Fra corsetti, mutandoni e biancheria da lavoro: l'intimo in mostra a Londra

Silk satin, lace and whalebone corset. Victoria and Albert Museum, London
di Mariapia Bruno
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Giovedì 19 Maggio 2016, 21:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 22:14

Al Victoria & Albert Museum di Londra si lasciano a casa i vestiti. La lunga mostra Undressed. A Brief History of Underwear, che resterà aperta fino al 12 marzo 2017, racconta la storia della biancheria intima mostrando al pubblico più di 200 capi disegnati per donne e uomini dal Settecento ad oggi. Ma non solo di mutande si tratta; in mostra ci sono anche esempi di bustini e di completi da lavoro usati dalle donne nell’Inghilterra del diciottesimo secolo, o pezzi moderni, tanto preziosi - e costosi - quanto scomodi da indossare, firmati da geniali stilisti some Stella McCartney, La Perla, Rigby & Peller e Paul Smith.

 
La retrospettiva racconta il rapporto che si è instaurato nel corso degli anni tra la biancheria intima e la moda, tra la necessità di indossare capi comodi e modellanti e il desiderio di essere desiderabili e attraenti. La lingerie ricercata ed elegante, è risaputo, non si indossa per le attività quotidiane, ed è giusto uno strumento di seduzione che uomini e donne di tutte le età apprezzano e continuano ad acquistare. Sbirciando tra le vetrine del museo, scorgiamo non solo capi seduttivi o contenitivi, ma anche pezzi che suscitano un sorriso, come le mutandine di cotone indossati dalla Regina Vittoria. Provocanti e impastati d'arte, invece, i pezzi firmati da Vivienne Westwood, Jean Paul Gaultier, Dolce & Gabbana e Antonio Beradi: di quest’ultimo è in mostra un abito indossato da Gwyneth Paltrow caratterizzato da una decorazione trompe l’oeil sul corsetto.

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