Cosa ha permesso alle star del rock di mandare avanti la baracca in questi mesi di stop forzato ai concerti? Gli archivi. Dai cofanetti dei Rolling Stones (l’ultimo, quello per i 40 anni di “Tattoo you”, è uscito a ottobre) alla serie dei Beatles su “Let It Be” (diretta da Peter Jackson, su Disney+ dal 25 novembre), passando per il box dei Metallica per la ristampa del “Black Album”. Bruce Springsteen, che nel 2020 ha pubblicato un disco di inediti, “Letter to You”, e quest’anno ha pure approfittato dell’allentamento delle restrizioni per riprendere i concerti della serie “Springsteen on Broadway” a New York (trenta date in tutto al piccolissimo St. James Theatre), non resta a guardare.
Bruce Springsteen sbarca in streaming
Mentre tratta con la Sony per la vendita del suo catalogo, il 72enne Boss sbarca in streaming con “The Legendary 1979 No Nukes Concerts”.
Giacca, camicia e jeans, il Boss sale sul palco accompagnato dai musicisti della E Street Band, il gruppo dal quale non si separa mai: ne fanno parte l’iconico sassofonista Clarence Clemons, il pianista Roy Bittan, il tastierista Danny Federici, il bassista Garry Tallent, il chitarrista Steven Van Zandt, il batterista Max Weinberg. Da “Prove It All Night” alla cover di “Rave On” di Buddy Holly, passando per “Badlands”, “The Promised Land”, “The River”, “Sherry Darling” (due brani all’epoca ancora inedita), “Thunder Road”, “Jungleland”, “Rosalita Come Out Tonight”, “Born To Run”, lo show è un viaggio sulle montagne russe, tra momenti di euforia collettiva e altri più intensi. Firmato da Thom Zimny, video-maker che da tempo collabora con Springsteen, il film è stato realizzato partendo dalla registrazione originale del concerto in 16 millimetri e con il remix audio curato da Bob Clearmountain. “È uno spettacolo di rock puro dall’inizio alla fine. Il livello di energia è trascendente e la padronanza dell’arte della musica rock live lascia tutti a bocca aperta”, dice il portavoce del cantautore, il manager Jon Landau. Cresce intanto l’attesa per l’annuncio di un prossimo tour mondiale, sperando che l’evolversi della situazione epidemiologica lo consenta. Per lasciare gli archivi da parte e tornare a vivere finalmente al presente.