi mesi dall'annuncio della fine della relazione di Renga con l'attrice Ambra Angiolini. Ma quanto c'è nell'album di tutto questo? «Tutto e niente. Nel disco c'è naturalmente molto di autobiografico. Tutto quello che racconto è il racconto dell'uomo che sono. Quando si racconta l'amore si parte sempre da qualcosa che si è attraversato. L'amore si palesa sempre con un volto e questo volto ha sempre un nome, che è un nome diverso per ognuno di noi e per chiunque ascolti una canzone d'amore. Questo è il senso di Scriverò il tuo nome».

Renga canta l'amore che sboccia, quello vissuto nel quotidiano, quello inevitabile, quello bruciante, quello alla fine, quello che non si arrende, quello da dimenticare. E viene da chiedersi se una di queste canzoni sia nata pensando all'ex compagna e madre dei suoi due figli: «Non te lo dirò mai», risponde ridendo Francesco. Poi aggiunge: «Facciamo l'esempio di Angelo, che per tutti è una canzone dedicata a mia figlia, in realtà è una canzone che parla anche di mia figlia ma racconta quel momento meraviglioso della mia prima paternità anche attraverso gli occhi di Ambra che lo ha vissuto con me. È difficile circoscrivere certe emozioni, tutto è connesso», sottolinea. E quando gli si chiede se oggi sia innamorato, Renga risponde divertito senza abbandonare la riservatezza: «Sì, sono innamorato... del mio lavoro e dei miei figli. Quando posso faccio il papà a tempo pieno».

Per realizzare questo suo settimo album di inediti, Renga è ricorso a vecchie conoscenze ma anche a collaborazioni tutte nuove, a partire dal produttore Michele Canova. «Michele -dice- è stato per me una rivelazione assoluta. Ogni lavoro è frutto di un intero team e da questo punto di vista in questo album c'è un upgrade deciso. Stilisticamente è forse il disco più proiettato in avanti che io abbia mai pubblicato. Gli altri album fotografavano il presente, questo è probabilmente la foto di quello che sarò».

Dopo il clamoroso successo di Il mio giorno più bello nel mondo (2 dischi di platino e oltre 27 milioni di views per il videoclip) Francesco Renga ritrova Fortunato Zampaglione con il quale firma Spiccare il volo, Perfetto, Migliore e Così diversa, ma anche Ermal Meta (autore in Tempo reale del brano Era una vita che ti stavo aspettando) con il quale scrive Il Bene e Dario Faini (che con Renga e Mancino aveva scritto nel 2012 La Tua Bellezza), che collabora in Rimani così. Infine torna anche Diego Calvetti, che ha contribuito a realizzare i brani 13 Maggio e A meno di te.

Tra i nuovi collaboratori ci sono diversi giovani autori, da Tony Maiello (co-autore di Guardami amore, della title-track Scriverò il tuo nome e del brano che chiude l'album Cancellarti per Sempre) a Matteo Valicelli (che ha scritto il brano Sulla Pelle) a quello che poi è diventato il vincitore di Sanremo Giovani, Francesco Gabbani (co-autore di L'amore sa): «Il fatto di collaborare con questi giovani autori mi ha dato la possibilità di usare un linguaggio già connesso col presente. Così io mi sono potuto concentrare su un canto differente e sul rendere le strofe molto più serrate». Infatti, per gli arrangiamenti vocali Francesco ha scelto di proseguire sulla strada iniziata in Tempo Reale utilizzando la voce come un vero e proprio strumento al servizio delle parole, delle melodie e dei contenuti dei brani.

Il disco contiene 14 canzoni nella versione De Luxe e 12 in quella standard (che uscirà anche in vinile il 29 aprile), compresa una I nostri giorni che vede collaborare per la prima volta Renga e Nek, attraverso Luca Chiaravalli. «Luca stava lavorando con Nek all'ultimo album.

Avevano questo brano di cui non riuscivano a trovare il bandolo della matassa. Io ci ho messo un pò mano e l'ho reso più mio. È stato il primo brano che ho proposto a Canova, sui quasi 80 a cui lavorato negli ultimi due anni in vista del disco. Era la prima volta che lavoravo con Nek: è nato tutto per caso ma le cose che nascono in maniera così spontanea sono le più fortunate», conclude sorridendo. All'uscita dell'album seguirà un tour. Per ora l'unica data annunciata è quella del concerto-evento, il prossimo 15 ottobre, al Mediolanum forum di Assago a Milano, organizzato da F&P Group. I biglietti sono già in prevendita.

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