Gli angeli caduti e misteriosi di Giovanni Gastel in mostra allo Spazio Ersel di Torino

Gli angeli caduti e misteriosi di Giovanni Gastel in mostra allo Spazio Ersel di Torino
di Mariapia Bruno
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Mercoledì 21 Ottobre 2015, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 18:56

E’ un ricordo personale ad aver suscitato in Giovanni Gastel, uno dei fotografi di moda italiani più noti e apprezzati a livello internazionale (ha lavorato per Christie’s, Vogue Italia e ha fondato la Gastel&Associati per promuovere l’inserimento nel mondo professionale di giovani fotografi), un forte interesse per gli angeli: un quadro del pittore fiorentino Galileo Chini (1873-1956) che l’artista ricorda appeso dietro la poltrona sulla quale si sedeva solitamente suo zio Luchino Visconti (Giovanni è figlio di Ida Visconti di Modrone, nipote del regista).

«Ho cominciato a cercare altri angeli caduti - afferma Gastel -, a inventarli, a dare loro un corpo e un’anima.

E ne ho trovati alcuni che disperatamente cercavano di riguadagnare il cielo, altri che avevano accettato il vivere terreno e sedevano nei bar con la loro lontananza nascosta, altri che disperati trasformavano il loro splendore celeste in ombra oscura».

Sono proprio i suoi angeli i protagonisti della mostra che lo Spazio Ersel di Torino (piazza Solferino 11) gli dedica dal prossimo 23 ottobre fino al 20 novembre 2015: si intitola Un eterno istante - Angeli caduti ed è curata da Valerio Tazzetti e Paola Giubergia. L’esposizione presenta 22 immagini inedite realizzate da Gastel tra il 2014 e il 2015. Si tratta di figure eteree di donne alate, inserite in ambienti celestiali, nuvolosi, in solitarie selve incontaminate. Sono ritratte sia nell’immobilità di un attimo di riposo, mentre riprendono le forze dopo una caduta dal cielo, sia in pose plastiche di volo. L’elegante uso del bianco e nero e del seppia accentua l’atmosfera da sogno di questi scatti nati dalla memoria che a volte è friabile, poco definita, romantica.