Il concerto si inserisce nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” e prevede composizioni originali, rivisitazioni e adattamenti per questo insolito organico, in uno straordinario connubio fra antico e moderno, tradizione e avanguardia. “Il concerto nasce dalla volontà di dimostrare che in musica non ci sono limiti – raccontano i due musicisti, entrambi torinesi - e lo facciamo andando a stravolgere quelli che sono i ruoli che normalmente ci si aspetta vengano interpretati dai nostri strumenti: giocando sull’aspetto ritmico, proprio delle percussioni, e su quello melodico, preponderante nel violoncello, invertendone la polarità.
Al pubblico consigliamo di lasciarsi sorprendere da questa dimensione sonora, e dagli inusuali avvicinamenti di colori musicali pur apparentemente contrastanti”.
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