Plácido Domingo al canto e sul podio chiude la stagione dell'Arena di Verona

Plácido Domingo
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Giovedì 27 Agosto 2020, 21:12
Plácido Domingo, Saioa Hernández, Sonya Yoncheva e Vittorio Grigolo per il gran finale di questa breve ma intensa stagione dell'Arena di Verona.  Protagonista la star Plácido Domingo, che dopo essersi ripreso dal Covid-19 e dopo i lunghissimi mesi di silenzio,  torna sia al canto nel recital per baritono di venerdì 28, affiancato dal soprano d’eccellenza, sia sul podio per dirigere le due star internazionali Sonya Yoncheva e Vittorio Grigolo sabato 29 nell’intenso concerto che chiuderà questa stagione.

Sonya Yoncheva
Sonya Yoncheva, star abituale di teatri come il Metropolitan, e l’Opéra di Parigi, così racconta questo momento: «Sono felice di tornare a Verona dopo il mio debutto con il gala verdiano 2013 e doppiamente felice in un anno così particolare, in cui è importante dare il proprio supporto artistico a chi ha il coraggio di superare le difficoltà del momento. Attendo la serata del 29 agosto con grande emozione per la novità e unicità del palco che sfida le nostre doti di interpreti rispetto ad un palco tradizionale e perché sarò in compagnia di due veri mattatori: Plácido Domingo sul podio e Vittorio Grigolo al mio fianco.Una bella sfida ma anche una immensa gioia!».

Vittorio Grigolo
Anche per Vittorio Grigolo questo concerto assume un significato tutto particolare: «Tornare in Arena per concludere la stagione con questo concerto di duetti d’amore con Sonia Yoncheva come partner e Plácido Domingo alla direzione d’orchestra mi riempie digioia. Specialmente in virtù di quanto abbiamo tutti sofferto in questi lunghi mesi di attesa per poterci nuovamente esibire davanti ad un pubblico non digitale ma finalmente vero, in carne ed ossa! Anche se pur sempre limitato. Saperla nuovamente piena di vita con finalmente il battito del cuore del pubblico mi entusiasma ancora di più. Non vedo l’ora di essere li! Anzi, il mio cuore e già lì! Sarà una nuova emozione e sarà molto particolare, avendo visto la nuova disposizione. Non vedo l’ora inoltre di collaborare con l’incredibile orchestra e colgo l’occasione per ringraziare il Sovrintendente Cecilia Gasdia e tutti i lavoratori della Fondazione Arena di Verona per aver tenuto duro nel combattere per la riapertura impegnandosi incredibilmente per salvare questa stagioneartistica. Mando infine un affettuoso ringraziamento al sindaco Federico Sboarina».

 E anche il grande Plácido Domingo, artista che nella sua ricchissima carriera ha indubbiamente vissuto emozioni uniche, non nasconde il proprio entusiasmo per il regalo inatteso del ritorno all’Arena in questo 2020, dopo aver festeggiato i 50 anni disodalizio con l’anfiteatro unico al mondo. Verona è la sua seconda e ultima data italiana tra i pochi e selezionatissimi concerti per il ritorno sulle scene mondiali: «Davvero è stato un raggio di sole quando ho saputo che l’Arena è riuscita a riaprire in mezzo al buio della pandemia! Speriamo che presto tutto torni come prima. Ma sono anche tanto curioso di vedere come è la nuova veste dell’Arena con il palcoscenico al centro. Mi hanno detto che c’è un’atmosfera speciale… Sono felice che siate riuscitia far aprire l’Arena in sicurezza perché non può esistere l’Arena senza Opera».

Il suo programma del 28 agosto, appositamente concepito per l’Arena, racchiude pagine celebri del repertorio verdiano come Il Trovatore, Don Carlo e La Traviata (quest’ultima gli è valsa interminabili applausi a scena aperta nel 2019) e il debutto come Gérard in Andrea Chénier. Accanto a Domingo arriva al centro dell’anfiteatro Saioa Hernández, soprano madrileno reduce di un memorabile doppio debutto come Tosca e Aida nella scorsa edizione del Festival, qui impegnata in cavalli di battaglia e brani meno frequentati, che dichiara: «Tornare a cantare per il pubblico di Verona, e poterlo fare a fianco del Maestro Domingo nella serata in suo onore,è una gioia immensa. Speriamo di portare attraverso la musica un grande sentimento di felicità e di speranza per tutti».

Anche stavolta non mancano prime assolute, come gli interventi dell’Orchestra diretta dal maestro valenciano Jordi Bernàcer: la travolgente sinfonia di Giovanna d’Arco, il raffinato preludio de I Masnadieri di Giuseppe Verdi e l’appassionato intermezzo di Fedora di Giordano, tutti finora mai eseguiti all’Arena di Verona.

Domingo sale quindi sul podio per l’originale programma di sabato 29, Opera e Passione in Arena: Sonya Yoncheva affianca il ritorno di Vittorio Grigolo, tenore richiesto in tutto il mondo.
I due artisti propongono le arie e i duetti più belli della grande opera francese e del repertorio pucciniano, comprese alcune autentiche rarità per Verona come Manon e Thaïs, entrambe di Massenet, ma anche Roméo et Juliette, che ha già visto Grigolo protagonista di un’edizione recente del Festival areniano come giovane Montecchi, e il terzo quadro de La Bohème (capolavoro d’amore e di realismo, tra bisticci, riconciliazioni e romantiche promesse in mezzo alla neve) a cui si uniscono il soprano Mihaela Marcu e il baritono Davide Luciano.
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