Concerto Primo Maggio, Fedez contro la Rai: «Artista libero di esprimersi o deve passare a vaglio politica?»

Concerto primo maggio, Fedez contro la Rai: «Artista libero di esprimersi o deve passare a vaglio politica?»
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Sabato 1 Maggio 2021, 19:44 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 03:53

Anche quest'anno, come di consuetudine, il Concerto del Primo Maggio parte all'insegna delle polemiche. Stavolta ad alimentare il dibattito è Fedez, che su Instagram denuncia come il suo intervento sia stato sottoposto ad approvazione. Da settimane il rapper sostiene il Ddl Zan, con continui battibecchi con la Lega e Salvini. «È la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione purtroppo che non c'è stata in prima battuta o meglio, dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere dei partiti e dei nomi e di edulcorare il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente. Come ci insegna il Primo Maggio, nel nostro piccolo dobbiamo lottare per le cose importanti. Ovviamente da persona libera mi assumo tutte le responsabilità e le conseguenze di ciò che dico e faccio».

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Già la Lega in un comunicato aveva messo le mani avanti: «Se Fedez userà a fini personali il concerto del 1 maggio per fare politica, calpestando il senso della festa dei lavoratori, la Rai dovrà impugnare il contratto e lasciare che i sindacati si sobbarchino l'intero costo dell'evento». «Questo comunicato prima ancora che io salga sul palco è da brividi.

Un artista può esprimere liberamente le sue idee su un palco? O deve passare al vaglio della politica?», è la replica dell'artista.

Valeria Fedeli -  «La libertà di espressione, anche in Rai va garantita sempre, non ci possono essere censure, ovviamente nel rispetto di tutti e delle differenze culturali e di opinione di ciascuna forza politica, senza minacce o insulti. Per questo, se vero, andrebbe chiarito e verificato quanto affermato da Fedez: chi ha voluto sindacare sul suo intervento e fargli modificare il contenuto»? Così La senatrice Valeria Fedeli, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai.

La replica della Rai - «Rai3 e la Rai sono da sempre aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. È fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta. Né la Rai né la direzione di Rai3 hanno mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista del concerto: la Rai mette in onda un prodotto editoriale realizzato da una società di produzione in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, la quale si è occupata della realizzazione e dell'organizzazione del concerto, nonché dei rapporti con gli artisti. Il che include la raccolta dei testi, come da prassi». Così la Rai in una nota riportata dall'Adnkronos.

«La Festa del lavoro, come hanno ricordato nei loro interventi i segretari di Cgil, Cisl e Uil, è appunto una festa, vale a dire la celebrazione delle conquiste dei lavoratori e dei loro diritti, sanciti dalla Costituzione e dallo Statuto, di cui i sindacati si fanno custodi e paladini. Ed è proprio a quelle conquiste e a quei diritti, oggi minacciati da una pandemia mondiale che erode l'occupazione, che è dedicato questo Primo Maggio», conclude la nota.

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