Il fondatore di Microsoft è entrato in possesso dell’opera nel 1994 acquistandola da Armand Hammer per 30 milioni di dollari: si tratta di una vera reliquia della nostra storia dal momento che contiene i disegni e le annotazioni di Leonardo negli anni in cui studiava anatomia all'ospedale di Santa Maria Nuova (parliamo del periodo 1504-1508), quando pensava di far volare l'uomo e studiava soluzioni per rendere l'Arno navigabile. Il manoscritto è stato già esposto a Firenze nel 1982 e adesso torna per celebrare un anniversario importante nell’Aula Magliabechiana dal 29 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019: «L'esposizione del Codice Leicester di Leonardo, insieme ad altri preziosissimi disegni e scritti del genio da Vinci - ha detto Eike Schmidt, direttore degli Uffizi - dimostra il nostro impegno per rendere accessibili tematiche molto complesse della ricerca scientifica e per contestualizzare episodi fondamentali di storia della scienza in una prospettiva del tutto contemporanea».
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