Amy Winehouse, 10 anni fa la morte: nuovi doc Bbc e della figlioccia Dionne Broomfield

Amy Winehouse, a dieci anni dalla morte la leggenda continua: nuovi doc della Bbc e della figlioccia Dionne Broomfield
di Simona Antonucci
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Mercoledì 21 Luglio 2021, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 01:25

Dieci anni fa la musica ha perso una sua stella: la cantante inglese Amy Winehouse. Talento raro, è scomparsa il 23 luglio del 2011 dopo una vita ormai leggendaria di eccessi, abusi di alcol e droga, relazioni sentimentali tossiche, ma anche di grandissimi successi, dai cinque Grammy Awards al duetto con Tony Bennett.

Janis Joplin

A soli 27 anni come Jimi Hendrix, Janis Joplin o Jim Morrison. Per l’anniversario della scomparsa è già pronto un nuovo doc, pubblicato dalla Bbc, Reclaiming Amy”, questa volta a cura di Mark Savage, che ha raccolto i racconti della mamma, Janis, insieme con il padre Mitchel,  con materiale inedito, foto e interviste, ma anche testimonianze, scegliendo come set il Camden’s Jazz Cafe, dove Amy si è esibita. Dai ritratti di una bimba dagli occhi grandissimi, fino agli ultimi passi della sua fulminante carriera.

Back to black

Amy Winehouse nasce a Enfield, una cittadina a nord di Londra, il 14 settembre 1983 da una famiglia di origine ebrea. Già da piccola è immersa nella musica, la nonna paterna è una cantante e i genitori amanti di jazz. A 14 anni acquista una chitarra e inizia a comporre le sue prime canzoni. Nel 2003, pubblica il suo album di debutto “Frank”. Ma è nel 2006, con il toccante e autobiografico secondo album “Back to black”, che viene catapultata sulla scena internazionale con brani come “Rehab”. I premi si susseguono, tra cui il Brit Award per la miglior artista solista donna britannica e la nomina al Mercury Prize come album dell’anno. Tra il primo e il secondo album la cantante perde quattro taglie.

Blake Fielder-Civil

L’originale acconciatura dei capelli e il trucco da diva del muto, la rendono subito inconfondibile. Ma è grazie al suo incredibile timbro vocale che Amy Winehouse conquista i cuori dei fan in tutto il mondo. Purtroppo è anche con “Back to black” che prosegue la sua discesa agli inferi. Sposa Blake Fielder-Civil nel 2007, additato come il responsabile di averla trascinata nella dipendenza dalle droghe. Dopo una relazione altalenante e dolorosa, nel 2009 il divorzio. Dopo la separazione ed essersi liberata dalle droghe, la cantante piomba nell’alcolismo che causerà l’annullamento precoce della sua ultima tournée prevista in Europa, con date anche in Svizzera al Paléo festival di Nyon e al Moon&Stars di Locarno.

Camden Town

Amy Winehouse viene trovata morta nella sua casa di Camden Town a Londra il 23 luglio 2011: la causa un’intossicazione da alcol, nonostante il fratello maggiore Alex affermi che la bulimia, di cui soffriva dall’adolescenza, fu una delle cause scatenanti.

In occasione di quello che sarebbe stato il 28esimo compleanno della star, il 14 settembre del 2011, la famiglia di Amy crea la Amy Winehouse Foundation, un’organizzazione caritatevole volta ad aiutare giovani svantaggiati e vulnerabili.

Amy

Il documentario della Bbc è uno dei tanti dedicati alla cantante: “Amy” uscito nel 2015 e vincitore di numerosi premi, ripercorre la vita tumultuosa di questa grandissima artista. Che forse avrebbe potuto salvarsi. Ne è convinta la sua famiglia: la cantante avrebbe potuto evitare una fine così terribile se solo fosse riuscita ad adottare Dannika Augustin, una ragazzina nativa di un’isola caraibica della quale l’artista si prendeva cura. L’anno prima della sua morte, Amy Winehouse trascorse molto del suo tempo sull’isola di Santa Lucia e aveva iniziato a preparare tutti i documenti necessari per adottare Dannika, che all’epoca aveva 10 anni.

Dannika

Purtroppo, nonostante l’assunzione di avvocati specializzati per portare avanti la richiesta, Amy è morta solo pochi giorni dopo la richiesta ufficiale. È stata la stessa Dannika a parlare del suo rapporto speciale con la cantante in occasione della presentazione di un documentario della Bbc. «So di aver avuto un grande impatto sulla vita di Amy perché quando eravamo insieme lei era sempre pulita e mai triste», ha raccontato la ragazza oggi ventenne. Aggiungendo: «Non è mai stata ubriaca o drogata perché voleva essere responsabile ed era una persona molto gentile. Sono convinta che se mi fossi trasferita a Londra, sarei stata in grado di salvarla».

Dionne Broomfield

Nuovi sguardi sulla sua vita, anche dalla sua “figlioccia”, Dionne Broomfield. Era la protetta di Amy Winehouse, la prima a firmare con la sua etichetta. E in un mare di testimonianze, documentari, libri e articoli delle persone che hanno conosciuto la Winehouse, quello di Dionne è un omaggio che non si sofferma mai sulle ombre. «Fossi stata più grande probabilmente avremmo discusso anche di tematiche diverse. Ero una bambina». In Amy Winehouse & me non ci sono i lati bui di Amy, siamo lontanissimi dal lavoro, magistrale, di Asif Kapadia, che nel 2015 ne ha approfondito la storia, il successo, il rapporto con la famiglia e con le droghe. In onda su MTV sono le pagine di un diario, il racconto di una ragazza comune con una storia che comune non è: «Spero solo che tutti riescano a vederne il lato più dolce, divertente, materno. Più di tutto ciò che è già stato raccontato, la persona che era davvero. Solo Amy».

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