Boom di presenze e concerti sold out a Mito: un ponte di note unisce Milano e Torino

Myung-whun Chung
3 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Settembre 2018, 19:02
Ha fatto registrare un totale di 73.000 presenze nelle due città di Milano e Torino la dodicesima edizione del Festival MITO SettembreMusica, che si è chiusa  mercoledì 19 settembre, al Teatro Dal Verme di Milano, con il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretto da Stanislav Kochanovsky ed Enrico Dindo come solista.

Un dato significativo soprattutto perché l’edizione di quest’anno non prevedeva concerti in piazza, limitando necessariamente quel libero afflusso di pubblico che ha caratterizzato le due passate edizioni. Quello di mercoledì è stato l’ultimo dei successi di una manifestazione che ha visto il susseguirsi di artisti come Marin Alsop e Sergej Krylov con la Royal Philharmonic Orchestra; una formazione iconica come il Kronos Quartet in un programma “manifesto”, dedicato ai compositori africani e mediorientali del nostro tempo; la straordinaria percussionista non udente Evelyn Glennie; il giovanissimo pianista coreano Seong-Jin Cho e Myung-whun Chung con la Filarmonica della Scala; Martha Argerich con l’Orchestra Giovanile dello Stato di Bahia; l’Orchestra dell’Accademia della Scala diretta da Vladimir Fedoseyev e altre star.

55 concerti sold out e decine di appuntamenti molto vicini al “tutto esaurito” – sia a Torino sia a Milano – hanno entusiasmato il pubblico portando spesso gli artisti all’esecuzione di applauditi fuori programma: su tutti, indimenticabile, l’omaggio di Marin Alsop al suo Maestro Leonard Bernstein nel centenario della nascita nei due concerti di apertura al Teatro Regio di Torino e alla Scala di Milano con la Royal Philharmonic Orchestra.

Particolarmente significativo il successo dei concerti decentrati, che quest’anno per la prima volta sono stati proposti a pagamento.
La novità non ha limitato la partecipazione del pubblico, sempre attento, incuriosito proprio dalle sedi inusuali dei concerti, che rappresentano la vocazione di MITO come Festival diffuso in tutta l’area metropolitana, dal centro ai nuovi quartieri. «È stata un’edizione davvero emozionante – dice il Direttore artistico Nicola Campogrande. Non solo per la lunga serie di orchestre e star internazionali che si sono ritrovate una accanto all’altra in cartellone né per l’esecuzione dei programmi, tutti originali e spesso molto curiosi: ciò che mi ha toccato il cuore è stata la partecipazione di un pubblico vivace, esigente, generoso.  Non ho mai avuto dubbi: la musica classica è viva, vitale, capace di suggerire idee ed emozioni uniche
». 

I momenti più significativi del Festival saranno inclusi in un documentario prodotto da Rai Cultura che andrà in onda su Rai5 sabato 29 settembre alle 22.45 e in replica domenica 30 settembre (ore 15.45), giovedì 4 ottobre (ore 16.45) e sabato 6 ottobre (ore 15.45). Radio3 ha trasmesso in diretta o differita 6 concerti. La Rete Due della RSI Radiotelevisione Svizzera ha dedicato al Festival, durante la prima settimana, una trasmissione quotidiana di due ore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA