Ma non si tratta di escapismo: «Noi parliamo di empatia, perciò volevamo rapportarci ad altre persone nella produzione del disco: volevamo qualcuno che ci aiutasse a editare le nostre canzoni, per arrivare a qualcosa di conciso, come una canzone pop».
Il risultato è un disco che fa risaltare le ascendenze synth-pop del gruppo britannico capitanato da Tom Smith e ne accentua nuove pulsioni industrial, merito della coproduzione di Leo Abrahams (Florence + The Machine) e della partecipazione di Blanck Mass (Fuck Buttons) che ha contribuito con percussioni brutali e un approccio moderno alle tracce più elettroniche. Un tocco feroce che si sentirà anche dal vivo - promette Lay - in un concerto che cercherà punti d'unione tra nuovi brani, canzoni storiche e alcune chicche dimenticate di quasi tre lustri di rock, ma aspira allo spettacolo: «Volevamo qualcosa di teatrale ma che non distraesse il pubblico: abbiamo optato per una scenografia un pò cosmica, con questi anelli che pendono riflettendo la luce».
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