Cosa c' dietro i colori sfolgoranti della pittura di Giambattista Tiepolo? Lo racconta dal 3 ottobre ai Musei Capitolini la mostra “Tiepolo. I colori del disegno”.
Per la prima volta nella Capitale, viene raccontata in maniera organica la dinamica inventiva e produttiva di uno dei maggiori incisori e pittori del Settecento veneziano, grazie all'esposizione di un cospicuo numero di disegni e dipinti, provenienti da istituzioni museali, fondazioni e collezioni private.
Cosa portava alla creazione delle straordinarie scenografie teatrali entro le quali si muovevano Dei dell'Olimpo e divinità del Mito, putti paffutelli e angeli avvolti in panneggi dai colori abbaglianti? C'erano le balenanti illuminazioni in cui le “prime idee” dell'artista veneto si fissavano in segni abbreviati e stenografici sul foglio.
E poi, attraverso diverse tecniche espressive, davano vita a un cromatismo di cui il veneto era maestro: il disegno pittorico. In esposizione saranno esposte al pubblico 90 opere grafiche e 7 dipinti che svelano il “dietro le quinte” di quel momento delicatissimo e irripetibile in cui il disegno getta le regole della visione pittorica di Giambattista Tiepolo, accompagnato in questa avventura dai figli Giandomenico e Lorenzo, in quello che fu l’ultimo grande esempio di bottega familiare all'interno di una secolare tradizione veneziana di atelier d’arte. La mostra è organizzata da MetaMorfosi e da Zetema Progetto Cultura.