La scommessa degli artisti palermitani: raccogliere monetine da fondere per realizzare una statua della Madonna

La scommessa degli artisti palermitani: raccogliere monetine da fondere per realizzare una statua della Madonna
di Valentina Bruschi
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Sabato 9 Agosto 2014, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 12:03

“Beati sono i ricchi 
perch hanno il mondo in mano, 
beati i potenti e i re, 
beato chi sovrano. Beati i bulli di quartiere 
perché non sanno quello che fanno 
e i parlamentari ladri 
che sicuramente lo sanno”.

Così cantava quel genio inarrivabile di Rino Gaetano in “Le beatitudini” del 1980, e alla stessa scanzonata, intelligente e surreale grazia si rifà il collettivo palermitano Laboratorio Saccardi (oggi un duo composto dai trentenni Marco Leone Barone e Vincenzo Profeta) nelle opere realizzate negli ultimi dieci anni, tra performance, video e tanta “bad painting”. Citando proprio il famoso cantautore, gli artisti annunciano il loro ultimo progetto, “Anima Mundi”, lanciando un appello ai giornali e sul web, in collaborazione con l’associazione Ars Mediterranea.

Facendo leva sul sottile confine tra sacro e profano che in Sicilia è particolarmente evidente, gli artisti hanno diffuso un annuncio per raccogliere centesimi di euro – monete da 0,10 €, per l’esattezza - con i quali realizzeranno una scultura della madonna, ottenuta attraverso la fusione degli spiccioli raccolti, uniti al bronzo.

La prima statua che hanno l’ambizione di realizzare sarà quella della Maria SS. dei Sette Dolori che doneranno alla chiesa dei Quaranta Martiri alla Guilla, nello storico quartiere del Capo a Palermo.

Sbeffeggiandosi delle antiche indulgenze, come un moderno ex-voto, chiunque potrà donare i propri centesimi ancora per qualche giorno, entro e non oltre il 13 agosto contattando direttamente gli artisti (Info e donazioni:
 www.laboratoriosaccardi.it 
www.facebook.com/labsaccardi?ref=hl) e così contribuire alla realizzazione dell’opera d’arte.

La statua verrà inaugurata tra un mese, la seconda domenica di settembre, durante la festa della Santa Patrona della Guilla e posta sulla facciata della chiesa, gioiello del settecento, decorata all’interno da affreschi del fiammingo Guglielmo Borremans, che oggi purtroppo versano in un pessimo stato di conservazione.

In autunno, gli artisti realizzeranno un’altra statua della madonna – questa volta utilizzando la popolare icona dell’Immacolata – continuando la loro opera di dissacrazione dei simboli eterni di corruzione dell’uomo: gli idoli e i soldi.

L’Anima Mundi sarà esposta nella prossima personale degli artisti programmata per ottobre alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo, insieme al mastro della Transavanguardia Enzo Cucchi. Possiamo sicuramente affermare che sarà un’interessante alchimia di colori, simboli, folclore e molta ironia.