Emma Marrone e Alessandra Amoroso: «Sanremo? La chiamata deve ancora arrivare»

Emma Marrone e Alessandra Amoroso: «Sanremo? La chiamata deve ancora arrivare»
di Mattia Marzi
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Mercoledì 13 Gennaio 2021, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 16:13

Una non fa che sorridere. L'altra, pragmatica e concreta, tende a starsene più sulle sue. Alessandra Amoroso, 34 anni, ed Emma Marrone, 36, sono le gemelle diverse della musica italiana. Partirono entrambe dalla periferia pugliese alla conquista del successo, ventenni. Lo trovarono nella scuola di Amici: la prima vinse il talent nel 2009, l'altra sollevò la coppa l'anno successivo. Cresciute sotto lo sguardo di Maria De Filippi, da allora non si sono mai fermate, tra album (6 a testa), tournée, tv e pure film (Emma l'anno scorso ha recitato ne Gli anni più belli di Muccino, la Amoroso sarà nel nuovo film di Federico Zampaglione, Morrison, in uscita in primavera).
Per la prima volta duettano in un singolo, Pezzo di cuore, da venerdì 15 gennaio in radio e sulle piattaforme, una ballata che sembra arrivare giusto in tempo per un invito come ospiti al Festival di Sanremo, in programma - salvo ripensamenti legati all'emergenza - dal 2 al 6 marzo.

 


Risposta secca: ci sarete?
Alessandra: «Aspettiamo la chiamata: se dovesse arrivare risponderemo immediatamente sì».
Emma: «Non ci siamo mai tirate indietro davanti agli inviti.

Facciamo questo mestiere per cantare di fronte al pubblico».


Ospiti o co-conduttrici?
A: «A noi farebbe piacere esserci anche solo per tre minuti, per portare nelle case questa canzone».

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Lì cantaste insieme già nel 2012, nella serata dei duetti: Emma era in gara con Non è l'inferno e vinse. Un ricordo?
A: «Prima di entrare mi tremavano le gambe».
E: «Quando l'ho vista scendere le scale insieme a me ho capito che potevo fidarmi di lei».


Perché ci sono voluti dieci anni per ascoltare un vostro duetto inedito?
A: «Eravamo troppo prese dalle nostre rispettive carriere. Siamo partite insieme, poi abbiamo preso strade diverse».


E perché farlo uscire ora?
E: «La cosa è partita da me: volevo cominciare il 2021 con ottimismo, cantando insieme a un'amica. Ho passato i miei pensieri a Dardust e Petrella (tra i principali hitmaker italiani, già al fianco di Paradiso, Fedez, ndr) e hanno scritto questa canzone. Poi ho chiamato Alessandra: Non puoi dirmi di no».
A: «Non mi sarei mai tirata indietro».


Avete mai percepito una forma di rivalità tra di voi?
A: «No: la nostra è un'amicizia sana. Una certezza».


Che amiche sono Emma e Alessandra nella vita di tutti i giorni?
E: «Lei passa il tempo ad allenarsi. Non si vede, ma ha bicipiti e addominali scolpiti. Io invece preferisco girare in Vespa per Roma».


E Maria De Filippi che dice?
A: «È orgogliosa di quello che siamo diventate».


Mai preparato una cena per lei?
E: «No. Però una volta me la sono ritrovata tra gli invitati di una festa di compleanno, tre anni fa, alla Lanterna di Fuksas. Un festone di quelli proprio marci...».


Marci?
E: «C'era chiunque, persone di varia estrazione sociale. Quando è arrivata non sapevo dove nascondermi».


E lei?
E: «Si è divertita: seduta al tavolino a drinkare».


Drinkare?
E: «Si è goduta la serata (ride): è rimasta fino a tardi».


Cosa bolle in pentola oltre a questo duetto?
E: «Io devo recuperare il tour per i dieci anni di carriera. Con l'agenzia sono stata chiara: tornerò a cantare anche rinunciando ai palasport».
A: «Ho un disco nel cassetto: aspetto il momento giusto. Sicuramente andò a trovare Emma in tour».


In Stai zitto, nel 2018, Salmo si prese gioco dei vecchi scureggioni della pop music alludendo anche ai voi protagonisti dei talent. Il pop italiano ha resistito all'assalto della nuova scena?
A: «Siamo ancora qui: significa che erano molto profumate».
E: «Dove vedo molti platini, vedo poche Arene di Verona piene».

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