Da Angelique Kidjo a Pippo Pollina, da Enzo Gragnaniello al Premio De Andrè e a TheGiornalisti

Angelique Kidjo
di Fabrizio Zampa
26 Minuti di Lettura
Lunedì 19 Novembre 2018, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 16:47

LUNEDI’ 19 NOVEMBRE
 
 
Cantautori/Pippo Pollina live al Parco

Sono trent’anni che il cantautore palermitano Pippo Pollina, in concerto oggi al Parco della Musica (accanto a lui, voce, pianoforte e chitarra, ci sono le tre voci delle siciliane Adriana Prestigiacomo, Roberta Prestigiacomo e Claudia Sala), oltre a scrivere canzoni si batte contro la mafia. Laureato in legge nella sua città, collaboratore del mensile catanese I Siciliani diretto da Giuseppe Fava fin quando il giornalista venne assassinato da cosa nostra nel lontano 1984, è stato uno dei più impegnati nel movimento antimafia a quei tempi appena nato, ha proposto seminari nelle scuole medie e nei licei di mezza Sicilia ed è uno dei fondatori degli Agricantus, band con la quale ha dato concerti per sei anni sia in Italia che all’estero. Dopo la morte di Fava, nel 1985 Pollina ha lasciato il suo paese, ha girato l’Europa a lungo fino a stabilirsi a Zurigo, dove vive da allora.
La sua storia in poche righe? Ha cominciato cantando nelle metropolitane europee ma in pochi anni ha avuto un successo enorme sia con i dischi che con una lunga serie di concerti europei ai quali ha radunato platee di decine di migliaia di persone. Ha collaborato con tanti artisti, da Franco Battiato a Nada, da Georges Moustaki agli Inti Illimani o a Charlie Mariano, ha riempito nel 2013 l’Arena di Verona, insomma ne ha fatte tante e anche nel suo ultimo tour ha riunito folle davvero incredibili.
Ha inciso 22 album (gli ultimi sono “Suden”, che lui definisce «un inno a tutti i sottovalutati sud che esistono nel mondo, perché il sud è il luogo dell’anima e non solo un luogo geografico», “L’appartenenza”, «una dichiarazione d’intenti e di aderenze, quando si getta la maschera e senza timore si afferma cosa ci ha appassionato nella vita e a quali valori si vuol dare riferimento», e “Il sole che verrà”, dove «il tema della speranza e la passione per un futuro migliore non hanno mai smesso di abitare il mio canzoniere») e adesso ha scritto un libro, “Cento Chimere”, nel quale fa un bilancio artistico e umano della sua carriera. Stasera il volume, insieme alle canzoni, diventa uno spettacolo nel quale la dimensione musicale incontra quelle del racconto e del lirismo da lui tanto amate. «Fin dai primi brani - racconta Pippo - la voglia di un domani migliore ha animato la mia penna e ha macchiato il mio pentagramma in una sorta di leit motiv. Non c’era nulla di aprioristico in questa  mia urgenza, ma solo una vocina interiore che ispirava sempre la nascita di qualche melodia e di qualche verso contro tutto quello che non va nella vita». Vi basta?
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/La musica di Gil Evans con l’orchestra di Bruce Ditmas

La Monday Orchestra del batterista Bruce Ditmas, americano di Atlantic City cresciuto a Miami, fa il bis del suo omaggio al compositore canadese Gil Evans, grande innovatore del cool jazz: scomparso nel 1988, spiegava di aver cominciato come arrangiatore e confessava che «se avessi saputo che razza di gioco fosse non l'avrei mai fatto, perché l'arrangiatore non percepisce un soldo di royalties, ma mi divertivo così tanto che non ci ho neanche pensato». Ha lavorato con tutti, da Lee Konitz a Miles Davis, Barry Gailbraith, Danny Polo, Charlie Parker, George Russell, Gerry Mulligan, John Lewis, Jaco Pastorius, Pat Metheny, Enrico Rava, Roswell Rudd, Stan Getz, e ha lasciato alle spalle brani famosi, che una Monday Orchestra in versione italoamericana (ci suonano Angelo Olivieri alla tromba, Antonello Salis alla fisarmonica, Sandro Satta e Carlo Conti ai sax, Antonio Jasevoli e Guido Silipo alle chitarre, Daniele Pozzovio e Lewis Saccocci al pianoforte e Ron Seguin al contrabbasso: formazione che non scherza) ripropone con arrangiamenti conditi anche con un pizzico di elettronica. 
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
MARTEDI’ 20 NOVEMBRE
 
 
Jazz/Il trio di Stefano Sabatini live all’Alex

Il pianista Stefano Sabatini è uno dei musicisti più raffinati del nostro jazz, ha un grande gusto per la melodia oltre che per l’improvvisazione, e stasera, in trio con Dario Rosciglione al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria, propone un repertorio formato prevalentemente da sue composizioni che mettono in evidenza le sue qualità di autore. Sono brani ariosi e cantabili, armonicamente brillanti e in grado di esprimere sensazioni sia robuste che ombrose e introspettive.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani, ore 21
 
 
Jazz/Il crooner Gary Brunotte all’Elegance

Pianista, organista e vocalist, Gary Brunotte, americano del Minnesota, ha lavorato con star come Lionel Hampton, Larry Coryell, Mark Withfield, Bobby Shew, Jimmy Dorsey Orchestra, Byron Stripling, Shirley Witherspoon, e oggi è specializzato in standard del jazz, oltre che in composizioni originali. Ha cinque album alle spalle e stasera offre un viaggio nei brani dei grandi crooner.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Musica/Women in Song all’Arciliuto

Non è un concerto né una commedia ma un cabaret musicale che strizza l’occhio all’avanspettacolo, al varietà, al teatro canzone, al musical, fino al trash di certi programmi tv: ecco "Women In Song", show scritto, diretto e cantato da Barbara Begala, con la vocalist Roberta Bagnolo e la pianista Stefania Tallini, «Interpretiamo grandi artiste della musica, ci travestiamo, entriamo nel loro mondo, vi raccontiamo il loro vissuto, cantiamo le loro canzoni, non imitiamo ma suggeriamo alla vostra  memoria personaggi come Aretha Franklin, Liza Minnelli, Tina Turner e tante altre  donne forti e determinate il cui successo è stato proporzionale alla sofferenza vissuta: artiste che hanno fatto della voce e della musica il mezzo per restare aggrappate alla vita, in un omaggio all’universo femminile divertente ma soprattutto stravagante», spiegano.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, oggi e domani, ore 20
 
 
Blues/Andy’s Corner, Andrea Angelini al Charity

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, presenta il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana, in particolare degli anni ’60 e ’70, a partire dal buon vecchio blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68 ore 22
 
 
MERCOLEDI’ 21 NOVEMBRE
 
 
Rock/TheGiornalisti live al Palalottomatica

Ha fatto ben tre sold out a Roma la band TheGiornalisti, formazione romana on the road dal 2009 che anche stasera vede il Palalottomatica tutto esaurito, come i due precedenti appuntamenti. La popolarità del vocalist, pianista e chitarrista Tommaso Paradiso, del chitarrista, bassista e tastierista Marco Antonio Musella e del batterista Marco Primavera cresce di giorno in giorno, e dopo l’uscita dei singoli
“Questa Nostra Stupida Canzone D’Amore” (30 milioni di views su YouTube) e “Felicità Puttana” (ascolti a palla, come sopra) e dell’album “Love” c’è stata la corsa ai preacquisti. Come dire che se già non avete i biglietti per l’appuntamento di stasera mettetevi l’animo in pace e preparatevi alla prossima data romana, fissata per l’11 aprile 2019. E attenti, se ci tenete farete meglio a sbrigarvi.
Palalottomatica, piazzale Pier Luigi Nervi 1, ore 21
 
 
Canzone d’autore/Genti Diverse, tutto De Andrè al Big Mama

Un viaggio nelle canzoni di Fabrizio De Andrè, dai primi album a "Anime Salve", con arrangiamenti fedeli agli originali, compresi i brani dello storico tour che il cantautore fece con la PFM nel 1979: lo offre la band romana Genti Diverse, on the road dal 2011. Sono il vocalist Dodo Versino, la flautista Francesca Colucci, il violinista Alessandro Gilardi, i chitarristi Luca D’Afflisio e Giuseppe Molino, il tastierista e flautista Filippo Stefanelli, il bassista Giacomo Nardelli e il batterista Paolo Volpini, e rileggono molto bene, con rispetto e con passione, brani che sono una parte fondamentale della nostra grande canzone d’autore.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Dal Venezuela il pianoforte di Benito Gonzales

Il pianista venezuelano Benito Gonzales è nato in una famiglia di musicisti folk e ha sempre avuto le radici ben salde nella tradizione e nella storia musicale del suo paese. Nella sua carriera ha diviso il palco con star americane come Jeff Watts, Curtis Fuller, Pharoah Sanders, Bobby Hutcherson, Christian McBride, Kenny Garrett, Roy Hargrove, Antonio Sanchez, Jackie McLean e tanti altri, mescola abilmente ritmi di mezzo mondo e una notevole creatività, è venuto spesso in Italia e oggi è una delle figure più in vista. Con due nomination ai Grammy (nel 2012 con l'album "Seeds from the Underground" e nel 2014 con "Pushing the World Away"), è protagonista stasera e domani di un doppio live in trio con il contrabbassista Essiet Okon Essiet e il batterista Alessandro D'Anna.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani ore 22
 
 
Rock/Paisley Vibe Session Band al Fonclea

Paisley Vibe Session Band è la band che riporta il pubblico in mezzo al deserto del Nevada e dell'Arizona, con quel sapore di avventura e libertà tipico degli anni Sessanta e Settanta, ai tempi degli hippies, delle camicie a fiori, di Woodstock e dintorni, di pace & amore, con i pezzi di Carly Simon, Cat Stevens, Carol King e tanti altri, ma anche negli anni Ottanta e Novanta con brani di Sheryl Crow e Shania Twain. Sono la vocalist e bassista Sally Titcomb, il vocalist e chitarrista Marco Bellocco, il chitarrista Amavel Pinto e il batterista Stefano Iacone.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 21
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano: aprono la serata Marco Di Folco (voce e chitarra), Lucio Carletti (basso) e Lorenzo Francocci (batteria). Come sempre, tutti i musicisti ospiti del locale sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 22 NOVEMBRE
 
 
Jazz/Manuela Ciunna al Jey

Ha aperto da diversi giorni un nuovo jazz club: è il Jey, in via Ostiense, ha un sottotitolo ("Let’s Play", lascia suonare) e per ora offre quattro appuntamenti settimanali. Stasera è in programma un concerto della vocalist Manuela Ciunna, siciliana di Augusta, innamorata del jazz ma anche della musica brasiliana e anche chitarrista. E’ in quartetto con il pianista Seby Burgio, il contrabbassista Dario Piccioni e il batterista Alessandro Marzi.
Jey, via Ostiense 385, ore 21
 
 
Cantautori/Al Big Mama la Rino Gaetano Band

On the road da anni, la Rino Gaetano Band, coordinata dalla sorella Anna Gaetano, mantiene viva la memoria delle canzoni del cantautore scomparso nel lontano 1981 in un incidente stradale, all’età di 30 anni. E’ la sola cover band ufficiale di Rino, della quale fanno parte il nipote Alessandro Gaetano (voce e chitarra), il chitarrista e vocalist Ivan Almadori, il chitarrista Alberto Lombardi, il tastierista Michele Amadori, il bassista Fabio Fraschini e il batterista Marco Rovinelli. In scaletta hanno tanti brani, da "Mio fratello è figlio unico" a "Berta filava", "Nuntereggae più", "Ma il cielo è sempre più blu", "Sfiorivano le viole", "Gianna", "Aida", "Ahi Maria", "In Italia si sta male".
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Raffaele Califano, nuovo album all’Elegance

Il batterista Raffaele Califano presenta il suo ultimo album “Horizontal Dialogues”, registrato con il sassofonista americano Seamus Blake. E’ con il suo quartetto: accanto a lui Antonio Magli al pianoforte, il sax di Luciano Ciaramella e il contrabbasso di Igor Legari. Il disco spazia fra jazz classico, hard-bop e funky, e in scaletta figurano brani del primo album “Brush Up” e del nuovo progetto. Alcune composizioni sono dedicate a Miles Davis, Charles Mingus e Lester Young.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Jazz/On the road con Duke Ellington

Arriva il terzo incontro con la musica di Duke Ellington, a cura del musicologo e studioso del jazz Luca Bragalini, che con video, immagini, musiche e parole esplora il mondo del geniale Duca. Stavolta si segue il compositore e bandleader on the road, scoprendo come nella sua tarda maturità (è scomparso nel 1974) era solito gestire i propri lavori, dalla nascita della sua "New Orleans Suite", da quando scrisse la partitura al disco e al successivo tour, seguendo Ellington e la sua orchestra su treni, aerei e bus, fino a quel 23 luglio 1970 in cui l’orchestra, a Milano, ebbe un giorno di riposo dopo il concerto della sera prima, ma lui affrontò un mare di interviste e giri di ogni genere nella città lombarda.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 18.30
 
 
Rock/I Four Vegas, rock d’annata al Cotton

"Bevo solo rock’n’roll" è la serata vintage diretta da Lalla Hop che ci riporterà negli anni 50 grazie alla band dei Four Vegas, ovvero Al Bianchi (voce), Valerio Bulzoni (tastiere), Fabio Taddeo (chitarra), Manuel Mele (basso) e Gino Ferrara (batteria). Nel loro "Grease Party" offrono un repertorio di rock, twist, country e classici ìtaliani d’annata: brani di Elvis Presley, Beatles, Dean Martin, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Beach Boys, Ray Charles, nonché Adriano Celentano, The Rockes, Mal, Gianni Morandi, Rita Pavone, Caterina Caselli.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Concerti/The Blues Way all’Arciliuto

Ecco la storia del blues in un percorso che inizia nel 1900 dal sud degli Stati Uniti e attraversa i continenti fino a influenzare il pop, il rock e le canzoni più famose in ogni parte del mondo, con brani da Otis Rush a Willie Dixon, da Gary Moore a Robben Ford, Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan e altri, al completo di aneddoti e racconti: è "The Blues Way", con il vocalist e chitarrista Paolo Pietroletti, il bassista Bruno Pantalone e il batterista Maurizio Mancinelli.
Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Jazz/Chiara Viola presenta Until Now

La vocalist e compositrice Chiara Viola, romana, cresciuta fra il  St. Louis College of Music e il Conservatorio, presenta in anteprima il suo progetto "Until Now", album di prossima uscita all’insegna di un jazz basato su armonie e arrangiamenti moderni, melodie sofisticate e testi che narrano persone, incontri, viaggi e paesaggi. Con lei il pianista Gianluca Massetti,  il bassista Francesco Pierotti e il batterista Valerio Vantaggio.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22


Musica/Vent’anni di Sessantotto

"Vent’anni di Sessantotto", prodotto da Squilibri e dal Club Tenco con la Fondazione Musica per Roma, è un concerto che racconta quell’esteso e ramificato “pensiero di libertà” preso nella sua lunga durata, dalle contestazioni studentesche di Berkeley alla caduta del muro di Berlino, attraverso le canzoni che ne hanno accompagnato lo svolgimento in oltre venti paesi. Sono brani celebri e altri meno noti, restituiti all’ascolto da musicisti e interpreti d’eccezione, come nel volume con due cd "Vent’anni di Sessantotto", a cura di Sergio Secondiano Sacchi, Sergio Staino e Steven Forti. Sul palco sono in tanti, da Roberto Angelini a BandaJorona, Emanuele Belloni, Alessandro D’Alessandro, Alessio Lega, Canio Loguercio, Theodoro Melissonopoulos & Carmelo Cacciola, Antonella Costanzo & l’Orchestra Bottoni, Gabriella Martinelli, Andrea Satta e Angelo Pelini (dei Têtes de Bois), Peppe Voltarelli.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
VENERDI’ 23 NOVEMBRE

 
 
Rock/Le Luci della Centrale Elettrica, decimo compleanno

Festeggia con un tour i suoi dieci anni di attività la band Le Luci della Centrale Elettrica, eccellente formazione guidata dal cantautore, chitarrista e vocalist e chitarrista ferrarese Vasco Brondi. E’ uno dei migliori gruppi della scena italiana, mescola rock e punk a strumenti acustici, elettrici e elettronici, i suoi brani parlano del quotidiano e delle sue mille realtà, della strana capacità degli esseri umani di riuscire a risorgere solo se ci si mettono d’impegno, e l'ultimo disco del gruppo è “2008/2018 Tra la via Emilia e la Via Lattea”, doppio vinile e doppio album a forma di libro. Reduce da una lunga serie di tour, la band accanto a Vasco vede il violinista Rodrigo D’Erasmo, il chitarrista Andrea Faccioli, la violoncellista Daniela Savoldi, il bassista Gabriele Lazzarotti e il percussionista Anselmo Luisil. Non è facile dire come sarà il live: Brondi ama incastrare suoni acustici e digitali e tende a costruire ogni volta, con formazioni che spesso cambiano, un sound che per lui è quello rarefatto di chitarre, acustiche o elettriche, distorte o pulite, maltrattate o accarezzate, e sempre sperimentale. Ma vale la pena di non saperne di più, perché la sorpresa sarà più interessante. E poi la band ci sa fare per davvero.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Cantautori/Gragnaniello & Solis, In viaggio coi poeti

S’intitola "In viaggio coi poeti" il nuovo progetto che vede fianco a fianco il cantautore napoletano Enzo Gragnaniello e il Solis String Quartet: è un percorso in un territorio musicale di confine, sospeso tra sogno e realtà, in cui non conta la lingua che si adopera e nel quale l’unico alfabeto ammesso è quello delle emozioni e dei sentimenti. Ed è in quel territorio che si muovono Enzo e il Solis nel progetto, che «si può leggere come un viaggio appassionato nella galassia dei cantautori di ogni paese ma assomiglia ai viaggi romantici di Salgari, quelli compiuti senza mai muoversi da casa perché quello che conta, nel mondo della canzone, è l’universo che si coltiva dentro, nel profondo dell’anima».
Così Gragnaniello e il Solis (Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio al violino, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello) affrontano un universo infinitamente sfaccettato, seducente, magico eppure declinabile da un’unica voce d’interprete, italiana e mediterranea solo per caso, o forse no. Jacques Brel, Tom Waits, Chico Buarque, Leonard Cohen e tanti altri poeti della musica diventano gli ideali compagni d’avventura in una passeggiata d’autore, compiuta e raccontata con spirito libero e con il rispetto che si deve alle cose più belle. Serata doc.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
Jazz/Al Jey la tromba di Tiziano Ruggeri

Il trombettista romano Tiziano Ruggeri viene dalla Scuola Popolare di Musica di Testaccio, ha fatto parte di diversi gruppi e big band (come la Parco della Musica Jazz Orchestra diretta da Maurizio Giammarco), ha suonato con parecchie star italiane e internazionali e si è esibito in molti festival all’Italia e all’estero. Stasera è in quartetto con il pianista francese Raphael Heudron, il contrabbassista Marco Loddo e il batterista Paolo Mignosi.  
Jey, via Ostiense 385, ore 21
 
 
Jazz/Pjtrio in concerto all’Elegance

Il progetto “Pjtrio - Pino Jodice Jazz Trio” è l’ultimo album della formazione che all’attivo una collaborazione ventennale e un’intensa attività concertistica. A presentarlo con Pino Jodice (piano), Luca Pirozzi (contrabbasso) e  Pietro Iodice (batteria) stasera ci sono i live electronics di Andrea Centrella.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Soul/Bianca Blues live al Big Mama

I brani di artisti come Curtis Mayfield, Ray Charles, Aretha Franklin, Otis Reddig, Sam Cooke, Al Green, Marvin Gaye, James Brown e compagni, trasmessi in radio per decenni, hanno fatto ballare intere generazioni nei quartieri poveri di New York, Chicago, Detroit, New Orleans, e la band Bianca Blues & i Sette Soul rilegge quel ricco repertorio, tra soul, funk e rhythm & blues. Sono il vocalist Fulvio Tomaino, il chitarrista Alfredo Bochicchio, il bassista Massimo Nanni e il batterista Claudio Colazza, con una ricca sezione di fiati: Sergio Vitale alla tromba, Luca Giustozzi al trombone e i tre sassofoni di Carlo Micheli, Paolo Tomassini e Bruno Coltre.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Musica/Corde Brasiliane live all’Alexanderplatz

Gianluca Persichetti alla chitarra e Massimo Aureli alla chitarra a 7 corde sono vecchi amici, hanno una comune passione per la musica brasiliana e sono fra i più affermati interpreti italiani sulla scena. Il loro progetto ripercorre i principali stili della musica popolare brasiliana in una chiave molto personale, e le loro 13 corde offrono un viaggio ricco di emozioni.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Fusion/Jazz, rock e funk con il trio di Francesco Mascio

Il chitarrista Francesco Mascio è sul palco con un repertorio di brano le cui diverse influenze caratterizzano la sua musica, dal free al funk, dall’etno al rock e al jazz. Al suo fianco suonano Paolo Mazziotti al contrabbasso e Domenico Benvenuto alla batteria.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 21
 
 
Jazz/Red Pellini Quartet al Gregory’s

Il favoloso sound del jazz bianco dei roaring twenties riproposto dal sassofonista Red Pellini e dalla sua Gang, formazione che s’ispira a quella del leggendario cornettista Bix Beiderbecke, caratterizzata dalla presenza del gigantesco sax basso e anche famosa, all’epoca, per aver coperto nella New York di Al Capone una sparatoria tra due band rivali suonando un brano velocissimo, "China Boy" (per chi non se ne intende, è lo stesso brano che canta Marilyn Monroe nel film "A qualcuno piace caldo"). Il repertorio è quello del dixieland e del New Orleans sound, con gli arrangimenti originali di Red Pellini, al cui fianco suonano Michael Supnick (tromba e voce), Pino Clementi (sax alto), Torquato Sdrucia (sax tenore e soprano), Giancarlo Colangelo (sax basso), Alessio Magliari (pianoforte) e Luca Ingletti (batteria).
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Jazz/Swing al Cotton con Emanuele Urso

Torna l’appuntamento del venerdì con il clarinettista e batterista Emanuele Urso: è insieme al suo settetto, formato da Lorenzo Soriano (tromba), Patrizio Destriere (sax), Fabrizio Guarino (chitarra), Adriano Urso (pianoforte), Stefano Napoli (contrabbasso), Giovanni Cicchirillo (batteria). Il repertorio è quello del jazz della Swing Era americana, periodo 1935-1945, con gli arrangiamenti originali di Benny Goodman, Glenn Miller e Fletcher Henderson, studiati e ristudiati e poi riproposti dal vivo.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21.30 e 0.30
 
 
SABATO 24 NOVEMBRE
 
 
Jazz/Rome-Ing, incontro alla Casa del Jazz

"Rome-Ing" è un incontro musicale tra improvvisatori, pensatori liberi e ingegneri dell’illuminismo, obiettivo l’apertura energica di spazi, le connessioni oltre le frontiere e il dialogo libero: ne sono protagonisti il sassofonista svizzero Urs Leimgruber (al soprano e al tenore) e il chitarrista berlinese Andreas Willers (già partner di Paul Bley e Enrico Rava), come dire un duo che vive di interazione e astrazione, intuizione e struttura, sviluppando un processo creativo aperto che si concentra sull’essenziale. Aggiungete il famoso compositore, pianista e sperimentatore Alvin Curran (americano di Providence, Rhode Island, protagonista di mille differenti eventi) e il nostro batterista Fabrizio Spera, e avrete una formazione dalla quale potete aspettarvi di tutto, sia dal punto di vista della creatività che da quella delle tante sorprese che offriranno nella loro performance. L’ingresso è libero fino a esaurimento del posti.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardatina 55, ore 21
 
 
Musica/Il Premio De Andrè, oggi le finali

Il Premio Fabrizio De André 2017, alla sua sedicesima edizione, arriva all’ultimo atto: le finali delle categorie Musica, Poesia e Pittura, e i protagonisti della serata sono i tredici finalisti della sezione Musica: Augenbliz (“L’onda”), Beltrami (“Inconsapevole”), Chiara Effe (“La Strada Dei Giardini”), Danilo Ruggero (“I Figli Dei Figli Degli Altri”), Filippo Villa (“Alfista”), Flavio Secchi (“Moscacieca”), Giulia Mei (“Vivi, C’hai La Vita, Deficiente!”), Kafka Sulla Spiaggia (“Shakeisha”), Martino Arcobasso (“Irrilevante”), Misga (“Scontrare La Morale”), Nanco (“Ti Invito In Abruzzo”), Vhsupernova (“Come Un Labirinto”), Villazuk (“Fiorecri“).
Per la  categoria Poesia verrà premiata Liliana Zinetti ("Comincia dalle case, dalla poca luce") mentre nella sezione Pittura vince Francesca Grosso. Durante la serata Alessandro Mannarino riceverà la Targa “Faber” (già “Premio alla Carriera”) mentre alla Bandabardò verrà conferita la Targa “Quelli che cantano Fabrizio” (già ”Premio per la reinterpretazione dell'opera di Fabrizio”).
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Rap/Piotta con il nuovo album e i suoi hit al Largo Venue

Il suo nuovo album “Interno 7” è uscito da poco ma l'ottimo Piotta, al secolo Tommaso Zanello, torna in concerto con la sua band, cioè Francesco Fioravanti alle chitarre, Benjiamin Ventura al basso synth e tastiere, Stefano Marvel Mex Tasciotti alla voce e al rap e Claudio Cicchetti alla batteria. Il nuovo show, rinnovato nel sound e nella scaletta, offre gli ultimi siccessi, grandi classici e brani rap cult d’annata, in un mix di melodia e rap che ha caratterizzato il disco. In scaletta il nuovo singolo “Solo per Noi” con le sue profonde riflessioni personali, la poesia di “Interno 7”, il ricordo di Primo Brown dei Cor Veleno in “Un estate ed è finito” e “Di Noi”, “Piotta è morto”, “Vengo dal Colosseo” e “Sei meglio te”, più il meglio di vent’anni di successi tra rap, rock, cantautorato ed elettronica. Serata ricca, da non perdere.
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 21
 
 
Jazz/1999 Rome Reunion con Paolo Recchia

L’altosassofonista Paolo Recchia ha un modo di comunicare attraverso il suo strumento pieno di sensibilità, forza e chiarezza espressiva: ha un sound bilanciato ma capace di incredibili impennate emotive, nelle quali tocca corde più passionali, nostalgiche, dal gusto intimistico. Studia da anni e approfondisce la cultura musicale afroamericana e il suo stile compositivo ha le radici nel vecchio bebop anche se viaggia verso la contemporaneità. Stasera è in concerto con il pianista Luca Mannutza, il contrabbassista Daniele Sorrentino e il batterista Lorenzo Tucci, in una serata intitolata "1999 Rome Reunion" nella quale propone vecchie e nuove composizioni.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Jazz/Al Jey la chitarra di Enrico Bracco

Una serata con il chitarrista e compositore romano Enrico Bracco, in trio con Stefano Nunzi al contrabbasso e Matteo Bultrini alla batteria. Bracco s’ispira molto al jazz americano, in particolare a quello newyorkese, e condisce la sua musica con un pizzico di fusion.
Jey, via Ostiense 385, ore 21
 
 
Blues/I Blue Stuff, nuovo album live al Big Mama

Napoletani, on the road dal 1983, i Blue Stuff sono la band guidata dal vocalist, batterista e percussionista Mario Insenga, affiancato da Sandro Vernacchia (chitarre, mandolino e voce), Francesco Miele (contrabbasso), Francesco Citera (fisarmonica) e Emilio Quaglieri (dobro, voce). Offrono un blues tosto, fedele alle origini e di tutto rispetto, e stasera presetano live il loro nuovo album intitolato “-7”, sottotitolo "Blues Agricolo per italiani laterali". Il titolo rimanda al numero foriero di buona sorte nell’immaginario blues. il 7, che non a caso ricorre in diversi brani, come ad esempio “Hoochie Coochie Man” (dove chi è nato “On the 7th hour, on the 7th day, on the 7th month” avrà buona fortuna), mentre il sottotitolo anticipa il contenuto del disco. «Da quando mi sono trasferito nella campagna di Arpino - spiega Insenga - il passaggio da atmosfere metropolitane alle ambientazioni rurali è stato inevitabile. Il sound non ha perso energia, ma si è arricchito di sonorità: il mio blues è diventato agricolo».
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Blues/Eric B. Clutcher con il trio di Donatone

Un tuffo nell’America anni ’50, tra una miscela di blues, soul e doo-wop con il trio del vocalist e pianista Mario Donatone (il bassista e chitarrista Angelo Cascarano e il batterista e vocalist Roberto Ferrante) e uno special guest d’eccezione: è il vocalist afroamericano Eric B. Turner, uno dei musicisti più brillanti dell'attuale panorama soul e della black music statunitense, già voce solista nello storico gruppo dei Drifters e in altre importanti formazioni del gospel contemporaneo. La serata riporta il pubblico a un immaginario tipico dell’America del dopoguerra, con riferimenti a pellicole storiche come "American Graffiti", e con un forte richiamo alla musica doo-wop che in quegli anni dominava lo scenario d’oltreoceano.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21.30
 
 
Bossa/Viaggio in Brasile con la voce di Mariangela Moraes

Un viaggio nella musica brasiliana e nei classici della bossa nova, con brani di Jobim, Djavan, Chico Buarque, Milton Nascimento e altri: è il live di Mariangela Moraes, vocalist brasiliana che da quando è in Italia collabora spesso con il cantante e pianista Jim Porto. Con lei una ricca band formata da Massimo Aureli alla chitarra 7 corde, Daniele Basirico al basso elettrico, Alberto D’Alfonso al sassofono e al flauto traverso e Andrea Messina alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Blues/I Fleurs Du Mal live al Charity

In un set acustico i Fleurs Du Mal propongono i brani del loro ultimo album “Swinging Boat”, mix di blues, swing, rhythm & blues e ballads, più standard del blues e dello swing e pezzi tratti dai precedenti dischi. Sono Stefano Iguana (voce e chitarra), Graziella Olivieri (sax tenore), Clemente Verdicchio (sax alto) e Roberto Cruciani (contrabbasso).
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 21
 
 
DOMENICA 25 NOVEMBRE
 
 
World/Angélique Kidjo al Parco della Musica

Ha una voce incredibile, magica, una delle più belle del mondo, che non dimentica le sue radici africane ma strizza l’occhio a ritmi del Brasile, viaggia in un affascinante mix di soul, jazz, samba, funky e altri ingredienti, ti cattura in poche note e non ti lascia più andare: ecco Angelique Kidjo, interprete di straordinario talento anche oggi, alla faccia dei suoi 58 anni, che molti chiamano l’ambasciatrice sonora del Benin, paese dal quale viene, e che stasera è in concerto. E’ venuta in Italia tante volte, poche sere fa ha fatto scintille cantando nel programma "Propaganda Doc" di Diego Bianchi, e ascoltarla è un piacere ma anche una lezione di musica e di energia.
Angelique è nata a Ouidah, è figlia della direttrice della più importante compagnia teatrale del Benin, è salita in palcoscenico quando aveva appena sei anni ed è cresciuta danzando e ascoltando musica, dai brani del varietà francese a quelli dei Beatles e di Miriam Makeba. «A Ouidah la musica che la gente ama di più è basata su un ritmo che si chiama gobahon, un effetto percussivo che si ottiene schiaffeggiandosi con le mani le varie parti del corpo. Somiglia al reggae, e il mio percorso è cominciato da lì: da lì e dalle storie che cantavano i griot della West Africa con uno stile molto simile al blues», racconta.
Trasferita a Parigi quand’era giovanissima, Kidjo ha esplorato tutti i possibili incroci fra la sua cultura musicale e quella occidentale, dal jazz al reggae, dal rhythm & blues all’elettronica. Il risultato è una musica senza confini e di grande anima, trascinante e al tempo stesso raffinata, impossibile da raccontare ma da scoprire con gioia. E nel suo appuntamento romano presenta un live speciale, un vero e proprio ponte tra culture e mondi apparentemente distanti: rilegge infatti "Remain in Light", il quarto album dei Talking Heads registrato dalla band nel 1980 insieme a Brian Eno, contaminato dall’influenza del grande musicista nigeriano Fela Kuti, dalla poliritmia africana, dal funk e dalla musica elettronica.
«Le idee africane erano molto più importanti da ottenere dei ritmi specifici» diceva David Byrne di quell’album, e forse è per questo che oggi la Kidjo sceglie di riportare alle proprie origini quel mondo post-punk, di suoni e di groove, in una sorta di viaggio andata e ritorno fatto di nuove linee di chitarra, nuovi messaggi e una sorprendente dinamica. Gran concerto, da non mancare.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 19
 
 
Musica/Matthew Herbert’s Brexit Big Band

Per il "RomaEuropa Festival" Matthew Herbert, musicista, dj e producer inglese, propone il suo progetto "Brexit Big Band", una festa d’addio per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea che coinvolge artisti e pubblici diversi per culminare nel 2019 nella registrazione di un unico album con musicisti, cantanti, cori e solisti provenienti dai differenti paesi raccolti in una enorme band. Ci sono la New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini, il Coro del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia diretto da Carla Marcotulli, il contrabbassista Pino Pecorelli e altri ospiti.
Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, ore 21
 
 
Jazz/Susanna Stivali, tributo a Benny Golson

S’intitola "Golsoniana" il progetto che la vocalist Susanna Stivali propone da qualche anno: è un tributo alla musica e al genio del sassofonista Benny Golson, uno dei più grandi compositori di jazz ancora viventi, che ha 89 anni  e un mese fa era in concerto a Santa Monica, California, più pimpante che mai. In quartetto con il pianista Ettore Carucci, il contrabbassista Francesco Puglisi e il batterista Lucrezio De Seta, Susanna rilegge molti brani di Golson in modo molto personale. «Benny non scrive canzoni, scrive standard», hanno sempre detto di lui, e il viaggio nella sua musica (fra i suoi brani più noti vi segnaliamo “Blues March”, “Whisper Not”, “I Remember Clifford” e “Killer Joe”) è fatto usando gli arrangiamenti originali, i testi appositamente scritti da Stivali e tutta l’improvvisazione necessaria per restituire la scrittura di Golson partendo dal lavoro orchestrale di tutti e quattro i musicisti, che ripropongono la scrittura colta e accattivante del leggendario sassofonista di Philadelphia.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Elettronica/Dal Giappone Ryoji Ikeda & Eklekto

Il compositore giapponese Ryoji Ikeda è uno dei maggiori esponenti della computer music contemporanea e della musica astratta, cura i rapporti fra musica e luce e basa la sua ricerca su una precisione dei fenomeni fisici e scientifici. Il progetto "Music for Percussion" è nato in collaborazione con Eklekto, gruppo di percussionisti contemporaneo fondato a Ginevra nel 1974. Ikeda si concentra sulla purezza del suono prodotto da un gruppo di quattro percussionisti (Alexandre Babel, Stéphane Garin, Lucas Genas e Dorian Fretto) ed è un insieme di composizioni minimaliste «per corpo, triangoli, piatti, crotales e metalli», capaci di tratteggiare una continuità uditiva con tutta l’opera del compositore.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 16
 
 
Jazz/Claudio Filippini trio a Casa del Jazz

Il pianista Claudio Filippini presenta dal vivo il suo nuovo lavoro discografico "Before the Wind", insieme a colleghi che lo accompagnano ormai da tre lustri e che lui stesso definisce «la migliore sezione ritmica che un pianista possa desiderare». Sono Luca Bulgarelli al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria, e lo hanno affiancato dappertutto, da Istanbul a Tokyo, da Delhi a Goa.  
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz contemporaneo/L’ottetto di Franco D’Andrea

Le esperienze del Novecento storico si fondono con la musica africana e l’avanguardismo americano nel progetto del pianista Franco D’Andrea in due episodi, "Intervals I" e "Intervals II", proposti per il "RomaEuropa Festival" dal suo ottetto con improvvisazioni collettive. Con lui i sassofoni di Andrea Ayassot, il clarinetto di Daniele D’Agaro, il trombone di Mauro Ottolini, il contrabbasso di Aldo Mella, la batteria di Zeno De Rossi, la chitarra elettrica di Enrico Terragnoli e l’elettronica di Luca Roccatagliati, cioè Dj Rocca.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 17
 
 

 
Bossanova/iMusic Latin Experience all’Elegance

Un gruppo di studio della musica latino americana nato tra le mura della "iMusic School Rome": sono gli iMusic Latin Bossa Experience, band che offre le composizioni di Antonio Carlos Jobim ma anche brani meno noti e frequentati, fino a pezzi scritti da grandi jazzisti come Joe Henderson e Horace Silver, in puro stile latin-jazz. Sul palco Stefano Novello al flauto, Vittorio Gervasi al sax alto, Enrico Guarino al sax tenore, Dario Filippi al trombone, Francesco Pandolfi al piano, Massimo Santacesaria al contrabbasso e Fiorenzo Pompei alla batteria, con la direzione e gli arrangiamenti di Angelo Schiavi e tre special guest, ovvero la vocalist Carla Cocco, il trombettista Fernando Brusco e il chitarrista Attilio Costa.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30Le ance
 
 
Jazz/Alex Fraternali, Hammond Night al Jey

Il chitarrista Alex Fraternali è uno dei protagonisti della "Hammond Night" in programma stasera, insieme al sassofonista Nicola Concettini, all’organista Francesco Lo Giudice e al batterista Paolo Mignosi.
Jey, via Ostiense 385, ore 21

 

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