Dal tributo di Neri a De Andrè alla mandola di Mimmo, dal rap di Ghali al basso di Washington e alla chitarra di Ford

neri marcorè
di Fabrizio Zampa
26 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Novembre 2018, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 15:54

LUNEDI’ 12 NOVEMBRE
 

Jazz/La musica di Gil Evans con l’orchestra di Bruce Ditmas

La Monday Orchestra del batterista Bruce Ditmas, americano di Atlantic City cresciuto a Miami, rende omaggio al compositore canadese Gil Evans, grande innovatore del cosiddetto cool jazz: scomparso nel 1988, spiegava di aver cominciato come arrangiatore e confessava che «se avessi saputo che razza di gioco fosse non l'avrei mai fatto, perché l'arrangiatore non percepisce un soldo royalties, ma mi divertivo così tanto che non ci ho neanche pensato». Ha lavorato con tutti, da Lee Konitz a Miles Davis, Barry Gailbraith, Danny Polo, Charlie Parker, George Russell, Gerry Mulligan, John Lewis, Jaco Pastorius, Pat Metheny, Enrico Rava, Roswell Rudd, Stan Getz, e ha lasciato alle spalle brani famosi, che una Monday Orchestra in versione italoamericana (ci suonano Angelo Olivieri alla tromba, Antonello Salis alla fisarmonica, Sandro Satta e Carlo Conti ai sax, Antonio Jasevoli e Guido Silipo alle chitarre, Daniele Pozzovio e Lewis Saccocci al pianoforte e Ron Seguin al contrabbasso) ripropone con arrangiamenti conditi anche con un pizzico di elettronica.  
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 

 

 
 
Musica/La mandola magica di Mimmo Epifani

Molti chiamano Mimmo Epifani «il Jimi Hendrix della mandola» e hanno ragione: è un solista di prim’ordine, ha una tecnica e un’energia straordinarie e i suoi live sono assolutamente imperdibili. Lui chiama il suo strumento «mandola alla barbiere» perché l’ha imparata a suonare a San Vito dei Normanni nel salone da barbiere di Costantino Vita e Peppu D’Augusta (entrambi musicisti di pizzica), e The Barbers è il nome della band che lo affianca nei tour. Se non l’avete mai sentito andate a rifarvi le orecchie: Epifani, che è da anni uno dei protagonisti della Notte della Taranta, mescola tradizioni salentine, reggae, ska, jazz e altri ingredienti con splendidi risultati. Il suo live si chiama Putiferio, perché dal putiferio che si è creato intorno alle pizziche e ai tradimenti della tradizione scaturisce questo suo nuovo progetto discografico, che propone non solo pizziche ma anche altre diavolerie ritmiche. Con lui, anche vocalist, gli altri compagni del Salone, ovvero il percussionista e pianista Francesco Santalucia, i chitarristi e vocalist Giuseppino Grassi, Sasà Flauto e Michele Ascolese. Appuntamento da non mancare.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/Destriere BoProject, con Liebman e Venerucci

Il sassofonista Patrizio Destriere ha ideato il progetto BoProject per rivisitare con gran rigore esecutivo il vasto repertorio dal bebop fino ai nostri giorni, e lo propone con due ospiti (il sassofonista Dave Liebman, americano di Brooklin, e il pianista e compositore romano Francesco Venerucci) e con il contrabbassista Giuseppe Civiletti e il batterista Francesco Bonofiglio. Sono tutti musicisti di grande esperienza e in scaletta, insieme a diversi standard che fanno parte della leggenda del bop, non mancano brani originali e arrangiamenti inediti curati dagli elementi del gruppo.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Jazz/Il nuovo Brasile di Stefano Bollani

Dopo il grande successo dell’album Carioca  Stefano Bollani torna al suo grande amore per le sonorità brasiliane con l’ultimo cd Que Bom, realizzato interamente a Rio e con soli brani inediti e originali da lui firmati. Al suo fianco una band di agguerritissimi rappresentanti della musica made in Brazil, come Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria e Armando Marçal alle percussioni, artisti molto amati da Bollani e affiancati da Thiago da Serrinha, percussionista di fama internazionale. La passione di Stefano per il Brasile è profonda e di lunga data. Carioca l’ha inciso nel 2007 e lo stesso anno ha portato il suo pianoforte a coda nel mezzo della favela di Pereira de Silva per un concerto evento di risonanza mondiale.
Parco della Musica, Sala Sata Cecilia, ore 21
 
 
Cantautori/Per chi suona all’Arciliuto

Il lunedì al club romano c’è Per chi suona la campana, appuntamento con cantautori di tutta Italia come ai tempi del vecchio Folkstudio, e stasera sono in palcoscenico Vasco Barbieri, Cristina Meschia, Chiara Bruno e Gabriele Minino.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
MARTEDI’ 13 NOVEMBRE
 
 
Rap/Ghali in concerto al Palalottomatica

Ghali, all’anagrafe Ghali Amdouni, milanese di genitori tunisini, annata 1993, è il rapper rivelazione delle ultime stagioni: ha scalato tutte le classifiche, ha superato i 450 milioni di visualizzazioni su YouTube con le sue hit e adesso è in tour nei palasport italiani per presentare il suo ultimo lavoro Album,  il primo album in studio uscito il 26 maggio 2017. Ha alle spalle molti singoli (come Pizza Kebab), i suoi musicisti preferiti sono il belga Stromae (genitori dell’Uganda) e Michael Jackson, che hanno avuto una forte influenza sul suo stile musicale, nonché il nostro Jovanotti. Il suo show è un mix di teatro, cinema, moda, commedia e musica, aperto da un cortometraggio di quattro minuti sulle sue origini (raccontate come una favola urban fantasy) e sulla sua carriera, dall'emarginazione alla fama. E’ con la sua band e cambia abito quattro volte.
Palalottomatica, piazzale Pier Luigi Nervi, ore 21
 

Jazz/Rosario Giuliani suona Charlie Parker

Cinque sassofoni e una sezione ritmica: ecco la Saxophones Parade guidata dall’altosassofonista Rosario Giuliani (annata 1974, da Terracina), con Paolo Rosato e Patrizio Destriere (sax alto), Ivan Bernardini e Luciano Ciaramella (sax tenore), Marco Pace (sax baritono), Vittorio Solimene al piano, Giulio Scarpato al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria. La formazione propone un repertorio dedicato al geniale Charlie Parker, arrangiando a cinque voci i suoi assoli più famosi (è un’operazione molto difficile ma di grande effetto) nonché brani originali di Giuliani, come Suite et poursuite, Mr. Dodo e More Than Ever.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani, ore 21
 
 
Jazz/Myriam Alessandri fra Salento, Brasile e Napoli

La vocalist e pianista salentina Myriam Alessandrì ama mescolare la bossanova, la tradizione napoletana e l’improvvisazione del jazz, e offre appunto il progetto Bossa Latino Napoli’n Jazz: un cocktail di ritmi della musica latina, rilettura in versione jazz di canzoni partenopee e viaggio nella musica colta del suo Salento, con riferimenti alla lingua della Grecìa Salentina, il “griko”. Insieme alle interpretazioni ci sono brevi riflessioni e storie legate alla genesi di questi brani universali, arricchiti da punti di contatto tra le culture musicali di quattro continenti. La vocalist è accompagnata dal pianista Stefano Scartocci e dal flautista e percussionista Eduardo Francisco Piloto Barreto. Il progetto, ovviamente, è anche un album..
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Blues/Andy’s Corner, Andrea Angelini al Charity

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, presenta il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana, in particolare degli anni ’60 e ’70, a partire dal buon vecchio blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
MERCOLEDI’ 14 NOVEMBRE
 
 
Jazz/Beatrice Gatto & Beat4tet al Big Mama

Beatrice Gatto & Beat4tet è una band nata alla St. Louis Music School: la vocalist Beatrice Gatto, il tastierista Federico Buccini, il bassista Guglielmo Molino e il batterista Simone Lanzillotti propongono cover di jazz e nu-soul, con brani come Love for Sale di Jamie Cullum, Compatible  dei Drew Ofthe Drew e  I Know You Know di Esperanza Spalding.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Musica/Quelli del Talent Scout, show al Cotton

Qualcuno ricorderà il Talent Scout, storico locale romano di via Alberico II ideato da Nicoletta Costantino che fino a una quindicina di anni fa ha scoperto e lanciato talenti di ogni stile, poi diventato The Place (lo curava Gegè Telesforo) e infine scomparso. Lì sono nati tanti artisti, musicisti, attori, comici, cantanti e via di questo passo, e a mantenere la memoria del club oggi è rimasto un trio (il vocalist Francesco Scarmiglia, la vocalist Dalia Gracy Sportelli e il tastierista e vocalist Toni Ingrassia) che offre una sorta di varietà in memoria della passata attività del locale. Nicoletta Costantino invita tutto l’ex pubblico del locale per una serata dedicata a musicisti, artisti e sostenitori del Talent.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/Jam session all’Elegance

Ogni mercoledì è tempo di jam session all’Elegance. Stasera aprono la serata quattro musicisti che vantano una carriera internazionale in Argentina, Olanda, Belgio e Italia: sono il tenorsassofonista Filippo Bianchini, il chitarrista Emmanuel Losio, il bassista Luciano Poli e il batterista Francesco DeRubeis. In repertorio una serie di brani originali e standard della tradizione suonati però in modo molto personale. Come al solito tutti i musicisti e gli ospiti del club sono invitati a salire sul palco con loro.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Blues/Melodie Latine all’Arciliuto

Melodie Latine in Sol-idarietà: è la serata, con raccolta benefica per un comune marchigiano colpito dal terremoto, della formazione guidata dal vocalist Simone Baldelli: appassionato sia di musica latina che di quella napoletana, è il concerto con Carlo Vaccari al pianoforte, Andrea Panzera alla chitarra, Mimmo Imperiale al contrabbasso e Angelo Capuzzimato alla batteria.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano: apre la band dei Taxi Blues, con il vocalist Angelo Auciello, il pianista e organista Emiliano Guidi, il bassista Luca Amici e il batterista Mario Damico, che sarà in concerto da sola anche sabato 17. Come sempre, tutti i musicisti ospiti del locale sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Cantautori/Pier Cortese live a Na Cosetta

Come siamo arrivati fin qui: è il nuovo progetto del cantautore romano Pier Cortese che in un percorso a ritroso esplora le tappe significative della musica made in Italy per capire «come siamo arrivati fin qui». Per ogni decade Cortese seleziona artisti e canzoni italiane che hanno avuto il grande merito di influenzare la storia innescando un cambiamento importante nella musica dei decenni successivi: da Bindi a Bruno Martino, Tenco, De André, Dalla, gli Area, il Banco del Mutuo Soccorso, Jannacci, Sergio Endrigo, Battiato sono solo alcuni degli artisti citati. Partendo da una personale idea sulla musica Pier Cortese li interpreta in duo con il chitarrista Walter Monzi, al completo di aneddoti e esperienze vissute sul palco: un viaggio verso il futuro raccontando il passato.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 21
 
 
GIOVEDI’ 15 NOVEMBRE
 
 
Jazz/Il basso di Reggie Washington all’Alexanderplatz

Americano di New York, 56 anni, Reggie Washington è uno dei bassisti più famosi sulla scena internazionale. Si muove tra jazz, funk e world music, fa parte di quella schiera di musicisti che fra gli anni 80 e 90 hanno rivoluzionato il mondo jazzistico, è stato leader di diverse band e collaboratore di decine di star (da Steve Coleman a Branford Marsalis, Roy Hargrove, Ravi Coltrane, Chico Hamilton, Oliver Lake, Cassandra Wilson, Don Byron, Jean-Paul Bourelly, Lester Bowie, Meshell Ndegeocello…) e sbarca a Roma per una doppia performance con il suo quartetto: lui al contrabbasso e basso elettrico, Bobby Sparks al piano, tastiere e organo, Jure Pukl al sax tenore e soprano e E.J. Strickland alla batteria.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani ore 21
 
 
Jazz/Da Nu Jazz, Anastasio e Garfield al Big Mama

La serata è dedicata allo smooth Jazz, una fusion tra jazz, funk, soul e rhythm & blues: lo propone il Da Nu Jazz Quartet, cioè il sassofonista Costantino Ladisa, il pianista e tastierista Antonio Iammarino, il bassista Francesco Puglisi e il batterista Andy Bartolucci, ospiti il sassofonista napoletano Enzo Anastasio e il pianista David Garfield, americano di Chicago e asso della fusion, già partner di Anastasio nell’album Through The Sky, inciso a Los Angeles. Presentano i loro brani originali e nella seconda parte si uniscono in una jam session tra il jazz di Miles Davis al funk di Herbie Hancock, Jaco Pastorius e tanti altri, come Grover Washington, David Sanborn, Dave Grusin, George Duke, Maceo Parker, Yellowjackets.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22Blues Rock/Neapolitan
 
 
Jazz & Brazil/Djazzvan live all’Elegance

Djazzvan Project è un idea del chitarrista e vocalist Marco Ricciardi, che rilegge una serie di brani firmati dal cantautore brasiliano Djavan Caetano Viana, musicista che combina i ritmi tradizionali sudamericani con la musica popolare statunitense, europea e africana. Dell’iniziativa, nata da poco più di un anno, fanno parte Dario Piccioni al contrabbasso, Alberto D’Alfonso al flauto e Umberto Vitello alle percussioni, e nel repertorio oltre alle composizioni di Djavan ci sono brani di altri autori che frequentano bossanova, choro e musica popolare brasiliana come Antonio Carlos Jobim, Caetano Veloso, Ivan Lins, Pixinguinha e via di questo passo.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Jazz/I tre King di Duke Ellington

Secondo incontro con la musica di Duke Ellington, a cura del musicologo e studioso del jazz Luca Bragalini, che con video, immagini, musiche e parole esplora il mondo del geniale Duca. Sul letto di morte Ellington ebbe un solo desiderio, dare le istruzioni ai suoi arrangiatori per portare a termine la sua ultima opera, un balletto intitolato Three Black Kings, grande omaggio a tre storici Re neri, dalla Bibbia alla contemporaneità. L’ultimo era il suo amico Martin Luther King. La morte di Duke è sopraggiunta troppo presto perché l’ultimo movimento della suite è incompleto e incerto, ma forse, quattro decenni dopo, non è troppo tardi per ritornare a occuparci di quel fragile e affascinante finale.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 18.30
 
 
Rock/Marco Liotti & Fifty Fifty al Cotton

Bevo solo rock’n’roll è lo show del vocalist Marco Liotti, che con la band dei Fifty Fifty (il chitarrista Cristiano Riccardi, il sassofonista Fabio Mancano, il vocalist e pianista Cristian Fortucci, il bassista Massimiliano Pischedda e il batterista Tommaso Sansonetti) ripropone le canzoni americane più famose degli anni '50 '60, da Diana e Put Your Head on my Shoulder (di Paul Anka) a Oh Carol e Stupid Cupid (di Neil Sedaka), Smoke Gets in your Eyes e The Great Pretender (dei Platters) agli hit di Elvis Presley, a tutto il Doo-wop, alle colonne sonore di film come Happy Days, Dirty Dancing, Grease, Pretty Woman, fino agli standard jazz-swing come Fly me to The Moon, I've Got you under my Skin, Cheek to Cheek. Il tutto con il sound di quegli anni.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Musica/Il Duo Onirico Sonoro live all’Arciliuto

Annalisa De Feo (voce, pianoforte, synth, harmonium indiano) e Marco Libanori (batteria, percussioni, giocattoli, effetti) sono il Dos, cioè  il Duo Onirico Sonoro, e mescolano voce e strumenti per creare un universo coinvolgente e colorato che suona come un piccolo ensemble: i suoni acustici si uniscono a quelli elettronici e al sapore tribale delle percussioni, e la voce a volte diventa uno strumento, il tutto con un mix di pop, sonorità jazz e balcaniche e sperimentazione.
Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Swing/The Vintage Box live al Charity

The Vintage Box è un trio che propone un repertorio squisitamente swing, con incursioni nei musical della Broadway anni ’30 e ’40 e molti celebri standards della Swing Era. Sono la vocalist Valentina Gullace, il pianista Luca Filastro e la contrabbassista Federica Michisanti.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
VENERDI’ 16 NOVEMBRE
 
 
Elettronica/Immanuel Casto, L’età del Consenso

Lo chiamano il principe del Porn Groove, o anche Il Casto Divo, ha 35 anni, viene da Villa di Serio, provincia di Bergamo, all’anagrafe si chiama Manuel Cuni ma tutti lo conoscono come Immanuel Casto. On the road da diversi anni, con tre album alle spalle (Adult Music del 2011, Freak & Chic del 2013 e The Pink Album del 2015) adesso presenta in tour il suo quarto cd in studio, L’età del Consenso, uscito due mesi fa. E’ una raccolta di diciannove brani il cui titolo si riferisce all'età del consenso sessuale in Italia, che corrisponde al numero di anni coperti dalla raccolta, ovvero 14 (dal 2004 al 2018), e nel progetto ci sono due inediti, Piromane e Goodbye Milano, nonché le riedizioni di Anal Beat, Io la do e 50 bocca/100 amore, modificati rispetto ai testi originali.  (alcune scelte nel lessico sono state sostituite).
Spiega Casto che «ho usato la provocazione perché volevo essere ascoltato, perché ero arrabbiato, essendo cresciuto sotto un’ideologia culturale e religiosa che pretendeva di stabilire quale modo di essere fosse accettabile e quale andasse invece soppresso. Sicuramente tante persone mi seguono per il mio umorismo politicamente scorretto e va benissimo così: divertirmi e far divertire è sempre stata una delle mie priorità. Sento però che molte persone lo fanno perché empatizzano con quello che è un percorso alla ricerca della mia vera voce, in ogni accezione possibile. L’Età del Consenso è una raccolta che celebra questo percorso».
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 22.30
 
 
Metal/Gli Electric Wizard live all’Orion

Arriva il metal della band inglese Electric Wizard, on the road dal 1993. Considerata una vera e propria istituzione del doom, la sua musica offre sonorità stoner e sludge e i testi si ispirano a Howard Phillips Lovecraft, al cinema horror, alla stregoneria e alla cannabis. Il vocalist e chitarrista Jus Oborn, la chitarrista Liz Buckingham, il bassista Clayton Burgess e il batterista Mark Greening suonano con il volume a palla, offrono distorsioni sonore e vocali e puntano anche sulle copertine dei dischi e sui riferimenti a band come i Black Sabbath. Il nome stesso della band è formato da due parole appartenenti ai titoli di due canzoni dei Black Sabbath dei primi anni, cioè The Wizard e Electric Funeral. Hanno inciso nove album e l’ultimo s’intitola Wizard Bloody Wizard.
Orion Live Club, viale John Fitzgerald Kennedy 52, ore 20
 
 
Psichedelia/Dark Buddha Rising live all’Evol

La band dei finlandesi Dark Buddha Rising sbarca a Roma nel tour europeo ccol quale celebra i dieci anni dall’uscita di Ritual IX, secondo album della sua carriera. Il chitarrista Vesa Vatanen non è più sul palco, ma restano i chitarristi Vesa Ajomo e Simo Kuosmanen, le voci di J. Niemi e M. Neuman, le tastiere di Jussi Saarivuori, il basso di Petri Rämänen e la batteria di Jukka Rämänen. Questa volta la formazione ha scelto, per realizzare il suo mandala di suoni, di rivolgersi al Kalachakra, la "ruota del tempo" buddista, e di tornare indietro alla formula di qualche anno fa. Il suo ultimo disco è un EP intitolato II e appunto il titolo spiega tutto: sono solo due tracce, che secondo qualcuno rappresentano lo yin e lo yang del loro percorso, più violenta e catartica la prima, Mahathgata I, più riflessiva, conturbante e meditabonda la seconda, Mahathgata II. In apertura suona il gruppo lombardo dei Fuoco Fatuo.
Evol Live Club, Locanda Atlantide, via dei Lucani 22b, ore 21
 
 
Rock/La chitarra di Robben Ford al Parco

Il chitarrista americano Robben Ford, da Woodlake, Calaifornia, riesce a fondere stili diversi, dal rock al pop e al folk, ed è uno dei pochi musicisti che abbiano collaborato con Miles Davis, i Kiss, Burt Bacharach, Muddy Waters, George Harrison, Michael McDonald, Joni Mitchell e tanti altri. La rivista Musician l’ha definito uno dei 100 più grandi chitarristi del ventesimo secolo, ha cominciato nel jazz e nel pop degli anni ‘70 e '80, è diventato famoso come membro della Charles Ford Blues Band (gruppo formato con suoi fratelli e che portava il nome del padre), ha accompagnato leggende del blues come Jimmy Witherspoon e Charlie Musselwhite e ha uno stile blues personalissimo. Divertitevi.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Jazz/Viaggio con Patanè nel jazz made in Italy

La vocalist Stefania Patanè, musicista e autrice di origine catanese, presenta il suo progetto Italian in Jazz, nel quale, in quartetto con Ettore Carucci al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria, ripercorre un pezzo di storia della nostra musica rendendo omaggio a molti grandi cantautori e interpreti che hanno scritto i loro successi dagli anni ’50 in poi, come Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Enzo Iannacci, Paolo Conte, Lelio Luttazzi e molti altri. Con i loro brani, rimasti nella memoria, Patané usa il linguaggio jazzistico per rileggere le diverse culture della libertà di espressione artistica.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Soul/Alan Soul & Alanselzer al Big Mama

E’ una ricca formazione quella degli Alanselzer, la band che affianca il vocalist Giulio “Alan Soul” Todrani nelle sue serate a base di soul, rhythm & blues, swing e funky e che torna stasera al club di Trastevere. Nel loro ultimo disco, Live @ Big Mama Vol.2, sono raccolti grandi successi di star della black music come Otis Redding, Ray Charles, Smokey Robinson, James Brown, Tom Jones e così via. Insieme a Todrani suonano Ferruccio Corsi (sax alto), Mirko Rinaldi (tromba), Alfredo Posillipo (trombone), Muzio Marcellini (piano e tastiere), Claudio Trippa (chitarra), Maurizio Meo  (basso elettrico) e Stefano Parenti (batteria), tutti in gran forma. «Il soul è una missione, una fede, una regola di vita da non tradire mai, e noi rispettiamo questa legge non scritta», dicono Giulio & band.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22 Blues/ live al Big Mama
 
 
Jazz/Alla Casa il Trio Trip di Signorile

Il pianista pugliese Mirko Signorile, annata 1074, presenta il suo nuovo progetto discografico Trio Trip, insieme al contrabbassista Francesco Ponticelli e al batterista Enrico Morello. Già partner di tanti musicisti (Dave Liebman, Greg Osby, Cuong Vu, Enrico Rava, Paolo Fresu, David Binney, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Gaetano Partipilo…) Signorile offre nuove composizioni inedite vissute come tappe di un viaggio e di un album fatti di luoghi immaginari, ognuno simbolicamente associato a un colore: tinte decise e morbide, dal blu al dorato passando per l’indaco e il rosso, attraversando città color arancio come quello dei tramonti orientati da un onirico faro rosa.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore
 
 
Musica/Un triplo live al Monk

Tre protagonisti, stasera, al club romano di via Mirri. Apre il rapper bresciano Merio, già con i Fratelli Quintale, band nella quale divideva il palco con Frah Quintale. Dall’esordio alla carriera solista ci sono stati tanti live, diverse collaborazioni, anche con artisti oltremanica, e a settembre è uscito il suo primo album Pezzi di Merio, che, spiega lui, «nasce dall’essere cresciuto dietro al bancone e dall’affogarci davanti, da banche e da barche, da incontri con conigli bianchi e da influenze di Plutone, da party e da buchi neri, da pezzi di pane e da pezzi di Merio».
Poi è la volta di Postino: fiorentino, laureato in medicina, nel suo album Latte di Soia si chiede se il latte di soia sia una valida alternativa alle proprie abitudini. Troverà otto buone ragioni per non rispondere e parlare invece delle cose non dette e tenute dentro. Il disco è la sintesi di un progetto degli ultimi 6 anni, nato con l’idea di fare una radiografia a diversi momenti della condizione umana.
Infine tocca a Generic Animal, ovvero Luca Galizia, classe 1995, che suona la chitarra dal 2014 con la band Leute: viene dalla provincia di Varese, è chitarrista e bassista e presenta Emoranger, il suo secondo disco che è uscito a luglio ma che lui considera il primo, perche quelli del cd sono i suoi primi testi in italiano. Parlano di «storie che lo riguardano, dalle scarpe sbagliate al perdere qualcosa o qualcuno». Tre live per conoscere meglio altrettanti personaggi che sembrano interessanti.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
Rock/A Na Cosetta Cornucopia, di Carmelo Pipitone

Esce in questi giorni Cornucopia, il primo disco solista di Carmelo Pipitone, vocalist, chitarrista e co-fondatore della band Marta sui Tubi, e lo presenta stasera in anteprima insieme al tastierista Nicolas Roncea. L’album arriva dopo un anno di progetti paralleli, con due superband, gli Ork e i Dunk. Ma il musicista, siciliano di Marsala, annata 1978, è incapace di stare fermo, e quindi è riuscito a mettere insieme tutto il materiale necessario per questa nuova avventura da solista, cioè otto brani nuovi di zecca.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 21
 
 
World music/L’Odissea di BandAdriatica

Odissea è il nuovo progetto discografico di BandAdriatica, formazione che in tempi difficili per i migranti costruisce un album che esplora a fondo le sonorità d’ispirazione nordafricana che la formazione frequenta da qualche tempo. L’ispirazione nata dagli incontri con tanti artisti nei concerti si è arricchita portando all’accostamento della sezione fiati con l’organetto (evocando il Sud e i Balcani), alle ritmiche gnawa e a una chitarra elettrica di ispirazione ‘sahariana’. I testi della variopinta band (Claudio Prima all’organetto, Emanuele Coluccia al sax, Vincenzo Grasso al clarinetto, Andrea Perrone alla tromba, Gaetano Carrozzo al trombone, Maurizio Pellizzari alla chitarra, Giuseppe Spedicato al basso, Ovidio Venturoso alla batteria) affiancano mito e attualità per raccontare le storie dei migranti in forma sia ironica che poetica, e l’Odissea di Ulisse viene trasposta nella figura del migrante, che solca i mari per ritrovare se stesso o per poter migliorare la propria condizione di vita. Da sempre il Mediterraneo è il mare dei ritorni e le assonanze attorno alle quali orbita la poetica della BandAdriatica lo dimostrano in pieno: suoni provenienti da paesi apparentemente lontani si mescolano e svelano la propria origine comune, la musica viaggia contemporaneamente in avanti, sospinta dalla sperimentazione, e a ritroso nel tempo, alla ricerca della propria identità.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/Giulia Salsone in concerto al Charity

Dopo la sua prima formazione e l’album Parou Porque, la chitarrista Giulia Salsone continua il suo viaggio fra composizioni originali e d’autore con brani di Egberto Gismonti e Carla Bley, nei quali il quartetto si muove con sensibilità attraverso i ritmi e le improvvisazioni grazie alla creatività dei musicisti. Con la leader suonano Andrea Beneventano al piano, Alberto Fidone al contrabbasso e Alessandro Marzi alla batteria.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 21
 
 
Jazz/ Michael Supnick Quartet

A qualcuno piace caldo: forse basterebbe il titolo dello storico film di Billy Wilder per parlare del jazz del sassofonista Fabiano Red Pellini, live stasera, con brani del periodo che va dagli anni 20 agli anni 40, alla testa del suo quintetto, con l’obiettivo di trasmettere al pubblico una musica che fa del coinvolgimento e dell’energia la sua cifra vincente. Al suo fianco ci sono il trombettista, trombonista e vocalist Michael Supnick, il pianista Alessio Magliari, il bassista Oscar Cherici e il batterista Carlo Battisti.
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Jazz/Swing al Cotton con l’ottetto di Emanuele Urso

Torna l’appuntamento del venerdì con il clarinettista e batterista Emanuele Urso: è insieme al suo ottetto, formato da Lorenzo Soriano (tromba), Vittorio Cuculo (sax), Alessandro Cicchirillo (trombone), Adriano Urso (pianoforte), Stefano Napoli (contrabbasso), Giovanni Cicchirillo (batteria) e la vocalist Clara Simonoviez. Il repertorio è quello del jazz della Swing Era americana, periodo 1935-1945, con gli arrangiamenti originali di Benny Goodman, Glenn Miller e Fletcher Henderson, studiati e ristudiati per poi essere riproposti dal vivo.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21.30 e 0.30
 
 
Musica/Torna il gruppo Arciliuto

Il Gruppo Arciliuto è uno storico ensemble vocale che affronta canzoni italiane e straniere con arrangiamenti originali e la giusta dose di ironia, fra cori, ritmi vocali, balletti e battute al limite del cabaret: sono Stefano Costa, Giovanni Samaritani, Toni Tartarini e il pianista Carlo Vaccari.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Jazz/No Latin Band live al CrossRoads

Una serata di jazz con il quartetto dei No Latin, formazione che vede sul palco Christian Meyer alla batteria, Federico Malaman al contrabbasso, Alessio Menconi alla chitarra e Fabio Valdemarin alle tastiere.
CrossRoads Live Club, via Braccianense 771, ore 21.30
 
 
SABATO 17 NOVEMBRE
 
 
Cantautori/Neri Marcorè, omaggio a De Andrè al Parco

«Come una specie di sorriso è un verso bellissimo di una delle canzoni più amate di Fabrizio De Andrè, Il pescatore, e anche il modo con cui è nato lo spettacolo: l'ho costruito con un pizzico di ironia, senza prendermi troppo sul serio, senza pensare di fare lo chansonnier ma con la voglia di cantare insieme al pubblico i brani di Faber che ho scelto seguendo il mio gusto»: così Neri Marcorè, 52 anni, marchigiano di Porto Sant’Elpidio, attore raffinato ma anche imitatore, doppiatore, conduttore televisivo, cantante, chitarrista e appassionato di musica, riassume lo show con cui sta girando l’Italia ormai da quattro anni (l’ha proposto ovunque e in diverse versioni, come nel 2014 a Taormina con l’Orchestra Sinfonica Siciliana) nel quale ripropone una serie di canzoni di Fabrizio De Andrè e che torna stasera. A rendere più prezioso lo show pensano i suoi musicisti, dallo Gnu Quartet (Stefano Cabrera al violoncello, agli arrangiamenti e all’orchestrazione, Roberto Izzo al violino, Raffaele Rebaudengo alla viola e Francesca Rapetti al flauto) agli altri, ovvero Simone Talone alle percussioni, Domenico Mariorenzi alla chitarra e le voci di Flavia Barbacetto e Angelica Dettori. E’ un delizioso concerto, da non mancare
Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, ore 21
 
 
Jazz/Torna la fusion di Giovanni Tommaso & Apogeo

Ritorna (ma in effetti non se n’è mai andata perché è un pezzo di storia del nostro jazz) la fusion del contrabbassista toscano Giovanni Tommaso, che 41 anni fa sciolse la storica formazione Perigeo (otto album incisi fino al 1977, fu la band che inaugurò nel 1971 il leggendario jazz club romano Music Inn) e nel 2007 ha fondato l’Apogeo, ora con il sax di Daniele Scannapieco, la chitarra di Andrea Molinari, il pianoforte di Claudio Filippini e la batteria di Anthony Pinciotti. E’ lo stesso musicista a spiegare che la band, squisitamente acustica, è a conti fatti la stessa dei vecchi tempi ma con musicisti diversi. «Questo mi ha stimolato ancora di più a trovare un sound nuovo, perché non c'è mai fine alla ricerca – dice. - L'unica vera analogia con il Perigeo è una certa sfrontatezza nello spaziare tra forme tematiche più o meno convenzionali a forme più dure sia dal punto di vista ritmico che armonico».
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani, ore 21
 
 
Jazz/Deborah J. Carter in concerto al Gregory

La vocalist Deborah J. Carter è nata negli Stati Uniti, è cresciuta alle Hawaii (dove suonava strumenti a fiato) e in Giappone (lì apprendeva teoria musicale e composizione) e ha continuato al Berklee College of Music di Boston dove, racconta, «sono stata benedetta con meravigliosi insegnanti e amici che mi hanno incoraggiato e ispirato». E’ una delle interpreti jazz più apprezzate, è venuta spesso in Italia, è nera, ha una voce vellutata e profonda e insieme a gemme meno conosciute dello sterminato repertorio del songbook americano, interpreta i grandi classici di autori come Jule Styne, Fred Coots e Irving Berlin. Insomma, è un personaggio doc e arriva in tour con Daniele Gorgone al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso e Matteo Cidale alla batteria. Il suo ultimo album è Blue Note and Red Shoes e lei spiega di cantare «jazz metropolitano, un tipo di jazz che riflette l’energia e lo spirito di tutte le città capitali del mondo, in questo secolo che ha assorbito le influenze e gli aspetti cosmopoliti dei suoi abitanti».
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 22  
 
 
Gospel/Il coro di Soweto live al Parco


Il Soweto Gospel Choir è folto, colorato e travolgente. Nato nel 2002 e oggi diretto da Beverly Bryer, Mazwe Shabalala e Mulalo Mulovhdzi, ha tra le sue file i migliori talenti vocali formati nelle chiese e nelle comunità di Soweto, il grande sobborgo di Johannesburg. L’obiettivo è quello di celebrare la potenza della musica gospel africana, il gruppo è uno dei più importanti e nei suoi spettacoli, pieni di ritmo, energia e passione, si cantano la musica, la vita, l’amore, la bellezza delle voci umane e l’armonia del movimento. Amato da artisti come Bono, Queen, Annie Lennox, Diana Ross, Jimmy Cliff, Céline Dion e Peter Gabriel e due volte vincitore del Grammy Award, il Coro si è esibito per Nelson Mandela e ha accompagnato il suo funerale in Sud Africa e la cerimonia commemorativa celebrata a Londra nella Cattedrale di Westminster. Il Soweto Gospel Choir canta in sei delle undici lingue sudafricane.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Soul/Sister Dynamite live al Big Mama

Sister Dynamite e i suoi Funky Bullets sono una band che mescola funk, soul e rhythm & blues e rilegge il repertorio di James Brown, Aretha Franklyn, Marvin Gaye, Ray Charles e altre star per una serata di trascinante black music. Con Sister Dynamite (la vocalist Simona Altea) ci sono Matteo Bassi (basso), Stefano Napoleoni (batteria), Lorenzo De Angelis (chitarra), Luigi Carbone (tastiere), Giorgio Pineschi (sax alto), Massimiliano Spina (sax tenore) e Claudio Starnoni (tromba). Un live tutto da ballare.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Fauno Poretti Sextet di Max Paiella

Fauno Poretti Sextet è una delle mille invenzioni di Max Paiella, eroe del Ruggito del coniglio, crooner swing, collaboratore di Lillo e Greg e di tanti altri, che stasera ci porterà a spasso, nel suo modo personale e divertente, fra gli standard swing più conosciuti, al completo di qualche chicca. Con il sassofonista Giuseppe Ricciardo, il trombonista Carlo Ficini, il pianista Attilio Di Giovanni, il contrabbassista Francesco Redig Campos e il batterista Alberto Botta, Paiella spiega le sue intenzioni: offrire un concerto di «swing serio all’ottanta per cento».
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21.30
 
 
Jazz/Emmet Ray Manouche Orkestra all’Elegance

Torna in scena la rinnovata orchestra di jazz manouche ideata da Piji (Pierluigi Siciliani) per offrire Emmet Ray Manouche, show che offre un repertorio esclusivamente manouche (è quel jazz mitteleuropeo, o se preferite zingaro o gipsy, inventato dal grande chitarrista Django Rheinhardt e dai suoi complici, facile da ascoltare e capire ma dotato di un fascino molto particolare) e che il leader definisce «ideale per palchi con pubblico seduto o con pubblico danzante specializzato in swing, lindy hop e balboa». Protagonista è la Emmet Ray Manouche Orkestra, band che prende il nome dal personaggio, appunto Emmet Ray, inventato nel 1999 da Woody Allen  per il film Accordi e disaccordi. Con Piji suonano Gian Piero Lo Piccolo al clarinetto, Moreno Viglione, Augusto Creni, Gabriele Giovannini e Gianfranco Malorgio alle chitarre, Renato Gattone e Giuseppe Civiletti ai contrabbassi. Quello di Piji, visto che tempi e strumenti cambiano, ora si chiama electro swing, lui lo propone con brani piacevoli e dai testi intelligenti e la formazione replica lo spettacolo da diversi anni con grande successo.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 

DOMENICA 18 NOVEMBRE
 
 
Rock/Mark Nelson, con Pan American al Monk

Americano di Philadelphia, Pennsylvania, 47 anni, cantautore e musicista che si muove fra rhythm & blues, soul, jazz e ambient, adora la musica di Brian Eno e preferisce definirsi “scultore del suono”, già chitarrista e vocalist nella band dei Labradford, Mark Nelson viaggia su una strada parallela al percorso della band d’origine, e Pan American è il suo progetto solista. Nato nel 1997 e improntato alla ricerca di una nuova commistione tra ambient, dub e minimalismo, il suo itinerario ha pian piano deviato verso territori ambient acustici di stampo cinematico, per far assumere a Pan American, con le sue accuratissime elaborazioni sonore, il ruolo di continuazione ideale dell’esperienza dei Labradford. Le esibizioni dal vivo di Nelson si contano sulle dita di una mano: manca dall’Italia dal 2012 e nel tour di questo mese presenta in anteprima brani del suo album Epithymia, uscito l’anno scorso, fra post rock e minimal techno.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 20
 
 
Jazz/Cidale & Chiara Viola live al Gregory

Un giorno dopo il concerto con l’americana Deborah J.Carter il batterista Matteo Cidale torna sul palco con il quartetto della vocalist Chiara Viola e offre i brani più celebri di Cole Porter, Duke Ellington, George Gershwin e Irvin Berlin. Con loro il pianista Daniele Gorgone e il contrabbassista Francesco Puglisi.
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 22
 
 
Musica/Two Girls from Ipanema all’Elegance

Two Girl from Ipanema, musica brasiliana e non solo: ecco il live della vocalist e chitarrista Gio’ Marinuzzi e della vocalist e sassofonista Cristiana Polegri, che offrono un concerto dedicato a quel Brasile musicale che va in parte scomparendo a causa della prepotente invadenza della musica pop internazionale, ma che i cultori più raffinati continuano a coltivare e amare. In scaletta brani ormai dimenticati o entrati a far parte del repertorio internazionale, come quelli composti nei gloriosi anni ’60 da autori illustri (Jobim, Azevedo, De Moraes, Chico Buarque, Djavan, Caetano Veloso…) e qualche incursione nella musica americana.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA