Aiello, testo e significato di Ora: la canzone di Sanremo 2021

Aiello, testo e significato di Ora: canzone Sanremo 2021
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Martedì 2 Marzo 2021, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 19:09

Al via la 71a edizione del Festival di Sanremo. Questa sera si esibirà Aiello, al suo debutto sul palco dell'Ariston dopo un precedente tentativo che risale al 2011. Classe 1985, Antonio Aiello è originario di Cosenza (Cs): autore di brani come Sushi, Arsenico, Che canzone siamo e soprattutto Vienimi (a ballare), quest'anno Aiello partecipa alla kermesse sanremese nella categoria big con il brano Ora.

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Generalmente orientato verso un genere musicale pop ma con contaminazioni street e urban, Ora è una canzone che risale al periodo del lockdown ed è «viscerale, vera», come lo stesso cantante l'ha definita.

Un brano attuale che coinvolge le sensazioni più profonde e tormentate del cantante.

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È infatti l'amore, il protagonista della canzone di Antonio Aiello: un amore intenso, viscerale e anche molto fisico. Forse neanche corrisposto, seppure consumato: da qui forse il riferimento all'ibuprofene, generalmente utilizzato per guarire dal dolore. Un dolore che, diventato vissuto e intimo, lascia le sue tracce nel cuore dell'artista che «si perde nella notte» senza però «ricevere un abbraccio».

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Testo di Ora - Antonio Aiello

Ora ora ora ora
Mi parli come allora
Quando ancora non mi conoscevi
Pensavi le cose peggiori
Quella notte io e te
Sesso ibuprofene
Tredici ore in un letto
A festeggiare il mio santo
Il giorno dopo su un treno che mi portava a casa
Nessuno mi aveva detto “devi tornare a scuola”
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco

Ora ora ora ora
Te la ricordi ancora
Quella notte io e te
Sesso ibuprofene
Avevo il cuore malato
Ma tu non lo vedevi
Mi tenevo le pezze gelide dietro al petto
Ci tenevo a mostrarmi come un drago nel letto
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui ero fuori da poco
Mi sono perso nella notte, non mi hai mai abbracciato
E mi vergogno a dirlo di solito sputo fuoco
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco
Ho visto foto di te
Il tuo compagno, una bambina
Poi quella casa l’hai finita
Dovevi portarci me
Dovevi portarci me
Sesso ibuprofene
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui ero fuori da poco
Mi sono perso nella notte, non mi hai mai abbracciato
E mi vergogno a dirlo di solito sputo fuoco
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco

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