Il Cantagiro "anti-Covid" torna alle Terme di Fiuggi: una grande sorpresa la qualità degli artisti in gara

Da sinistra la conduttrice Giulia Carla De Carlo, l'Assessore al Turismo del Comune di Fiuggi Simona Girolami, il conduttore Claudio Lippi, il conduttore Marco Zingaretti
di Chiara Rai
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Domenica 6 Settembre 2020, 17:53 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 23:28
Canzoni di qualità, giovani artisti, belli anche a guardarsi e con inediti che hanno fatto venire la pelle d'oca agli spettatori presenti.

Il Cantagiro, condotto da Claudio Lippi con Giulia Carla De Carlo e Marco Zingaretti, ha mostrato i muscoli in questa edizione 2020 organizzata in sicurezza e con numeri contingentati nella slendida cornice delle Terme di Bonifacio VIII a Fiuggi.

Il Cantagiro è una manifestazione storica che dimora nella memoria dei nostalgici della buona musica italiana ma che dal 2005 tenta di risalire la china grazie all'incessante impegno del patron Enzo De Carlo e del direttore generale Elvino Echeoni e riacquisire il ruolo da protagonista che si è meritato quando artisti della caratura di Adriano Celentano, Gianni Morandi, Little Tony, Massimo Ranieri hanno calcato un palco che nulla aveva da invidiare a quello di Sanremo, quando il concetto di cantautore era legato con un cordone ombelicale a quello di piazza. La stessa piazza da cui sono nati talenti indiscussi come Fiorello, una persona comune che faceva l'animatore turistico e ha lanciato la moda del codino.   

Rispetto alle scorse edizioni, il Cantagiro ha fatto un salto qualità molto evidente: si sono alternati sul palco ragazzi con vocalità impressionanti e sfumatore canore diverse. Non sono mancati concorrenti con la stesura e le doti di De André, Carmen Consoli, Irene Grandi, Amedeo Minghi tutti con elementi di originalità che hanno reso le performance uniche nel suo genere. 

Eccezionale il testo "Bambini nascosti" di Lamarca che ripercorre la storia dell'emigrazione italiana in Svizzera attraverso "il silenzio" dei bambini dell'epoca costretti a non farsi sentire per non essere cacciati. Parole profonde che hanno ricevuto il prestigioso premio Sergio Bardotti, consegnato dalla moglie del grande compositore e autore italiano Carmen Di Domenico.

Ha vinto un ragazzo della Basilicata con la canzone "Pastori di Greggio" di Alberto Giovinazzo che ha dominato la scena sia fisicamente che con una canzone dal testo e dai ritmi che ricordano paesaggi del caucaso e il grande Goran Bregovic. "Sono nato in Lucania, quasi Mesopotamia"...sonorità e patriottismo di un'Italia dilaniata dalle "scosse" ma unita dalla solidarietà e da un amore che va oltre ogni ragionevole dubbio. 
"Scusami" del cantautore Jonio che viene dal Lazio è stata una canzone eccezionale così come grande presenza scenica e sound graffiante ha avuto la cantante della Lombardia Stefania Misurelli con il brano "Tutto così semplice". 

La conduzione è stata affidata a Claudio Lippi, in forma, un galantuomo d'altri tempi che si è esibito anche con l'emozionante canzone di Modugno "Meraviglioso" non senza sbafature emozionali. Lippi, senza peli sulla lingua, non ha risparmiato critiche ai politici d'oggi, tra cui il ministro dell'Istruzione e la trovata dei banchi con le rotelle, che stanno trascinando l'Italia in uno dei migliori palchi del teatro dell'assurdo. Ma sempre con indiscussa maestranza nella conduzione ha scherzato e tenuto la scena con grande professionalità e umorismo.

Sensibile infine l'amministrazione comunale di Fiuggi con la bella presenza dell'assessore al Turismo Simona Girolami insieme al direttore logistico della manifestazione Stefano Giorgilli che hanno fatto da ottimi padroni di casa. Il prossimo anno riserba grandi sorprese ma già quest'edizione ha iniziato a strizzare l'occhio a "mamma Rai". 
  
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