Torna la musica a Ravello con un omaggio a Wagner di Alessio Vlad: «A Villa Rufolo l'ispirazione per Parsifal»

Alessio Vlad, musicologo, direttore artistico del Teatro dell'Opera di Roma, consulente per la Fondazione Ravello
di Simona Antonucci
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Mercoledì 20 Maggio 2020, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 17:04
La Fondazione di Ravello è al lavoro per riportare la musica in una delle sue sedi più affascinanti ma anche per rimettere in moto la cultura e il turismo a Ravello e in Costiera Amalfitana.

Su questo binario si sono incardinati i lavori del Consiglio di Indirizzo di stamane celebrato in videoconferenza. Ai lavori ha partecipato anche il Maestro Alessio Vlad che ha esposto l’idea progettuale sull’evento  che il prossimo 26 maggio celebrerà il 140esimo anniversario del passaggio a Ravello di Richard Wagner.

Profondo conoscitore dei luoghi e della storia della Città della Musica e individuato su proposta del Sindaco di Ravello nel corso della scorsa riunione, Vlad ha proposto un omaggio multidisciplinare al genio di Lipsia con protagonisti il soprano Sonia Yoncheva, il pianista Maurizio Agostini, l’attore Alessandro Preziosi e l’étoile Eleonora Abbagnato.


«Centoquarant’anni orsono, il 26 Maggio 1880, Richard Wagner, accompagnato dalla moglie Cosima e da un piccolo seguito, dopo aver affrontato a dorso di mulo l’impervia salita, da Amalfi arrivava a Ravello», racconta Alessio Vlad.« Più che l’incanto panoramico lo richiamavano i resti delle architetture arabo-normanne e la bellezza dei giardini che sapeva sarebbero potuti essere fonte di ispirazione per la messa in scena dell’opera che stava portando a termine: il Parsifal».

«Wagner sapeva che quell’ultima opera che stava componendo avrebbe rappresentato il suo testamento spirituale», continua Vlad, che è anche direttore artistico del Teatro dell'Opera di Roma. «Parsifal dominava i suoi pensieri da oltre un quarto di secolo, fin dalla gestazione del Lohengrin, e voleva che i significati di cui la vicenda era intrisa assurgessero a significati universali in virtù di un contrasto, ovvero nel nome di un percorso iniziatico e conoscitivo che doveva comprendere tutto il mondo occidentale considerato nel rapporto di ciò che rappresentava il suo opposto».

«A Ravello», aggiunge il Maestro, «trovò da un lato quell’abbandono che andava cercando per dare vita definitiva a quel secondo atto dell’opera dove Kundry metteva in pratica tutti quei sensuali adescamenti per portare a sé il “puro folle” , abbandono che solo l’atmosfera forte di colori e di profumi del Sud gli poteva dare, dall’altro, addentrandosi nei giardini di Villa Rufolo, ebbe la visione pittorica che cercava per definire la scenografia del giardino incantato in cui faceva svolgere l’azione».




La città e la Fondazione Ravello vogliono ricordare quindi, il 26 maggio, quell’ avvenimento nel nome di una tradizione che da allora in un percorso mai interrotto ha fatto si che Ravello diventasse il luogo ideale dove il mondo del nord, in nome di radici comuni, incontra il sud.

Saranno coinvolte principalmente due grandi artiste: una ballerina ed una cantante a rappresentare ognuna simbolicamente un aspetto della vicenda.

Eleonora Abbagnato, grande ballerina, etoile dell’Opera di Parigi, danzerà nei giardini di Villa Rufolo, con una coreografia creata appositamente sulla musica del Preludio del Parsifal quasi a voler rappresentare quell’abbandono estetico che fu alla base del concepimento dell’opera e che Wagner trovò a Ravello.

Sonya Yoncheva, una delle cantanti di maggior successo del mondo dell’opera di oggi, abituale protagonista di memorabili interpretazioni nei maggiori teatri del mondo, dal Metropolitan di New York alla Scala di Milano e all’Opera di Parigi, canterà una aria dal Lohengrin di Wagner ( con la composizione del Lohengrin -Lohengrin nella storia figlio di Parsifal - Wagner iniziò il suo percorso verso quella che sarebbe stata la sua ultima opera) e “Casta Diva” dalla Norma (opera che Wagner personalmente diresse) di Vincenzo Bellini, il compositore italiano più amato da Wagner, tanto amato da diventarne anche un modello, rappresentando una ideale unione tra il mondo musicale tedesco e quello italiano, tra il nord e il sud.

Un attore, Alessandro Preziosi, racconterà, come introduzione, la visita di Wagner a Ravello.


«L’evento», conclude Vlad, «si svolgerà in una Villa Rufolo vuota, senza pubblico e potrà avere due formati televisivi: uno breve, come uno spot, e uno più lungo e vorrà rappresentare non solo l’omaggio ad un luogo meraviglioso e alla sua storia ma anche e soprattutto il segno di una rinascita nonostante i difficilissimi momenti che tutti noi stiamo vivendo».

L’evento, tra i primi a livello nazionale dopo la fase del lockdown, segnerà simbolicamente il risveglio delle attività culturali e turistiche in Campania. Sul binario della ricostituzione della governance ordinaria della Fondazione Ravello, si è fatto un ulteriore passo in avanti: è pronta la bozza di nuovo statuto elaborata dal commissario Almerina Bove che l’ha già sottoposta ai soci fondatori, Regione Campania, Comune di Ravello e Provincia di Salerno.

Confermato inoltre, il Collegio dei Revisori dei Conti, presieduto dal dott.
Alfonso Lucibello e composto da Gianvito Morretta e da Giovanni Vece, fino all’approvazione del nuovo statuto.​
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