Club Tenco, oltre 150 artisti solidali con il direttivo: la lettera di Guccini, Vecchioni e Mollica

Club Tenco, oltre 150 artisti solidali con il direttivo: la lettera di Guccini, Vecchioni e Mollica
3 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Marzo 2020, 18:13
Dopo gli articoli apparsi nei giorni scorsi sui media in merito alla posizione degli eredi di Luigi Tenco nei confronti dell’attuale Direttivo del Club Tenco, è arrivata al Club una lettera di solidarietà firmata da sette storici amici: Francesco Guccini, Paolo Conte, Roberto Vecchioni, Marinella Venegoni, Carlin Petrini, Michele Serra e Vincenzo Mollica. 

Alla lettera riportata integralmente di seguito hanno aderito oltre 150 tra artisti legati alla musica, all’arte, alla cultura, critici e operatori del settore, tra cui: Gianni Amelio, Renzo Arbore, Samuele Bersani, Claudio Bisio, Sergio Cammariere, Vinicio Capossela, Marco Castoldi (Morgan), Simona Colonna, Carmen Consoli, Lella Costa, Serena Dandini, Vittorio De Scalzi, Teresa De Sio, Max Gazzè, Mauro Ermanno Giovanardi, Gnu Quartet, Paolo Hendel, Joan Isaac, Lo Stato Sociale, Alessio Lega, Petra Magoni, Milo Manara, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Giovanna Marini, Gianna Nannini, Marco Nereo Rotelli, Moni Ovadia, Alberto Patrucco, Massimo Privero, David Riondino, Bobo Rondelli, Andrea Satta, Daniele Silvestri, Gianni Siviero, Giovanni Truppi, Paola Turci, Dario Vergassola e Peppe Voltarelli.  

«Con vero rammarico siamo stati messi al corrente dai giornali di come, da qualche tempo, si manifestino pesanti critiche, e persino minacce di azioni legali, nei confronti dell’attuale Direttivo del Club Tenco, accusato di perpetrare gravi “deviazioni” rispetto ai principi e alle linee guida stabiliti dal fondatore.

Il Club Tenco, per chi non lo sapesse, è una associazione che fu creata, pochi anni dopo il suicidio di Luigi, dal sanremese Amilcare Rambaldi, col fine di onorare il nome del grande artista e col proposito di rendere influenti, vitali e autenticamente operanti nel mondo musicale quegli stessi valori etici che l’uomo, con il suo tragico  gesto, aveva voluto difendere.

Ci amareggia e ci sorprende che le azioni di discredito nei confronti del Direttivo, a cui abbiamo sopra accennato, vedano tra i principali promotori i componenti della famiglia Tenco, la vedova di Valentino, il fratello di Luigi, e i nipoti Giuseppe e Patrizia. Sono proprio loro che in questi giorni, attraverso un portavoce, hanno diffidato pubblicamente il Direttivo del Club dal continuare ad utilizzare il nome di Luigi nella sigla della Rassegna della Canzone d'Autore. Tutto questo perché, a loro giudizio, ormai da tempo l’attività culturale di questa associazione ha perso anima, valori e obbiettivi una volta connaturati alla figura del cognato e zio, Luigi Tenco.
Questa opinione ci dà un notevole dispiacere: ci sembra infatti che nel corso di questi ultimissimi anni il lavoro del Club, a partire naturalmente dai giorni dedicati alla Rassegna che si svolge al teatro Ariston, sia stato quanto mai in linea con le aspirazioni culturali e i principi fondativi del Club, un giudizio corroborato anche dal crescente successo di partecipazione critica e popolare: segnaliamo gli eventi collaterali organizzati presso la chiesa di Santa Brigida, le giornate di "Complice la musica” e infine le lezioni sui cantautori e la musica d’autore per gli studenti delle scuole secondarie.

Sappiamo bene tutti che le polemiche sono parte integrante di ogni organismo associativo, politico o culturale che sia, e che la dialettica che le genera, quando controllata democraticamente, è un segnale di benefica vitalità rinnovatrice. Quando invece alcune di queste opinioni prendono la forma del diktat “senza se e senza ma", esse diventano inevitabilmente inutili e dannose.

Per questo gli estensori della presente lettera, tutte persone che per età e per passione hanno partecipato in diversi ruoli fin dai primi passi di questa meravigliosa avventura, non possono non sentirsi oggi sconcertati dalle minacce di azioni legali che provengono dagli eredi.

Per tutto quanto detto esprimiamo la nostra solidarietà all’attuale Direttivo e alla Assemblea di soci che lo ha nominato, invitando caldamente gli scontenti di questo loro lavoro a riportare la discussione all'interno di un civile confronto culturale, da svolgersi presso le sedi assembleari del Club. Invitiamo altresì le istituzioni pubbliche e private a non lasciarsi impressionare da simili azioni e a continuare la loro opera di sostegno a questa piccola e preziosa perla del panorama culturale italiano chiamata Rassegna della Canzone d'Autore Premio Tenco».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA