«Ho provato a riunire il vecchio gruppo - ha raccontato un'entusiasta Perversi, durante lo showcase a Milano che ha celebrato il ritorno della band -: ho sentito Carlo Marrale e Antonella Ruggiero, ma ormai hanno intrapreso percorsi diversi e, sebbene mi abbiano sostenuto, hanno preferito rimanere fuori. Anche Silvia Mezzanotte non ha creduto al progetto. Per Piero, invece, era arrivato il momento di dedicare più tempo alla famiglia. Ha deciso di scendere dal palco. La scelta di donne musiciste, invece, è stata dettata dalla volontà di non offuscare il ricordo di Golzi e di Aldo Stellita (il bassista morto nel 1998)».
I nuovi Matia Bazar - che vogliono evitare l'effetto cover band - ripartono decisi, guardando al futuro, ma senza dimenticare quale sia stato il punto di partenza. «Il filo conduttore sarà il grande repertorio e l'approccio melodico e armonico che appartiene da sempre ai Matia, vestito però con abiti degli anni Duemila», ha aggiunto Perversi, che nella scelta di un quintetto ha voluto omaggiare gli inizi del gruppo. «Abbiamo rispolverato brani lasciati un pò nel cassetto, cercando di riscoprire gli album a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, ma non mancherà una produzione nuova». Il primo passo dei Matia Bazar del 2018 è il brano dal titolo «Verso il punto più alto» (pubblicato dall'etichetta svizzera Farn Music di Cosimo Vindice), già in radio, che anticipa il nuovo progetto discografico previsto per l'estate «che sarà composto per metà circa da brani di repertorio riarrangiati e per metà da inediti. Avevamo provato anche a presentarci al Festival di Sanremo, ma evidentemente non siamo piaciuti. Noi però non demordiamo e continueremo a farlo».
Difficile il compito che attende la 27enne Luna Dragonieri: chi l'ha preceduta (Antonella Ruggiero, Laura Valente, Silvia Mezzanotte, Roberta Faccani) ha lasciato un segno indelebile.
Come molti della sua età, ha tentato la strada dei talent, prima di essere scelta tre anni fa da Cassano e Perversi durante un concorso in Puglia. «A sei anni ho capito che volevo fare la cantante. Oggi credo di essere il sunto di varie generazioni di interpreti e di vari stili. La storia dei Matia Bazar? Mi affascina. Le cantanti cui mi sento più vicina vocalmente sono Laura e Antonella. Roberta è quella più lontana da me». Ad attendere il gruppo nei prossimi mesi ci sono date all'estero in Cile, Canada, Giappone: «il nostro futuro - ha spiegato Perversi - è live».
© RIPRODUZIONE RISERVATA