
«Ogni fotografia racconta una storia individuale - dice l'Autorità garante Filomena Albano - ma è anche la sintesi di un percorso collettivo. Di fronte a questi scatti abbiamo il privilegio di guardare la realtà attraverso gli occhi di ragazzi. Giovani che hanno vissuto l'esperienza della migrazione e qui hanno appreso tutti la tecnica fotografica, un linguaggio per molti di loro inedito. Nel contempo hanno realizzato un percorso di riflessione sul proprio modo di vedere la realtà, tentando di far emergere i sogni e i desideri che accompagnano il loro percorso di integrazione, spesso costellato da incognite e difficoltà. Ed ecco dunque foto a occhi aperti per raccontare cosa vedono e a occhi chiusi per condividere un progetto, un'ambizione o una paura». © RIPRODUZIONE RISERVATA