​Eurovision 2022, Diodato ospite con "Fai rumore": «Così abbatto il silenzio che ci è stato imposto»

«In quell’Arena non mi sono mai sentito solo»

Eurovision 2022, Diodato ospite con "Fai rumore": «Così abbatto il silenzio che ci è stato imposto»
di Mattia Marzi
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Martedì 10 Maggio 2022, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 13:14

Diodato vince il Festival di Sanremo con “Fai rumore” e si aggiudica il diritto di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, in programma tre mesi dopo all’Ahoy Arena di Rotterdam. La canzone, una ballata elegante e raffinata, conquista subito i fan della kermesse continentale e gli addetti ai lavori. E Diodato diventa il candidato numero uno alla vittoria, secondo gli scommettitori. Un mese e dieci giorni dopo la vittoria del cantautore pugliese al Festival di Sanremo l’Ebu – il consorzio che raggruppa le emittenti radio-televisive europee, che organizza l’Eurovision – annuncia la cancellazione dell’evento a causa delle restrizioni legate all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Al suo posto, una manifestazione non competitiva alla quale Diodato prende parte esibendosi all’interno di un’Arena di Verona deserta, con la sua canzone, nel frattempo diventata inno di resistenza nazionale durante il lockdown italiano.

Eurovision 2022, Diodato super ospite 

A due anni di distanza Diodato partecipa finalmente all’Eurovision Song Contest.

Non in gara, ma come ospite. La Rai ha risarcito il cantautore, non invitato a ricandidarsi per l’edizione dello scorso anno (a differenza degli artisti di altri paesi), vinta poi dai Maneskin, affidandogli il compito di inaugurare questa sera la prima edizione italiana in trentuno anni dell’Eurovision, ospitata dal PalaAlpitour di Torino e condotta da Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan, proprio con “Fai rumore”: «È una chiusura del cerchio. Dopo questi due anni ci tenevo a portare ‘Fai rumore’ in questo contesto per concludere un percorso e andare avanti, con tutto l’amore che provo per questa canzone», dice Diodato, reduce dalle prime prove a Torino. Durante la prima semifinale dell’Eurovision Song Contest, trasmessa in diretta su Rai1 dalle 20.30, Diodato proporrà un’esibizione da musical – con ballerini e figuranti – pensata come una metafora di questi due anni di pandemia, dal lockdown all’uscita dal tunnel: «È un racconto che parte da un momento di isolamento ma che con la forza delle emozioni e la voglia di condividerle attraversa un’umanità che sembra essere immobile, congelata e che pian piano torna alla vita – anticipa il cantautore – questa canzone, cantata davanti a migliaia di persone e con migliaia di persone, cambia ancora una volta il suo vestito, pur rimanendo comunque un canto di liberazione, di invito ad abbattere il silenzio che in qualche modo ci è stato imposto in questo lungo periodo».

 

A differenza dell’esibizione di due anni fa all’interno di un’Arena di Verona deserta, stavolta a cantare “Fai rumore” con lui ci saranno circa 15 mila persone, oltre a quelle che seguiranno l’Eurovision da casa (183 milioni di spettatori per l’edizione dello scorso anno): «In quell’Arena non mi sono mai sentito solo. Sentivo di far parte di un flusso di umanità, anche se fisicamente e visivamente intorno a me non c’era nessuno. Venivo da settimane chiuse in casa. Mi fece un certo effetto esibirmi all’aperto: sentivo l’eco della mia voce – ricorda Diodato – partirò da quel momento per arrivare a un momento di fortissima presenza fisica». «Sono molto contento di essere qui, felice di partecipare a una manifestazione così importante, tra le più seguite al mondo – riflette ancora il cantautore – mi sto godendo questo momento di condivisione forte, dopo questi anni e tutte le difficoltà che abbiamo incontrato. Qui a Torino c’è una bella festa, molto consapevole: è bello vedere tutta questa gente entusiasta, questi colori. Ho incontrato Rosa Linn, la concorrente armena, e mi ha cantato tutte le canzoni del mio repertorio: quando è così, provi la sensazione di aver raggiunto la parte profonda di qualcun altro che non parla nemmeno la tua lingua. È la magia della musica. Dai fan dell'Eurovision in questi due anni ho ricevuto tanto amore».

Al PalaAlpitour di Torino, durante le prove, ieri Diodato ha visto in anteprima anche l’esibizione degli ucraini Kalush Orchestra, tra i favoriti (gli scommettitori si aspettano un voto di solidarietà politico): «È qualcosa di molto distante da ciò che ascolto, però c’è una forza e un’energia che viene da tutto ciò che sta accadendo. Ci sono anche delle chiavi all’interno del pezzo che potrebbero funzionare a livello di propagazione pop del pezzo». Da italiano, naturalmente, farà il tifo per Mahmood e Blanco, in gara con “Brividi”: «Veniamo da una vittoria italiana ed è difficile ripetersi. La cosa importante è che facciano una gran bella figura. Li ho incontrati dietro le quinte, ci siamo abbracciati al volo prima delle prove. Sento in loro anche una certa tensione emotiva». Tra i prossimi progetti, un nuovo album e anche un tour europeo: «Sono in studio a registrare nuove canzoni. Non sono uno che ama passare tanto tempo in sala, ma adesso avevo bisogno di isolarmi un attimo e mettere a frutto tutto ciò che ho vissuto in questi due anni, sotto tanti punti di vista. Sto lavorando a un nuovo album. Non ci sarà da attendere tanto. Il tour partirà in autunno: toccherò le principali città del continente. Poter condividere la mia musica anche al di fuori dei confini italiani è un grande privilegio, in un momento come questo: voglio sentirmi cittadino del mondo».

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