Il Maestro Gatti: «Porto in scena i miei allievi dell'Accademia Chigiana per guardare al futuro con fiducia»

Il Maestro Daniele Gatti
di Simona Antonucci
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Giovedì 6 Agosto 2020, 16:30

«Le limitazioni imposte dalla gestione di questa pandemia ci hanno in parte ostacolati. Avremmo dovuto presentare un vero e proprio allestimento scenico della farsa di Rossini “L’occasione fa il ladro”. Presenteremo invece un’opera più piccola, com’è “La serva padrona”, di Pergolesi, in forma semi scenica, offrendo così l’opportunità ai nostri allievi di fare una concreta esperienza, sul campo, di lavoro ad un allestimento lirico reale».

Il Maestro Daniele Gatti, responsabile del Corso di Direzione d’orchestra, tenuto con Luciano Acocella, docente associato, presenta la serata speciale, oggi, giovedì 6 agosto, per il VI Chigiana International Festival & Summer Academy. Alle ore 21, e in doppio turno alle ore 22.30, nella bellissima e suggestiva Piazza Jacopo della Quercia, accanto alla Cattedrale di Siena, andrà in scena l’opera che inaugura una delle principali novità del cartellone di quest’anno: il ChigianaOperalab.

L’Accademia Musicale Chigiana di Siena si è impegnata negli ultimi due anni a rafforzare l’attività di formazione volta alla promozione dei giovani talenti artistici che intendono dedicarsi professionalmente all’opera lirica e più in generale al teatro musicale. «E la prima volta che, assieme a Nicola Sani, proponiamo una collaborazione tra gli allievi del corso di Direzione d’orchestra dell’Accademia Chigiana e quelli del corso di Canto di William Matteuzzi», spiega il Maestro milanese che ha appena riscosso a Roma un gran successo con il Rigoletto al Circo Massimo, «Il risultato, in effetti, sarà doppio: la serata prevede infatti due esecuzioni dell’opera, da parte di due differenti allievi, inframmezzate dall’esecuzione di due intermezzi mozartiani, da parte di altri due allievi». «Sono felice», conclude, che siamo riusciti a salvare questo progetto, che è la prosecuzione di un lavoro di anni. È la dimostrazione che, al di là del mio corso, l’Accademia Chigiana è viva. E questo è un segno positivo ben al di là dei confini del mondo musicale: significa che possiamo guardare al futuro con fiducia, e con la speranza di tornare presto a godere appieno della musica dal vivo».

Dopo l’esperienza pilota maturata negli ultimi due anni con le due opere “Il trionfo del tempo e del disinganno” di Haendel e “Il Barbiere di Siviglia” di Paisiello, l’Accademia Chigiana con OperaLab mira oggi a sviluppare in maniera stabile e organica le attività dedicate alla produzione lirica all’interno dei propri corsi estivi di alta formazione. Il ChigianaOperaLab si rivolge in questa prima fase a giovani cantanti e giovani direttori d’orchestra, consentendo loro di lavorare con orchestre e affermati professionisti del settore, registi di primaria importanza, maestri collaboratori e tecnici, con l’obiettivo di garantire un’esperienza diretta di palcoscenico. Una volta completata la prima fase, il ChigianaOperaLab si pone come obiettivo quello di estendere la partecipazione e le attività formative anche ad altri settori, come quello della regia, della scenografia e dei costumi, e delle varie competenze creative e tecniche (light designer, tecnici di palcoscenico, ecc...), facendo leva anche sulla collaborazione di altre istituzioni, a partire da quelle di eccellenza presenti sul territorio toscano.

L’opera che andrà in scena stasera è anche emblematica del momento storico che stiamo vivendo. Fu infatti composta da Pergolesi nel 1733 in una Napoli attanagliata dalla peste, alle prese con difficoltà e limitazioni logistiche, di organico e di maestranze. Nacque così un capolavoro di semplicità, capostipite di nuova concezione teatrale, grazie alla sua capacità di fare di necessità virtù, così come è necessario oggi, diventando uno dei brani più eseguiti del Settecento musicale europeo.

Il programma si completa con alcuni brani di W.A. Mozart (1756-1791) che verranno eseguiti tra il primo e il secondo atto dell’opera e che cambieranno da un turno all’altro. Tra i due atti del primo turno verrà eseguita la celebre Eine kleine Nacthmusik K 525, piacevolissima Serenata composta nel 1787 da Mozart e nata per essere eseguita, proprio come avverrà giovedì sera, open air. A frammezzare il secondo turno, invece, saranno due Divertimenti per archi, anch’essi mozartiani: il n. 2 in si bem. magg. K 137 e n. 3 in fa magg. K 138, composti entrambi nel 1772, che con la Serenata K 525 condividono il puro gusto settecentesco per la fresca, spensierata e godibile musica d’insieme. Il talento dell’OGI – Orchestra Giovanile Italiana, formazione in residenza per il Corso di Direzione d’orchestra, e quello del clavicembalista Angelo Michele Errico completeranno il team di docenti e allievi chigiani: Diego Ceretta e lo spagnolo Bernat Gerard Quetglas Torello, che dirigeranno La serva padrona, e Carlo Benedetto Cimento e Marco Crispo, che si alterneranno alla guida dell’OGI in Eine kleine Nacthmusik K 525 e nei Divertimenti per archi n. 2 in si bem. magg. K 137 e n. 3 in fa magg. K 138. Il cast sarà invece formato da Faustine De Monès (Serpina, soprano), Carmine Giordano (Uberto, basso) e Alessio Fortune Ejiugwo, nei panni di Vespone (personaggio muto), nel turno delle ore 21; Fiorenza Mercatali (Serpina, soprano), Gianandrea Navacchia (Uberto, basso) e Paolo Mascari (Vespone, personaggio muto), nel turno nelle ore 22.30.

«Quella di avviare, nonostante l’emergenza Covid-19, l’esperienza del ChigianaOperaLab, è stata indubbiamente una scelta coraggiosa, che si è rivelata ancora una volta vincente, come molte altre scelte operate dall’Accademia Chigiana in questi ultimi anni», Nicola Sani, Direttore Artistico dell’Accademia Chigiana «L’emergenza Covid-19 ci ha portato a realizzare un’opera in forma “leggera” e con un organico strumentale limitato all’orchestra d’archi. La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi funziona perfettamente a questo scopo; è un capolavoro di drammaturgia musicale, prototipo dell’opera buffa della scuola napoletana, di assoluta perfezione nelle proporzioni ridotte».