Benji e Fede: «Forse è soltanto "rumore" ma è il nostro primo disco da consapevoli»

Benji e Fede: «Forse è soltanto "rumore" ma è il nostro primo disco da consapevoli»
di Rita Vecchio
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Venerdì 2 Marzo 2018, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 07:56

Noise ovvero rumore. Quello che Benji e Fede hanno dovuto fare per farsi conoscere. Perché loro non vengono dai talent. Per loro nessuna tv ma Facebook e Youtube dove hanno iniziato a caricare la loro musica. Ecco spiegato Siamo solo noise, il titolo del terzo album che esce oggi per Warner. Un gioco di parole ma anche autoironia.
Sicuramente un escamotage (che strizza l'occhio al Siamo solo noi di Vasco) per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, alla faccia di chi li vedeva come «interferenza, disturbo e appunto rumore - raccontano i due modenesi, ovvero Benjamin Mascolo e Federico Rossi. - Cerchiamo di abbattere il pregiudizio peggiore da distruggere: quello del belloccio che perché tale non può fare bella musica. Un po' come quello di una bella donna che si pensa non abbia testa».
 



RIVINCITA
Una rivincita, la loro, sullo stesso mercato discografico preconfezionato, che passa oggi da canali standardizzati. E invece loro in meno di due anni da star del web, tra trending topic, views, record, raccolgono 100 milioni di visualizzazioni, conquistano disco di platino e doppio platino, vendendo 149 mila album e oltre 560 mila singoli, riempiono palazzetti, contano oltre duemila fan a tappa nel giro di store per l'Italia. Sarà che sono pure belli da essere seguiti dalle ragazzine e di sani principi da piacere alle mamme. Benji e Fede, se fossero stati pensati a tavolino, forse non sarebbero venuti fuori così bene.  «Abbiamo dovuto fare rumore con i mezzi che avevamo, organizzando raduni, mini concerti, appuntamenti con i fan, uscendo da internet e incontrando fisicamente le persone. Così dal primo disco (20:05, ndr) siamo riusciti a catturare l'attenzione dei media dando una realtà ai social».

INTENTI
Sono pure passati dalle selezioni di Sanremo di tre anni fa senza superarle. E oggi si dicono increduli, ma forse scherzano, sul fatto di essere arrivati a pubblicare il loro terzo disco finalmente «libero e consapevole», come scelgono di definirlo. «All'inizio il titolo doveva essere Siamo solo noi. L'abbiamo inglesizzato e dedicato anche alle persone che non ci seguono e per i quali siamo rumore».

LA SELEZIONE
Il disco contiene 12 tracce nella versione standard e 15 in quella deluxe tra cui l'estiva Moscow Mule, Da Grande (con il coro dei bambini del reparto oncologico del Policlinico di Modena) e la versione acustica di Buona Fortuna, primo singolo uscito a dicembre che Fede dedica al padre scomparso. «I brani sono la selezione assassina tra 80 pezzi - raccontano - Alcune di queste le pubblicheremo, chissà. Altre mai. Quelle scelte racchiudono quello che siamo».
Come il bullismo. «Lo abbiamo subito entrambi. A me chiamavano canguro di merda perchè mezzo australiano - dice Benjii - A me deridevano per il ciuffo e perché piacevo alle ragazzine - ribatte Fede - A salvarci, la musica». Così nel video del brano scelgono il giocatore del Milan Leonardo Bonucci: «Usiamo lui per mandare un messaggio a tutti». L'album, con la collaborazione dei Daddy's Groove, produttori di David Guetta e Bruno Mars, Michele Canova (Tiziano Ferro), Takagi & Ketra, Rocco Hunt, Federica Abbate e tanti altri, ha tra gli ospiti anche la conduttrice Diletta Leotta nel video di On Demand, che è ironia proprio ai talent.

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