Dalla musica per organo alle ocarine: una settimana sonora a Ravello

Il Gruppo Ocarinistico Budriese al Festival di Ravello
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Lunedì 9 Settembre 2019, 00:09
Settimana piena di musica al Ravello Festival che, da lunedì 9 a sabato 14, propone sei appuntamenti che spaziano dal jazz alla cameristica passando per la musica per organo. Quattro le location nelle quali giovani talenti dei conservatori e musicisti affermati faranno rivivere pagine celebri e melodie meno conosciute.

Primo concerto della settimana lunedì 9 settembre (ore 19) nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo con il Quartetto di violoncelli del Conservatorio di musica “Santa Cecilia” di Roma che proporrà un programma da John Lennon a Nino Rota negli arrangiamenti del maestro Maurizio Massarelli.

Martedì 10 e mercoledì 11 settembre (ore 19) nella Chiesa di San Giovanni del Toro due concerti con gli allievi del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia che fa il suo debutto nella rassegna “La Meglio Gioventù” portando nella Città della Musica due formazioni classiche che eseguiranno musiche di Brahms, Schumann, Debussy e Ravel.

Giovedì 12 settembre (ore 19) si ritorna nel Duomo con il terzo appuntamento de “Le note di Sigilgaita”. Dopo Bernard Foccroulle e Olivier Latry, ad esibirsi al maestoso organo della Cattedrale Andrea Macinanti. Macinanti a Ravello eseguirà, oltre a Fervore da
Tre Momenti Francescani op. 140, l’Ave Maria op.104 n.3 e la Toccata di concerto op.118 n.5 proprio di Bossi, il Preludio in re minore e il Preludio in la minore su un corale di Bach di Respighi per finire con il Ricercare a 6 voci dall’Offerta Musicale sonabile all’Organo col Pedale obligato BWV 1079 e il Largo, ma non tanto, dal Concerto in re minore BWV 1043 di Bach.

Sempre giovedì 12 settembre (ore 20.30) all’Auditorium Oscar Niemeyer concerto che vedrà protagonisti la Nicola Sala Jazz Orchestra, organico di eccellenza dell’omonimo Conservatorio di Musica di Benevento, che proporrà un tributo alla figura di Charlie Mingus artista e intellettuale, una delle personalità musicali più importanti e carismatiche del XX secolo e della storia del jazz. In repertorio, oltre alla musica del grande contrabbassista, si ascolteranno anche brani di Spadoni, tratte dal suo progetto Mingus, Cuernavaca, presentato in molti festival italiani.

Sabato 14 settembre (ore 19) ultimo appuntamento con i concerti da camera della sezione “Nel Giardino di Klingsor”. Nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo il Gruppo Ocarinistico Budriese formato da Luca Quaglia, Fabio Galliani, Marco Venturuzzo, Emiliano Bernagozzi, Fulvio Carpanelli, Gianni Grossi e Alberto Ciarrocca. L'ocarina fu inventata a Budrio, alle porte di Bologna, nel 1853 da un ragazzo di 17 anni di nome Giuseppe Donati. Da allora il nome di questo flauto globulare in terracotta è indissolubilmente legato a quello del paese nativo. Il Gruppo Ocarinistico Budriese (GOB), che nella sua attuale formazione è il risultato di un'evoluzione più che ventennale, ha raccolto l'eredità musicale dei complessi ocarinistici sorti nel tempo a Budrio, con particolare riferimento a quelli degli anni ‘20 e ‘30 diretti da Alfredo Barattoni.

Al nucleo originale del gruppo si sono in seguito aggiunti musicisti di formazione classica portando il GOB in giro per il mondo e ad incidere vari CD.
Come da sua tradizione il GOB eseguirà a Ravello brani classici e moderni arrangiati per questo particolare strumento. Il concerto sarà preceduto (ore 18) da una degustazione di vini a cura del Sannio Consorzio tutela vini, sponsor del Ravello Festival 2019.
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