Concorso Berio a Santa Cecilia: vince il compositore cinese Yikeshan Abudushalamu

Il vincitore del Concorso Berio Yikeshan Abudushalamu
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Martedì 15 Ottobre 2019, 17:45
E' un giovane compositore dello Xinjiang, regione autonoma della Repubblica popolare cinese, Yikeshan Abudushalamu, classe 1985, a essersi aggiudicato il Concorso Berio: avrà 20.000 euro per la sua composizione che verrà eseguita a Roma, dall'Orchestra di Santa Cecilia, e da altre prestigiose fondazioni italiane. 

Si è conclusa con un grande successo la prima edizione del Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio, promosso dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dal Centro Studi Luciano Berio e frutto della collaborazione con la SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, la Filarmonica della Scala, la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e la Fondazione Boris Christoff.

Sono state 128 le candidature presentate: 89 dall'Europa, 14 dalle Americhe, 22 dall'Asia, 2 dall'Australia e 1 dall'Africa e 37 sono le nazioni rappresentate. I compositori hanno una fascia di età che va dai 13 ai 40 anni, età massima per l’ammissione. La fase eliminatoria, che si è conclusa il 30 settembre scorso, ha portato all’individuazione dei compositori finalisti. La fase finale, invece, si è tenuta a Roma il 13 e 14 ottobre.

La prestigiosa giuria, presieduta da Antonio Pappano e composta da Ivan Fedele (Italia), Unsuk Chin (Corea del Sud), Tristan Murail (Francia) e Augusta Read Thomas (USA), dopo l’analisi delle partiture ha decretato il compositore cinese Yikeshan Abudushalamu come vincitore.

A ogni candidato era stato chiesto di inviare due partiture: la prima per orchestra sinfonica, la seconda a scelta libera, per avere una più ampia visione della letteratura musicale del compositore in questione. La giuria ha, inoltre, assegnato due menzioni d’onore: una al compositore coreano Hankyeol Yoon e un’altra al compositore cinese Bo Li.

Il vincitore riceverà una commissione del valore di 20.000 € per la realizzazione di una composizione per orchestra che, grazie alla partnership con la Filarmonica alla Scala, l’Orchestra del Teatro del Maggio Fiorentino, e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, prevede sei esecuzioni nel 2021: tre a Roma all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e tre nelle sedi delle orchestre partner. Inoltre, la composizione verrà pubblicata dalla casa editrice Universal Edition (UE).


«È stata la prima volta per me da Presidente di giuria. Ci siamo confrontati molto prima di decidere. A volte eravamo in completo disaccordo, ma discutendo e conoscendoci meglio abbiamo trovato delle ragioni comuni», ha dichiarato Antonio Pappano durante la conferenza, «Alla fine è stato chiaro a tutti chi dovesse essere il vincitore, che già dall’inizio è risultato tra i primi sei, e la scelta è ricaduta su Yikeshan perché entrambe le partiture presentate erano validissime: la prima, per grande orchestra, con un ritmo persistente e perseverante. La seconda, per grande ensemble, aveva un tutt’altro stile, ma questo ci è sembrato sinonimo di forte personalità».

Durante la conferenza, il vincitore Yikeshan Abudushalamu, è stato raggiunto telefonicamente e emozionato ha dichiarato:
«Sono felice e onorato di aver vinto il Concorso Berio. Vorrei ringraziare la giuria che ha apprezzato i miei lavori. Ad essere onesto, sono rimasto molto sorpreso e lusingato quando ho appreso la notizia nel cuore della notte con una telefonata di un membro del comitato mentre stavo dormendo. E mi sento così tuttora. Sono talmente eccitato che non vedo l'ora di iniziare a lavorare a questa nuova sfida e che arrivi il momento di lavorare insieme».

Il compositore Yikeshan Abudushalamu, classe 1985, è nato nello Xinjiang, regione autonoma della Repubblica popolare cinese. Abudushalamu fa parte della comunità Uigura, etnia turcofona di religione islamica diffusa nel nord-ovest del Paese. Dal 2008 al 2013 ha studiato composizione al Conservatorio di Shangai con Guang Zhao e Shirui Zhu, per poi perfezionarsi con un master dal 2015 al 2019 sempre sotto la guida di Shirui Zhu.

Abudushalamu ha ricevuto diversi riconoscimenti e onorificenze: nel 2010 il Premio Eccellenza nel Concorso Nazionale di Composizione per percussioni a Shanghai e il primo premio del Concorso di composizione, sempre a Shanghai. Nel 2012 è stato selezionato dal Conservatorio per una borsa di studio all'Università di Musica di Ginevra dove ha studiato composizione con Michael Jarrell ed elettroacustica con Luis Naon. Nel 2013, l’Ensemble austriaco XX Jahrhundert ha presentato il suo quartetto per archi "Modulazione di tre colori primari", commissionato da Shanghai New Music, riscuotendo successo di critica e pubblico. Nel 2015 è stato compositore ospite al Manca Festival di Nizza, in Francia. Nel 2014 riceve il Premio Eccellenza dell'11° Concorso di Composizione elettroacustica del Festival Internazionale di Musica Elettronica di Pechino.

Assegnate anche due menzioni d'onore. A Hankyoul Yoon, 25 anni, della Corea del Sud. Compositore, pianista e direttore d'orchestra vive e lavora in Germania. Dalla stagione 2019/2020 sarà Kapellmeister al Teatro Mecklenburg di Neubranderburg. Da novembre 2019 è inoltre uno dei due compositori designati dalla Fondazione Peter Eötvös. E a Li Bo, 31 anni, cinese e attualmente residente in Kansas, Missouri. Vincitore di numerosi premi tra cui il Paul Hindemith Prize nel 2012, il primo premio del V Concorso Internazionale di Composizione CON TEMPO, e l’Excellent Composition Award al Concorso Internazionale di Composizione Music from China. 

Il brano composto dal vincitore del Concorso sarà pubblicato dalla casa editrice Universal Edition (UE) e sarà successivamente inserito nella programmazione delle orchestre partner.
Una cordata di eccellenze nell’ambito delle Istituzioni musicali unite per promuovere una competizione rivolta ai giovani compositori, un modo per valorizzare nuovi talenti che evoca una lunga tradizione ripresa alla fine degli anni Novanta con quattro edizioni del Concorso Internazionale di composizione (2000, 2003, 2006 e 2009), presieduto nel 2000 dallo stesso Berio, che è stato Presidente dell’Accademia di Santa Cecilia per un triennio fino al 2003.


«È bello quando un’idea raccoglie tanti consensi» afferma il Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro, «Dedicare un importante concorso di composizione musicale alla memoria di Luciano Berio è sembrato a tutti una grande occasione per rendere omaggio, non solo allo straordinario musicista ma anche a uno degli intellettuali più influenti del XX Secolo. L’Accademia di Santa Cecilia, insieme alle massime Istituzioni musicali italiane con le quali Berio ha avuto una storia forte, importante e duratura, è orgogliosa di presentare questo progetto che riunisce tutte le eccellenze intorno alla figura di un artista così significativo per la storia di Santa Cecilia e, più in generale, per la società. Una giuria di indiscusso prestigio internazionale presieduta da Antonio Pappano, un grande editore quale la Universal Edition, la SIAE e l’appoggio entusiasta e convinto di Talia Pecker Berio e della famiglia, che ringrazio a nome dell’Accademia di Santa Cecilia per la gentile concessione di intitolare il concorso a Luciano Berio, lo rendono un evento di punta per la musica nuova e per la cultura musicale del nostro Paese e non solo».

Nella stessa stagione 2020/21 verrà eseguito un pezzo sinfonico di Berio e verrà organizzata una giornata di studio coordinata dal Centro Studi Luciano Berio, fondato nel 2009 da Talia Pecker Berio che afferma:
«È con commozione e solennità che saluto, anche a nome della famiglia che rappresento, la nascita del Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio. Il progetto è di reciproca dignità: quella della più antica Istituzione musicale italiana e dell’opera di un musicista che ha incarnato la contemporaneità senza confini nonché la dialettica tra epoche, generi e luoghi; quella di una gloriosa tradizione concertistica e di chi desiderava proiettarla nel futuro; quella di una nobile casa della musica e di chi, con tenacia e lungimiranza, l’ha accompagnata nella moderna dimora di un parco aperto a tutti».
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