Da The Living Deads al Progressivamente Free Festival, da Andy McKee a The Morlocks, a Roma live per tutti i gusti

Francesco Di Giacomo
di Fabrizio Zampa
21 Minuti di Lettura
Lunedì 24 Settembre 2018, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 18:03

LUNEDI’ 24 SETTEMBRE
 
 
Rock/The Living Deads allo Yellow Bar
 
«Se The Ramones, Johnny Cash, Tom Waits e The Cramps avessero regalato il loro DNA per un esperimento sul rock’n’roll, beh, sarebbe nata la nostra band, che negli ultimi nove anni ha dato più di 1800 show fra Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Europa e Giappone, vivendo a tempo pieno nelle roulotte, registrando e vendendo i suoi album, girando e montando i suoi video, disegnando e stampando le sue magliette e organizzando i suoi tour. Questa band fa tutto da sola ed è già pronta per fare di più»: 
si presenta così (con la sua dote principale, la modestia…) il gruppo The Living Deads, i morti viventi, che viene da Denver, Colorato, sale sul palco stasera a Roma ed è formato dalla bassista e vocalist Symphony Tidwell e dal batterista Randee McKnight, che molti definiscono i rockers nomadi.
Sono solo due (hanno perso il chitarrista, ma da quando è successo hanno subito deciso che potevano tranquillamente farne a meno), ma sembrano molti di più. Suonano rockabilly, il primo rock degli anni Sessanta frutto della fusione fra bluegrass, country, boogie woogie e jazz, ma lo fanno con la giusta dose di punk e un’idea di rock’n’roll folle e vagamente psicotica. Lui picchia forte ed è inarrestabile, lei è bella e sexy e non fa niente per nasconderlo, insomma funzionano, danno un live dietro l’altro e la loro musica è tosta, trascinante e piena di energia. Il loro slogan (ma anche il titolo di un loro recente album) è semplice e significativo: Home is Where We Park It, casa è dove troviamo un parcheggio.
Yellow Bar, via Palestro 40, ore 22
 

 

 
 
Rock/Marisa Anderson, da Portland al BlackMarket

Marisa Anderson viene da Portland, Oregon, suona le chitarre (lap steel e slide), gira il mondo da sola o con altri (è dal 2009 che viaggia negli Stati Uniti e in diversi altri paesi) e stasera sbarca a Roma per i concerti di Unplugged in Monti, dove propone il suo cocktail di noise, free, rock, blues e country che è un po’ la colonna sonora di un itinerario nella provincia americana dimenticata. Marisa è una che sa suonare, che recupera le atmosfere folk della tradizione primitiva americana sia nei suoi album (Traditional And Public Domain Songs, Mercury, il bellissimo Into the Light, all’insegna di una sorta di western folk, e il recente Cloud Corner) che nelle performance dal vivo. Propone suoni asciutti e coinvolgenti, e sentirla in concerto è un vero piacere. Vi ricordiamo che i posti del BlackMarket ono limitati e che è necessario prenotarsi con una mail a eventi@indieforbunnies.com.
Unplugged in Monti, BlackMarket, via Panisperna 101, ore 21
 
 
MARTEDI’ 25 SETTEMBRE

 
 
Musica/A Jammin’ 2018 Tamyla e Saint Louis Pop Orchestra

Doppio live per l’appuntamento con Jammin’ 2018. Comincia Tamyla, all’anagrafe Sofia Buscema, cantautrice che scrive i testi dei suoi brani nelle diverse lingue che parla da quando era bambina (spagnolo, francese, inglese, italiano) e si muove fra varii generi, dal pop al blues e al jazz. Con lei ci sono la pianista Valentina Ramunno, il chitarrista Federico Murgia, il contrabbassista Gabriele Calanca e il batterista Luca Taurmino. Poi tocca alla Saint Louis Pop Orchestra diretta da Vincenzo Presta: è una big band di ben trenta musicisti che rileggono la tradizione della musica pop italiana e internazionale, con folte sezioni di ottoni, di sax e di archi, una decina di voci, chitarre, tastiere, elettronica, ritmica.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 

Brasile/Moreno Romagnoli Bossa Project
Il Bossa Project è un progetto di Moreno Romagnoli, sassofonista, compositore, appassionato di musica brasiliana e di bossanova, quel mix di samba e jazz spuntato alla fine degli anni 50. Con il suo quartetto (il chitarrista Simone Gubbiotti, il bassista Alexandre Silva e il batterista Alessandro Cioffi) ripropone i brani dei grandi compositori, a partire da Antonio Carlos Jobim al quale rende omaggio. Nei concerti 
viene narrata la storia e la genesi di ogni branov in scaletta, con un repertorio eseguito in ordine cronologico e condito di aneddoti e curiosità.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Jazz/Al Gianicolo il trio di Andrea Molinari

Ancora tre appuntamenti con il jazz a Gianicolo in Musica: stasera è di scena Andrea Molinari 51, quartetto del chitarrista Andrea Molinari, con Enrico Zanisi al pianoforte, Matteo Bortone al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria. In scaletta brani originali e nuovi arrangiamenti di standard del jazz.
Gianicolo in Jazz, piazzale del Gianicolo, ore 22
 
 
MERCOLEDI’ 26 SETTEMBRE
 
 
Rock/Apre stasera il Progressivamente Free Festival 2018

L’edizione 2018 del Progressivamente Free Festival, la ventiseiesima dalla sua nascita, è dedicata a Francesco Di Giacomo, storico vocalist del Banco del Mutuo Soccorso scomparso ormai quattro anni fa lasciando un vuoto sia nel gruppo che nel pubblico che ha sempre amato il progressive della formazione romana. La rassegna organizzata da Guido Bellachioma, che come sempre mescola gruppi storici e nuovi, dura cinque giorni, da oggi a domenica. La ricetta è sempre la stessa: suoni sinfonico-romantici, jazz-rock, retaggi dark e psichedelia per un viaggio a 360 gradi nelle sonorità che affascinano anche artisti dal più recente successo, il tutto in una manifestazione molto popolare, dove il pubblico è e deve essere più importante di tutto e tutti, più degli artisti, più del posto, più di chi organizza. E dove il progressive è il rock che guarda al futuro, quello che cresce, matura, si evolve ma non dimentica.
Che novità ci sono quest’anno? «Nessuna - spiega Guido. - Nel senso che dopo tante edizioni il festival prosegue in un progetto ormai chiaro: la proposta di band italiane senza distinzioni di generazione, territoriale o di appartenenza stilistica. Ci sono gruppi storici e gruppi giovani, romani e provenienti dal resto d’Italia, ed è un viaggio attraverso le sonorità del prog, non solo quello sinfonico e seventies, altrimenti non varebbe la pena di andare avanti. Siamo ancora riusciti a farlo, come volevo, a ingresso libero grazie alla collaborazione di tutti quanti: artisti, chi lavora dietro le quinte, Planet Live Club… tutti lavoriamo gratuitamente, io ho dovuto faticare per convincere la Siae, che non ci credeva ed è l’unica che guadagna soldi dall’iniziativa. Noi guadagnamo in socializzazione e emozioni condivise, e senza questo genere di collaborazione avremmo già chiuso da tempo. Forse questa appartenenza a una emozione “progressiva”, non solo in senso musicale, rappresenta la cosa più bella del festival. E non c’è al mondo un’altra manifestazione alternativa, totalmente priva di sponsor, che resiste ininterrottamente dalla bellezza di 26 edizioni».
Stasera si comincia con un doppio live di De Rossi & Bordini (formazione interessante formata dal tastierista Gianluca De Rossi dei Taproban e dal un batterista Carlo Bordini dei Cherry Five, gruppo progenitore dei Goblin) e di RanestRane (sono Riccardo Romano, Massimo Pomo, Maurizio Meo e Daniele Pomo, una delle più creative nuove band di rock sinfonico e romantico, e presentano il loro ultimo album Starchild, conclusione della trilogia ispirata al film 2001 Odissea nello spazio diretto da Stanley Kubrick).
Planet Live Club, via del Commercio 36, dalle ore 21
 
 
Jazz/Al Gianicolo Cronosisma con Gatto e Sepe

Cronosisma è una band che vede fianco a fianco il batterista romano Roberto Gatto e il sassofonista napoletano Daniele Sepe, con Tommy De Paola al pianoforte e Pierpaolo Ranieri al contrabbasso. I quattro affrontano un repertorio che mescola musica afroamericana e europea, jazz e trasmigrazioni nel rock e nella world music: un mix che offre al gruppo la possibilità di esprimere sonorità e sperimentazioni di ogni genere. E domenica 30, dalle ore 20, la rassegna chiude con una grande jam session all’insegna dell’improvvisazione, con numerosi musicisti che sono stati ospiti della manifestazione.
Gianicolo in Jazz, piazzale del Gianicolo, ore 22
 
 
Jazz/Verheyen e Gatto Lysergic Band al Parco

Doppio live anche stasera, per Jammin’ 2018, del progetto Jazz Tales, protagonisti il trio del pianista belga Jarno Verheyen, con Jasper De Roeck al contrabbasso e Jesse Dockx alla batteria (ispirati a Herbie Hancock, Oscar Peterson, Bud Powell, Bill Evans, Chick Corea, i tre giovani musicisti hanno trovato un’intesa profonda nel divertimento di suonare insieme e l'uno per l'altro) e la Lysergic Band del batterista
Roberto Gatto, progetto che offre brani originali e arrangiamenti di celebri colonne sonore con un gruppo di musicisti scelti fra i migliori talenti del S. Louis, dal trombettista Danilo Bughetti alla trombonista
Elisabetta Mattei, dai sassofoni di Vincenzo Presta e Paolo Recchia ai pianoforti di Emanuele Rizzo e Emanuele Guarnieri, allla chitarra di Guido Della Gatta e al contrabbasso di Alessio Renda.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/Al Gregory il trio di Andrea Rea

Due set e due ore di jazz con alcuni dei migliori musicisti della scena italiana: sono gli appuntamenti dal vivo del club romano, dove stasera è in cartellone il trio del pianista Andrea Rea, con Francesco Puglisi al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Jazz/Jam session all’Elegance

Ogni mercoledì è tempo di jam session all’Elegance. Stasera sono sul palco Francesco De Rubeis alla batteria, Giulio Scarpato al contrabbasso, Carlo Conti al sassofono e Francesco Poeti alla chitarra. Come sempre tutti i musicisti ospiti del club sono invitati a partecipare.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
GIOVEDI’ 27 SETTEMBRE
 
 
Rock & Blues/Serata doc, riapre il Big Mama

La tana romana del blues (e non solo) apre la nuova stagione con una serata lunga e ricca, piena di ospiti, a cominciare dal chitarrista e compositore Jeff Pevar, americano di Bloomfield, Connecticut, reduce da un lungo tour nella band di David Crosby. E’ un musicista che nella sua carriera ha suonato con tutti, da Crosby, Stills & Nash a Ray Charles, James Taylor, Jimmy Webb, Carly Simon, Kenny Loggins, Joe Cocker, Laura Nyro, Bette Midler, Jefferson Starship, Marc Cohn (col quale era venuto negli anni 90 proprio ai Big Mama), Jennifer Warnes, Rickie Lee Jones, Jazz Is Dead. Ispirato da Jimi Hendrix e dal blues, suona chitarra, mandolino, dobro, lap steel, armonica, e a Roma stavolta offre prima un set acustico con la vocalist Inger Nova Jorgensen e poi un set elettrico con Marco Vannozzi al basso e Claudio Rizzo alla batteria.
Ma l’opening party del club di Trastevere vede anche altri musicisti, come la band dei Riding Sixties, on the road da un ventennio con il suo sound degli anni Sessanta e Settanta e brani di Rolling Stones, Beatles, Bob Dylan, Creedence Clearwater Revival e via di questo passo. E' nella sua formazione storica, con Pietro Tirabassi (chitarra e voce), Simone Rauso (chitarra e voce), Alberto Bolli (tastiere e voce), Marco Bertogna (basso e voce), Vincenzo Civitareale (batteria) e altri musicisti ospiti. E non poteva mancare il chitarrista Lello Panico, affiancato per l’occasione da un robusto trio blues e rock.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Rock/The Morlocks, dalla West Coast al Trenta Formiche

E’ una lunga storia quella dei Morlocks, rockband americana della West Coast che ha avuto mille avventure. Sono uno dei gruppi fondamentali nella scena garage punk degli anni Ottanta, più volte sciolto, riformato, modificato, di nuovo sciolto e rinato, della quale è nocciolo il vocalist di origine giapponese Leighton Koizumi. Con sei album alle spalle, da quello di debutto Emerge, del 1985, al più recente, The Morlocks Play Chess del 2010, la formazione si è trasferita dagli Usa alla Spagna e alla Germania, dove Leighton l’ha di nuovo messa insieme con il batterista Rob Lowers, il bassista Oliver Pilsner e le chitarre di Bernadette Pitchi e Marcello Salis, e dopo otto anni la leggendaria band ha inciso un nuovo disco, The Mesmeric Condition. Sono dieci brani originali incisi in varie location (dalla Foresta Nera di Friburgo alla Renania, tra Düsseldorf, Colonia e Berlino), mixati e masterizzati dal guru mondiale Jim Damond, che ha dato all’intero album un sound unico e originale.
Ma la vicenda dei Morlocks è quella di Leighton Koizoumi, o meglio della sua sparizione nel 1997, sulla quale si diffuse una nebulosa storia che narrava della sua morte. In realtà Leighton sparì per vicende legali con lo stato americano che non vedeva di buon occhio i rocker che, come nel suo caso, derubavano gli spacciatori. Anni fa, nel 2003, il rocker italiano Tito riuscì a mettersi in contatto con lui, portandolo in Italia a registrare un bel disco, When The Night Falls, e da allora Leighton ha ripreso coraggio ed è tornato a San Diego, California, dove ha rimesso in piedi la band e ha registrato The Morlocks Play Chess. Ma già al primo tour la formazione si rompe per l’ennesima volta, causa vicende personali di alcuni dei membri. Leighton si trasferisce in Europa, rimette in piedi i Gravedigger V con musicisti europei, ma poco dopo si ferma di nuovo. Adesso che i Morlocks sono di nuovo insieme, quanto dureranno? Nel dubbio meglio andare a sentirli, ammesso che vi interessi la loro sorte.
Trenta Formiche, via del Mandrione 3, ore 22
 
 
Rock/Doppio concerto al Progressivamente Free Festival


Anche stasera al Progressivamente Free Festival sono di scena due formazioni: cominciano i Flea on the Etna (con elementi di Etna, Flea, Uovo di Colombo, Virtual Dream, La Batteria, Fonderia), una straordinaria band che mescola jazzrock e prog. E alle 22.30 tocca al gruppo milanese Antiche Pescherie nel Borgo, che schiera fra i componenti Alvaro Fella e Dario Guidotti dei Jumbo (gruppo che negli anni ’70 ha pubblicato alcuni del classici del rock italiano, come DNA e Vietato ai minori di anni 18) e che nasce per la trascinante voglia di musica di Maurizio Venegoni (Consorzio Acqua Potabile).
Planet Live Club, via del Commercio 36, dalle ore 21
 
 
Musica/Maciste Dischi, gran festa e tanti protagonisti

Dal romano Gazzelle (cantautore che più indipendente non si può, vero nome Flavio Pardini, si è fatto strada grazie all’anonimato: foto e video sfocati, niente nome e cognome, un solo album alle spalle, Superbattito, con un pugno di canzoni che lui definisce sexy pop, dure, malinconiche, ruvide, a volte leggere e a volte dure, suonate da pochi strumenti che hanno catturato un pubblico sempre più vasto e hanno visto i suoi concerti conquistare via via un sold out dopo l’altro) alla popband milanese dei Canova (che si riassumono così: nottambuli, libertini, sinceri, chitarre, tastiere, canzoni e sigarette), dai cantautori Galeffi (parole d’ordine calcio, cinema e Beatles, album da tifoso Lo scudetto) e Mox (romano, ex Jonny Blitz, ha appena pubblicato il singolo San Lorenzo) al cantautore Fulminacci, dalla dark pop band livornese dei Siberia a un’altra formazione ancora misteriosa, Diamine. In parte sconosciuti, forse alcuni protagonisti della serata vi sveleranno qualcosa o si faranno conoscete meglio.
Scalo Est, Ex Dogana, via dello Scalo San Lorenzo 10, dalle ore 20
 
 
Jazz/Gloria Trapani Quartet, tra folk e nu soul

La cantautrice Gloria Trapani propone live il suo ultimo album, progetto di respiro internazionale che dopo il disco d’esordio A rough diamond, incontro fra jazz e canzone del 2013, continua il suo viaggio fra diversi stili: intitolato Life is There and Everywhere, si muove fra jazz, folk, nu soul e altre atmosfere, passando dall'anima intimista e calda delle ballad a momenti di forte impatto ritmico, il tutto con strumenti acustici. Con lei suonano il pianista Luigi Di Chiappari, il bassista Alessandro Del Signore e il batterista Mattia Di Cretico. E domenica Gloria sarà all’Elegance Cafè ma con un diverso progetto.
Charity Cafè, via Panisperna 68 ore 22
 
 
Musica/Festa al Fonclea con gli Hellsapoppin’

La band degli Hellsapoppin’, on the road dal 1991, è un pezzo di storia dei club romani: con un repertorio che prende spunto dalla migliore dance music degli anni ’70, vedi Motown e Detroit Style, con piccole perle della musica soul cantate dalla voce di Elsa Baldini, il gruppo è sempre attivo e amato non soltanto a Roma. Con Elsa suonano il tastierista Muzio Marcellini, il chitarrista Daniele De Salvo, il bassista Mimmo Catanzariti e il batterista Stefano Parenti.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 21
 
 
Jazz/Conosci mia cugina all’Elegance

Conosci mia cugina è una vecchia canzone made in Italy (la cantava Ernesto Bonino) ma anche il nome del gruppo swing formato da giovani musicisti: sono la vocalist Federica D’Andrea, il pianista Davide Annecchiarico e il contrabbassista Giuseppe Civiletti, che tre anni fa si sono uniti, spinti dalla passione per il jazz europeo e dalla voglia di recuperare e riproporre brani della musica swing italiana e americana degli anni’50. Per il live con loro suonano altri due musicisti, il sassofonista Patrizio Destriere e il batterista Francesco Bonofiglio.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
VENERDI’ 28 SETTEMBRE
 
 
Musica/Al CrossRoads le chitarre di Andy McKee

Tra i migliori chitarristi acustici al mondo, Andy McKee, 39 anni, da Topeka, Kansas, è in Italia per un tour di quattro date che stasera sbarca al CrossRoads. Solista tecnicamente formidabile, genio del fingerpicking (la capacità di suonare senza il plettro ma pizzicando le corde), McKee è un artista dall’energia implacabile, che suona con una grande attenzione per la struttura dei brani e per il contenuto melodico. Capace di catturare sia l’occhio che l’orecchio, trasforma la sua chitarra in un’orchestra completa usando accordature alterate, tapping, colpi percussivi. Su Youtube i suoi video sono vere lezioni che raggiungono milioni e milioni di spettatori. I suoi tour hanno toccato Europa, Australia, Asia e Nordamerica, incluse tournée con artisti come Prince e i Dream Theater. E se volete dà addirittura lezioni di chitarra online. Insomma, non ve lo potete perdere.
CrossRoads Live Club, via Braccianense 771, ore 22  
 
 
Jazz/Gto Trio, da New York all’Elegance

Il GTO Trio è un gruppo che prende il nome dalle iniziali dei giovani componenti, cioè il pianista Gadi Lehavi (22 anni), il bassista Tal Maschiach (25) e il batterista Ofri Nehemya (24), che alla faccia dell’età già si stanno affermando a livello internazionale e lavorano con star come Chick Corea, Bobby McFerrin, Avishai Cohen, Mulatu Astake, Ravi Coltrane, Aaron Goldberg, Omer Avital, Anat Cohen e molti altri. Sono in tour europeo per presentare l’album di debutto From The Road, raccolta di composizioni originali scritte dai tre leader, che condividono le loro diverse influenze spaziando dal jazz alla world music, il tutto con l’energia e la freschezza dei gruppi di New York City, dove i tre musicisti vivono e creano musica.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Rock/Medusa e Medaglia al Progressivamente Free Festival

Dall’Umbria arriva la band Il bacio della Medusa, una delle migliori formazioni delle nuove generazioni (presenta il suo quinto album Seme, del 2018), e alle 22.30 è la volta di Il Rovescio della Medaglia, uno dei nomi storici del progressive rock internazionale di matrice hard: la band presenta l’intero Contaminazione, album del 1973 inciso con il fondamentale supporto del compositore e premio Oscar (per il film Il postino di Massimo Troisi) Luis Enriquez Bacalov.
Planet Live Club, via del Commercio 36, dalle ore 21
 
 
Pop/L’Anima Mediterranea di Francesca Alotta

Siciliana di Palermo, figlia del cantante Filippo Alotta, reduce da Sanremo, Cantagiro e tante altre esperienze, Francesca Alotta, annata 1968, ha appena vinto il premio Afi alla carriera con il singolo Anima sola, inciso in duetto con il cantautore Mauro Pina, e il titolo del suo progetto e del suo ultimo album, Anima Mediterranea, dice già tutto sulla sua performance: è un viaggio nella musica, nei ritmi e nei sapori del mare nostrum, fra le antiche canzoni siciliane e napoletane, e lo propone dal vivo in una versione acustica insieme al chitarrista Paolo Rainaldi, solista di primo piano.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 21.30
 
 
Rock/Tanti stili con Rinalduzzi & Friends

Chitarrista, compositore, arrangiatore e produttore, da ragazzo Marco Rinalduzzi si è innamorato di Jimi Hendrix, del jazz di John Coltrane e della musica classica, poi è andato avanti suonando via via con tutti, da Riccardo Cocciante a Patty Pravo, Nada, Giorgia, Luca Barbarossa, Mina, Lucio Dalla, Ron, Gianni Morandi, Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Zucchero, Sting, Keith Emerson, Tony Esposito, Brian Auger, GeGè Telesforo, Mike Francis, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto, Danilo Rea, Maurizio Giammarco, Ben Sidran, Phil Woods. E Marco Rinalduzzi & Friends è la formazione che ruota intorno a lui e a un folto repertorio, dai Beatles a Jimi Hendrix, da Steve Wonder a Daryl Hall & John Oates, da Bob Marley a John Scofield e così via. E’ una home band di amici e di gente che ci sa fare, che accanto a Marco schiera Luca Trolli (batteria), Marco Pierpaolo Ranieri (basso), Riccardo Rinaudo e Daniele Vit (voci), Aidan Zammit (tastiere) e due special guest, le vocalist Serena Caporale e Chiara Della Monica. Vi divertirete.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Davide Cerretta, un crooner al Charity

Davide Cerreta, giovanissimo crooner romano, annata 1993, attualmente residente a Berlino, ha cominciato a cantare ispirato dalla personalità e dalla voce di Frank Sinatra e Nat King Cole, ha già partecipato a Umbria Jazz Winter 2018, a Peperoncino Jazz Festival e a X-Factor Germania e ora affronta una serie di standard della tradizione jazz americana, in trio con Giulio Scarpato al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Lo swing, nuova stagione al Monk

La nuova stagione swing 2018-2019 si apre con una gran festa nell’ultimo venerdì di settembre: musica live, angolo vintage, spazio per ballare swing e lindy hop tra corsi e social dance. E dal vivo c’è la Lucrezia’s Small Band, formazione guidata dalla vocalist Lucrezia Lopolito, con il sassofonista Giorgio Cuscito, il chitarrista Marco Moscianese Santori, il contrabbassista Oscar Cherici e il batterista Davide Volpini.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 21
 
 
Jazz/Red Pellini Quartet al Gregory’s


Un piccolo viaggio nello swing della Jazz Era, quel ricco periodo che va dagli anni 20 agli anni 40: lo offre il sassofonista Red Pellini, uno dei massimi esperti del jazz d’epoca e del repertorio di Bix Beiderbecke, storico trombettista. E’ in quartetto con Luca Filastro al pianoforte, Marco Loddo al contrabbasso e Emanuele Zappia alla batteria.
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Jazz/Swing con la band di Emanuele Urso


L’appuntamento del venerdì è con lo swing del clarinettista e batterista Emanuele Urso, che insieme al suo The King of Swing Sextet offre un live coinvolgente e piacevolissimo. Con lui suonano Giuseppe De Simoni (tromba), Patrizio Destriere (sassofoni), Adriano Urso (pianoforte), Giuseppe Civiletti (contrabbasso) e Francesco Bonofiglio (batteria). In scaletta brani con gli arrangiamenti originali di Benny Goodman, Glenn Miller e Fletcher Henderson, riproposti in un concerto dal vivo ispirato al periodo più brillante e divertente della Swing Era.
Cotton Club, via Bellinzona 2, doppio live ore 21.30 e 0.30
 
 
SABATO 29 SETTEMBRE
 

Rock/Doppio live al Progressivamente Free Festival

Anche stasera al Progressivamente Free Festival sono in programma due band, Si comincia con Indiana Supermarket (con Pierluigi Calderoni, batterista originale del Banco del Mutuo Soccorso, e Gianni Pieri, violoncellista degli Agorà) più Gianni Nocenzi (pianista del Banco del Mutuo Soccorso fino al 1983). Poi è la volta alle 22.30 di O.A.K. (Oscillazioni Alchemico Kreative) più Richard Sinclair (Caravan/Hatfield and the North). La band romana presenta il suo ultimo doppio album Giordano Bruno, nel quale suonano diversi ospiti, oltre a Sinclair, come David Jackson (sax, ex Van der Graaf Generator), Sonja Kristina (voce, Curved Air), Maartin Allcock (basso, Jethro Tull/Fairport Convention), Jenny Sorrenti (voce, Saint Just).
Planet Live Club, via del Commercio 36, dalle ore 21
 
 
Musica/Con Téchne Trio viaggio fra colonne sonore

Schermi di sonorità: il cinema in musica, è il titolo dell’appuntamento nel quale il Téchne Trio rilegge quella che i suoi componenti definiscono «la Buona Musica per il Grande Schermo». E’ la sperimentazione di nuovi impasti che la violinista Francesca Romana Fioravanti, la violoncellista  Gabriella Pasini e la pianista Giovanna De Rubertis propongono, con gli arrangiamenti di Fabrizio Siciliano, per dare nuove sonorità alle musiche di film come The Imitation Game, Frozen, Anna Karenina, Pirati dei Caraibi, Twilight, Game of Thrones e così via, in un percorso fra le note della cosiddetta settima arte.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 21.30
 
 
Rock/I Desert Boots suonano i Creedence Clearwater

La band dei Desert Boots, cioè Dario Marigliano (chitarra e voce), Andrea Ruta (batteria e voce) e Lorenzo Burghignoli (basso), ripropone i brani dei Creedence Clearwater Revival, band californiana degli anni Settanta guidata da John Fogerty che vendette qualcosa come 40 milioni di dischi e  la cui musica, un mix di country, blues e rock, fu definito swamp rock, il rock della palude. On the road dal 1997, i Desert sanno bene che «per rendere giustizia ai CCR bisogna essere brutti sporchi e cattivi».
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Rock/I Klimt 1918, nuovo album dopo 9 anni

La band dei Klimt 1918 torna in tour dopo una lunga assenza per la promozione dell’ultimo album Sentimentale Jugend, inciso a quasi nove anni di distanza dal precedente. Il gruppo (il vocalist e chitarrista Marco Soellner, il chitarrista Francesco Conte, il bassista Davide Pesola e il batterista Paolo Soellner) si muove fra rock alternativo, gotico, progressive e shoegaze. Aprono la serata le band Divenere (con Claudio Spagnuoli e Danilo Loprete, voci e chitarre; Dario De Rosa, basso; Gino Sorgente, batteria) e En Declin (il vocalist Maurizio Tavani; Andrea Aschi alle chitarre; Marco Campioni, batteria e elettronica).
Traffic, via Prenestina 738, ore 21


Blues/Al Charity il duo ManConBlues

Non serve tanta gente per fare il blues, e il vocalist e chitarrista Marcello Convertini e l’armonicista Max Manganelli seguono questa semplice regola per offrire in coppia un percorso fra i grandi classici della tradizione, rivisitazioni imprevedibili e composizioni originali, rispettando e mantenendo le atmosfere delle origini.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Brasile/Brag Trio in concerto all’Elegance

Sono tanti i musicisti italiani che amano il Brasile e non resistono alla tentazione di misurarsi con gli stili che nel paese sudamericano sono più amati, dal samba al bajao, dallo choro alla bossanova, e da quella passione è nato il Brag Trio, che vede fianco a fianco il pianista e compositore Alberto Giraldi, il contrabbassista Stefano Cantarano e il batterista e percussionista Stefano Rossini. I tre, live stasera al club, spiegano che la loro unione «è espressione di vitalità e della gioia di fare musica, onorando lo spirito di un popolo, quello brasiliano, che tanto ha dato e dà all’arte musicale».
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21
 
 
Jazz/Con l’Hot Club Django Rheinhardt rivive al Cotton

L’Hot Club Roma è una band di gypsy jazz fondata nel 2005 dal chitarrista Gianfranco Malorgio per rendere omaggio al musicista e compositore Django Reinhardt. La formazione vede accanto a Malorgio l’attore e chitarrista Giorgio Tirabassi, il chitarrista Moreno Viglione, il clarinettista Luca Velotti e il contrabbassista Renato Gattone. Oltre alla formazione in quintetto l’Hot Club Roma, sempre insieme a Tirabassi e con un ensemble di otto elementi, presenta nei teatri e concerti lo spettacolo dedicato alla rocambolesca vita di Django, intitolato Django Reinhardt il fulmine a tre dita.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21
 
 
Rock/I Vintage People al Fonclea

I Vintage People sono una band romana nata per divertimento e per amore della grande musica del passato. Composta da sei vecchi amici, nella sua formazione più recente si è arricchita della presenza di due nuove voci femminili e affronta con passione, entusiasmo e una sana dose di autoironia, un repertorio che va dal rhythm & blues al rock e alla dance. Guida la band il vocalist Fabio Fortini, affiancato dalle voci di Cristina Buonvino e Claudia Nigro, dalle chitarre di Camillo Autore e Giorgio Limongelli, dal basso di Valter Malorni, dalla batteria di Paolo Morales e dalle tastiere di Gianluca Marinelli.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 21
 
 
DOMENICA 30 SETTEMBRE
 
 
Rock/Al Progressivamente Free l’album inedito di Di Giacomo

Sono passati quasi cinque anni dalla scomparsa di Francesco Di Giacomo ed è finalmente quasi pronto il disco di inediti che il leggendario vocalist del Banco stava mettendo insieme lavorando con il pianista Paolo Sentinelli nel decennio precedente alla sua morte. Lo racconta Guido Bellachioma, organizzatore del festival ma soprattutto appassionato da sempre del rock vero. Intitolato La parte mancante, il disco uscirà a dicembre con i seguenti brani: In quest’aria, Luoghi comuni, La parte mancante, Il senso giusto, Se tu sapessi Andrea, Emullà, In favore di vento, Insolito, Lo stato delle cose, Quanto mi costa e Parti.
A offrire un’anteprima del disco («Ma naturalmente – spiega il direttore artistico - la voce di Francesco è l’elemento principale dell’album, e non poteva essere altrimenti, anche se le musiche sono fondamentali per condire al meglio le liriche di Di Giacomo») pensano Paolo Sentinelli alle tastiere e altri musicisti, fra i quali Maurizio Masi alla batteria, Alessandro Papotto ai fiati, Tiziano Ricci al violoncello, Adriano Viterbini alla chitarra, Max Dedo ai fiati, oltre a una corposa sezione di archi. E’ la conclusione ideale della rassegna, anche se il vero finale sarà per dicembre, quando il disco verrà pubblicato.
Planet Live Club, via del Commercio 36, dalle ore 21
 
 
Jazz/Un tributo a Nina Simone

Il quartetto dei Jazz Tales propone Little Girl Blue, un omaggio alla grande vocalist e pianista Nina Simone, attivista per i diritti civili, nata nel North Carolina e scomparsa in Francia quindici anni fa, che ha offerto uno stile personalissimo fatto di blues, jazz, folk, spiritual, soul e rhythm & bues. La band (Gloria Trapani, voce e pianoforte; Alessandro Del Signore, contrabbasso; Gabriele Pierri, chitarra; Davide Di Pasquale, trombone) ripercorre con grandi classici e brani meno conosciuti le tappe più importanti dell’intensa carriera di Nina.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA