I fan erano col fiato sospeso, fino alla notizia sui social: «Stiamo ancora cercando di metterci in contatto con tutti il nostro staff. I nostri pensieri vanno a tutti quelli coinvolti in questa tragica situazione». La band, tramite Michael Dorio, fratello del batterista Julian, ha raccontato a “Channel 2” di Atlanta: «Alla sesta canzone hanno sentito degli spari, un rumore molto più forte della musica. Si sono buttati a terra, hanno più sentito che visto, per via delle luci di palco. Sono scappati dalla porta nel retro e si sono rifugiati in una vicina stazione di polizia».
I Red Lemons hanno aperto la serata e per primi hanno condiviso: «Siamo salvi e lo sono anche gli altri musicisti che sono riusciti a prendere un taxi. È stato un orrore, i ragazzi morti erano felici insieme a noi fino a un minuto prima». C'erano anche i Deftones in sala. Avrebbero dovuto suonare lì per tre sere, hanno lasciato il concerto 15 minuti prima dell'attacco: «Tutto sembrava normale» ha dichiarato il batterista Aaron Harris, che, ironia della sorte, ha una band di nome Isis.
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