Con il maestro Luisi, l'Orchestra della Rai torna dal vivo. Insieme a lui l’enfant prodige del pianoforte Malofeev

Il maestro Fabio Luisi
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Martedì 4 Maggio 2021, 17:23

Recentemente nominato direttore principale della NHK Symphony Orchestra di Tokyo, considerata la più rappresentativa compagine orchestrale del Giappone, torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Fabio Luisi, già protagonista di numerosi concerti nelle ultime stagioni a Torino, ma anche nell’Aula del Senato della Repubblica.

Rai Cultura

La serata, in programma giovedì 6 maggio alle 20, segna il ritorno del pubblico all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino dopo la chiusura dei teatri causata dall’emergenza sanitaria. Il concerto, a cui potranno assistere 200 persone, è trasmesso in live streaming sul portale di Rai Cultura e in diretta su Radio3.

Wiener Symphoniker

Fabio Luisi, genovese, ricopre incarichi prestigiosi presso l’Opera di Zurigo, l’Orchestra della Radio Danese e la Dallas Symphony Orchestra. Dal settembre 2022 a questi si aggiungerà l’impegno a Tokyo. È stato Direttore Musicale Generale della Staatskapelle e della Sächsische Staatsoper di Dresda, Direttore Principale del Metropolitan di New York, del Maggio Fiorentino e dei Wiener Symphoniker. Insieme a lui l’enfant prodige russo del pianoforte Alexander Malofeev, balzato agli onori delle cronache nel 2014 per aver vinto a soli tredici anni il Primo Premio al Concorso Internazionale Čajkovskij per giovani musicisti di Mosca.

Alexander Malofeev

Nonostante la giovanissima età, vanta già importanti riconoscimenti e una folgorante carriera da solista, partita dal Bol’šoj di Mosca e dal Mariinskij di San Pietroburgo.

In occasione del suo ritorno con l’Orchestra Rai dopo i concerti del 2018 e 2019, interpreta il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra di Franz Liszt. Abbozzato nel 1830 e rivisto più volte nel corso dei seguenti vent’anni, fu eseguito per la prima volta dall’autore stesso a Weimar nel febbraio del 1855, sotto la direzione di Hector Berlioz.

Čajkovskij

Fabio Luisi chiude la serata con la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, detta “Patetica”: pagina estrema del compositore russo, che diresse egli stesso nell’ottobre del 1893 a San Pietroburgo, nove giorni prima di morire in circostanze misteriose. Dedicata al nipote Vladimir Davydov, la partitura è il testamento spirituale dell’autore, e racchiude tutto il suo pessimismo, scaturito dal continuo conflitto con il mondo esterno, sempre più esasperato negli ultimi anni della sua vita. 

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