Bataclan, salvi tutti i musicisti sul palco. Uno di loro suonava nella band “Isis”

Bataclan, salvi tutti i musicisti sul palco. Uno di loro suonava nella band “Isis”
di Simona Orlando
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Sabato 21 Novembre 2015, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 23:02
La carneficina a Le Bataclan si ricostruisce attraverso tweet e post. In 1.500 erano andati al concerto degli Eagles Of Death Metal, la rock band californiana (non metallara, a dispetto del nome) che prima della strage ha postato foto del teatro gremito, platea entusiasta, volti felici. Sulle prime note di Kiss the devil, esplosioni e caos. Un ostaggio ha scritto: «Sono al primo piano. Lesioni gravi. Ci sono sopravvissuti. Hanno sparato a tutti. Uno per uno. Un massacro, cadaveri ovunque».



I fan erano col fiato sospeso, fino alla notizia sui social: «Stiamo ancora cercando di metterci in contatto con tutti il nostro staff. I nostri pensieri vanno a tutti quelli coinvolti in questa tragica situazione». La band, tramite Michael Dorio, fratello del batterista Julian, ha raccontato a “Channel 2” di Atlanta: «Alla sesta canzone hanno sentito degli spari, un rumore molto più forte della musica. Si sono buttati a terra, hanno più sentito che visto, per via delle luci di palco. Sono scappati dalla porta nel retro e si sono rifugiati in una vicina stazione di polizia».



I Red Lemons hanno aperto la serata e per primi hanno condiviso: «Siamo salvi e lo sono anche gli altri musicisti che sono riusciti a prendere un taxi. È stato un orrore, i ragazzi morti erano felici insieme a noi fino a un minuto prima». C'erano anche i Deftones in sala. Avrebbero dovuto suonare lì per tre sere, hanno lasciato il concerto 15 minuti prima dell'attacco: «Tutto sembrava normale» ha dichiarato il batterista Aaron Harris, che, ironia della sorte, ha una band di nome Isis.



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