Al Maxxi dal 7 dicembre “La Strada. Dove si crea il mondo” tra arte, ribellione e tecnologia

Al Maxxi dal 7 dicembre “La Strada. Dove si crea il mondo” tra arte, ribellione e tecnologia
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Giovedì 6 Dicembre 2018, 15:19
Più di 140 artisti e oltre 200 opere compongono il racconto multiculturale, poliglotta, assordante delle strade di tutto il mondo, il «grande laboratorio di discussione e  confronto dove si inventa l’era contemporanea».  Dal 7 dicembre al 28 aprile 2019 il Maxxi dedica agli artisti che a partire dagli Anni Sessanta hanno trasformato la strada in un campo di battaglia intellettuale, sociale e politico, ma anche ad architetti, urbanisti e designer, la mostra “La Strada. Dove si crea il mondo a cura di Hou Hanru. Infrastruttura costruita dall’uomo, ma anche luogo attraversato da molteplici significati, a volte vittima di bombardamenti visivi e fisici - insegne, pubblicità, telecamere di sorveglianza, immondizia – territorio di sperimentazione di pratiche di sharing e nuove tecnologie, vetrina di progetti nati dalle esigenze delle comunità che la vivono.

Il Maxxi diventa così una strada-museo, ampliando la ricerca condotta già nel 2017 per la Bi-City Biennale of Urbanism/Architecture di Shenzhen con la quale il museo ha collaborato. Progetti site-specific, performance ed eventi transdisciplinari sono parte di un percorso organizzato per temi - le azioni pubbliche, la vita quotidiana, la politica, la comunità, l’innovazione, il ruolo dell’istituzione - utili per comprendere le nuove funzioni e l'identità della strada contemporanea. Il tema principale è Street Politics, in cui la strada viene descritta non solo come luogo di celebrazioni e feste, ma anche spazio in cui si dà voce alle tensioni sociali, una arena di protesta e di resistenza al controllo da parte del potere.

Su un grande muro trovano posto lavori come quelli di Andrea Bowers composti da disegni e copertine di stampa di protesta antirazziale, la grande tela
Tutto il resto è noia di Andrea Salvino la cui ricerca è dedicata ai lati oscuri e violenti della storia italiana recente, i collage femministi di Marinella Senatore, i Demonstration Drawings di Rirkrit Tiravanija e The Devil You Know una stella a cinque punte composta con i lampeggianti delle macchine della polizia di Kendell Geers, artista che alla protesta politica e sociale dedica tutto il suo lavoro sin dagli anni Ottanta.
Legati a questo tema anche I lavori di Yang Jiechang e Pak Sheung-Chuen che affrontano ricordi e riflessioni legate agli eventi di Piazza Tienanmen nel 1989 e al Movimento degli Ombrelli per la democrazia a Hong Kong di quattro anni fa.
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