Sanremo, Baudo: «Brani insignificanti, selezioni frettolose»

Pippo Baudo
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Martedì 18 Febbraio 2014, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 14:31

Queste canzoni dopo un mese te le sei gi scordato perch non significano niente. La selezione viene fatta in maniera molto frettolosa e pigli gli scarti delle cose che sono andate altrove». La stilettata, e non è una novità, arriva da uno dei padri del Festival: Pippo Baudo.

Baudo e il Sanremo di oggi. Ospite di «Teo in tempo reale», il programma di Radio Monte Carlo presentato da Teo Teocoli, Monica Sala e Max Venegoni, il conduttore Rai ha detto la sua a proposito di Sanremo la cui 64ma edizione si apre questa sera. «Quelle di Sanremo sono canzoni che durano poco. Ai nostri tempi le canzoni duravano anni, le canti ancora oggi», ha detto. «La mia è un'osservazione sul metodo. Se si vuole rilanciare il festival della canzone italiana, che presenta canzoni inedite e le lancia, bisogna lavorare sulla ricerca delle canzoni. Per carità, gli autori scarseggiano ma bisogna cercarli con insistenza. Noi tutti. Cercare quella frase che rimanga nel tempo. Per avere ancora quelle canzoni che durano decenni».

La "mina" Grillo. «Conoscendo Beppe Grillo, direi che non verrà - ha poi sentenziato Baudo (sbagliando perché poi l'ex comico è arrivato) -. Lo aveva già detto e poi non è mai venuto. Certo se venisse darebbe uno scossone non indifferente al festival e farebbe un gran favore a Fazio. Ma non sarebbe un dramma da gestire: non sarebbe né la prima né l'ultima volta per il Teatro Ariston di dover ospitare fuori programma di protesta». Baudo, d'altronde, di fuori programma durante il festival di Sanremo ne ha gestiti parecchi: da Cavallo Pazzo ai cassaintegrati della Fiat, solo per citarne un paio.

La polemica con Vespa. Del Festival 2014, Baudo, che è appena arrivato nella città dei fiori per ritirare un premio alla carriera conferitogli dal Comune, dice all'Adnkronos: «Aspetto di vederlo per dare un giudizio vero. Mi pare comunque molto ricco di ospiti». Ma tra gli ospiti, molti dei quali saliranno sul palco per celebrare i 60 anni della tv, non ci sarà lui, che pure è il decano dei conduttori Rai: «Io ci sono stato l'anno scorso. Non potevo tornare due volte consecutivamente. Sarebbe stato troppo, obiettivamente. Sono rimasto male che non mi abbia invitato Vespa per le sue puntate sui 60 anni di televisione ma Fazio lo capisco».

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