Cinquanta artisti in venti sedi: Manifesta 12, la Biennale “nomade” invade Palermo

L'Orto Botanico, uno dei luoghi di Manifesta 12 a Palermo
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Sabato 16 Giugno 2018, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 11:57
Manifesta 12, la biennale nomade di arte e cultura contemporanea, apre al pubblico, da oggi al 4 novembre, presentando i lavori di circa 50 artisti e collettivi in 20 sedi della città. La cerimonia ufficiale di apertura stasera, alle 20, a piazza Magione.

Il sistema diffuso di mostre, tra installazioni, video, performance, interventi urbani e progetti letterari compone
l Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza, messo a punto dai Creative Mediator di Manifesta 12 Bregtje van der Haak, giornalista e film maker olandese; Andrés Jaque, architetto e ricercatore spagnolo; Ippolito Pestellini Laparelli, architetto nato in Sicilia partner dello studio Oma di Rotterdam, e Mirjam Varadinis, curatrice svizzera di arti visive.

Fondata nel 1993 dalla storica dell'arte Hedwig Fijen, che ancora oggi la dirige, la biennale nomade europea, promossa dal Comune di Palermo nell'anno di Palermo Capitale italiana della cultura, presenta circa 50 progetti artistici, di cui 35 nuove opere appositamente commissionate, non soltanto ad artisti nel senso tradizionale del termine, ma scrittori, architetti e registi, invitati nei mesi scorsi a condurre ricerche sul campo e a sviluppare nuovi progetti lavorando a stretto contatto con art producer, operatori locali e associazioni del territorio. I progetti artistici sono pensati come risposta critica alle più urgenti problematiche della contemporaneità, con una particolare attenzione alle tematiche legate alla mobilità internazionale e ai flussi migratori.

Il Giardino Planetario si compone di tre sezioni:
Garden of Flows esplora il concetto di tossicità, la vita delle piante e la botanica in relazione alle risorse del pianeta e al bene comune globale; Out of Control Room ha come obiettivo quello di restituire tangibilità alle reti invisibili nel regime dei flussi digitali; infine, City on Stage” punta ad abbracciare la natura stratificata di Palermo e incoraggiare una comprensione critica di diversi aspetti della vita contemporanea in città.

Le tre sezioni si articolano non in sedi artistiche convenzionali o istituzionali, come gallerie o musei, ma in luoghi iconici, e in parte inediti come spazi espositivi: l'Orto Botanico, Palazzo Butera, Volpe Astuta, la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo e Giardino dei Giusti per
Garden of Flows; Palazzo Ajutamicristo, Palazzo Forcella De Seta, Casa del Mutilato, Palazzo Trinacria per Out of Control Room; Palazzo Costantino, Oratorio della Madonna dei Peccatori Pentiti, Oratorio di San Lorenzo, Teatro Garibaldi, Chiesa SS.
Euno e Giuliano, Fondazione Casa Lavoro e Preghiera Istituto Padre Messina, Costa Sud, Zen 2, e Pizzo Sella per
City on Stage.

Nell'ambito del Public Programme di Manifesta 12 è previsto anche un calendario di proiezioni a ingresso libero, al Teatro Garibaldi e all'arena cinematografica La Sirenetta a Mondello, riaperta dopo anni di abbandono. Il programma di proiezioni offre una lettura in chiave cinematica dei temi cardine della biennale attraverso una selezione di film e documentari. Parallelamente al programma principale, Manifesta 12 propone uno specifico programma parallelo, gli Eventi Collaterali e il programma 5x5x5, realizzati in collaborazione con artisti locali, musei, istituzioni e professionisti del settore culturale, nell'ottica di una collaborazione a lungo termine.
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