Battiato: «Iperattivismo? Probabilmente si avvicina la mia fine»

Franco Battiato
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Novembre 2013, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 11:20
ROMA - Franco Battiato unico anche per questo. Si va a un incontro per parlare, in questo caso, dell'album dal vivo registrato con Anthony And The Johnsons, e si finisce per discutere di reincarnazione, di acustica, di politica, persino di fisiologia, tra ricordi dei giorni dell'avanguardia e dei concerti alle due di notte al Parco Lambro di Milano. Niente di più lontano da qualsiasi intento promozionale. Eppure Battiato è in un periodo di intenso attivismo: oggi arriva nei negozi «Del suo veloce volo», l'album che documenta il concerto tenuto all'Arena di Verona il due settembre scorso con l'orchestra sinfonica Arturo Toscanini e Anthony and The Johnsons. Tre i brani incisi insieme, «Yoùre My Sister», la cover dei Rolling Stones «As Tears Go By» e «Del suo veloce volo», che è poi la rilettura di «Frankstein» già ascoltata in «Fleurs 2». Al concerto ha partecipato anche Alice, che ha cantato insieme a Battiato «La realtà non esiste» e «I treni di Tozeur».



Domani a Trieste andrà in scena il concerto del progetto Diwan, che riunisce musicisti dell'area del Mediterraneo e che sarà replicato il sei dicembre a Brindisi, l'otto ad Ancona, il nove a Milano e il 10 a Torino. Il 29 al festival di Torino sarà presentato al festival di Torino «Temporary Road», un film diretto da Giuseppe Pollicelli e Mario Tani che racconta la sua vicenda artistica e umana. Tra poco poi partirà per Katmandu, dove «dopo le azioni compiute dai cinesi in Tibet si è radunato il gotha del Buddismo» per «completare un documentario sulla morte che mi è stato commissionato da un operaio palermitano in pensione. Il budget è di 50 mila euro ma ce la facciamo».



Il commento a questo super attivismo? «Probabilmente si avvicina il mio momento finale». Quanto al disco con Anthony («ma si porta ancora dietro and the Johnsons?» chiede) dice: «è stata una di quelle cose che arrivano di sorpresa. Doveva essere un concerto poi è diventato un disco live. In comune abbiamo che a lui piace la mia vocalità e a me la sua. Trovo che il modo in cui abbia cambiato le note di 'As Tears Go By' sia straordinario». Parlando di Alice rivela che è stata invitata al prossimo festival di Sanremo e che gli ha chiesto di scriverle un brano. «Lo farei volentieri ma in questo momento non ho il tempo, sono in giro e non mi va di scrivere una cosa tanto per scriverla nè mi interessa andare in gara. Dunque se ho la possibilità di scrivere una cosa all'altezza lo farò, altrimenti no».



E subito parlare di Alice gli fa venire in mente il dirigente della casa discografica che disse che «se 'Il vento caldo dell'estatè avesse funzionato lui avrebbe cambiato mestiere. Quando andò al primo posto lo chiamai e lui era ancora sulla sua poltrona». Dopo un giro di concerti all'estero («sono stati un trionfo, non è che la cosa mi sconvolga più di tanto ma avere successo a New York o Buenos Aires fa piacere») è ancora più forte la sua reazione contro l'acustica dei luoghi da concerto in Italia.



«È difficilissimo trovare un auditorium nuovo che abbia un'acustica all'altezza di Paesi come la Germania - dice - Esiste qualche teatro di tradizione dove il suono è ancora buono ma in altri gli interventi degli architetti hanno rovinato tutto». Non voterà alle primarie del Pd, «cerco di inserirmi tra i 30 milioni di italiani che non votano» e con grande serenità racconta di non essere «deluso dall'esperienza di assessore. Resto ancora convinto che si ci fosse stato sufficiente coraggio in Sicilia sarebbe stato possibile compiere una rivoluzione».
«A chi gli chiede un commento sulla vicenda della decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore risponde: «quando assisti a vicende come l'ascesa al potere di Berlusconi ti rendi conto che siamo nella mani della follia. E tutto ciò è possibile perchè gli italiani sono un popolo di individualisti, disposti a digiunare per quattro giorni per fare un bagno a Rimini ma non per dare 10 euro a un poveraccio o per donare soldi allo Stato».



Poi una considerazione sulla sua musica che è un vero e proprio autoritratto: «quando facevo musica sperimentale ero insopportabile come la mia musica. Di quello che ho fatto butterei i due dischi di musica leggera: mi ricordo che camminavo per la Galleria di Milano e quando ho sentito la gente che cantava le mie canzoni mi sono nascosto per la vergogna».
© RIPRODUZIONE RISERVATA