Associazione Arti Diffuse, tra cover e inediti la musica sfrutta la tecnologia

Il logo dell'Associazione Arti Diffuse
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Lunedì 15 Marzo 2021, 10:52

Dopo un anno dall’interruzione delle attivitá di spettacolo e dei corsi collettivi in presenza, sospensione dovuta al persistere della pandemia, gli amici e gli allievi della Scuola di Canto e di Teatro dell’Associazione Culturale Arti Diffuse in Roma,  hanno creato e sviluppato, insieme al Presidente dell’Associazione Giovanni Gava, un piano di rilancio delle attivitá inerenti allo spettacolo capace di coinvolgere i tanti artisti, sia giovani che adulti, iscritti ai corsi di formazione o comunque collegati alle occupazioni in ambito associativo. 
E’ stata una chiamata collettiva necessaria per riprendere a esprimersi attraverso la propria arte attenuando, in tal modo, la sottile linea di avvilimento creatasi inevitabilmente nel mondo artistico ed espressivo tutto. 
Quattro momenti di musica a settimana la chiave del progetto che si sviluppa per mezzo di esecuzioni, cover di una durata compresa fra i 3 e i 5 minuti, registrate in presa diretta nelle abitazioni e trasformate, grazie a sistemi elettronici di elaborazione delle immagini, nei luoghi scelti dagli interpreti stessi per poi, attraverso una direzione artistica, essere presentate e condivise, in collaborazione con il Dolomiti CorinFestival, sul canale YouTube dell’Associazione Arti Diffuse.
«Un successo che sta superando le migliori aspettative» dicono gli organizzatori «e in meno di un mese ha fatto registrare più di 15mila visualizzazioni e tantissimi like sulle nostre pagine FB e Instagram». 
Un crescendo di interesse che non sembra fermarsi anzi, dalle email di contatto, si scopre che sono davvero molte le richieste di partecipazione unite a quelle di apprezzamento per l’idea avuta. 
Tutto ciò ha spinto l’Associazione Arti Diffuse a portare avanti con entusiasmo il progetto, convinta fermamente che senza Musica, Arte, Cultura, Danza, Espressione e Teatro l’Uomo resterebbe privo di una parte di vita della quale stupirsi. «Per questo motivo la Scuola - concludono gli organizzatori - luogo di crescita civile e di incontro, deve continuare il suo prezioso lavoro educativo indispensabile per arrivare a conoscere e a conoscersi».

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