Giornata delle dimore storiche del Lazio: apertura straordinaria di castelli, parchi e monasteri

Casa-museo nel castello di Fumone
di Sabrina Quartieri
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Mercoledì 17 Ottobre 2018, 20:13

Un invito a trascorrere una domenica all’insegna della bellezza, tra castelli, monasteri, casali e parchi visitabili eccezionalmente: il 21 ottobre, infatti, si terrà la prima “Giornata delle dimore storiche del Lazio”, un appuntamento gratuito che prevede l’apertura straordinaria al pubblico di 72 siti della regione. E allora, perché non approfittare e immergersi in spazi dal fascino senza tempo, altrimenti inaccessibili? Il patrimonio artistico e architettonico che si mostrerà tra pochi giorni, e solo per alcune ore, è variegato e distribuito su tutto il territorio laziale (una volta deciso cosa vedere, è obbligatorio prenotare l’ingresso). Tra i luoghi aderenti al grande evento, ci sono: Palazzo Visocchi di Atina (Frosinone), con decorazioni e arredi neoclassici; il Bastione “La favorita” di Gaeta, ristrutturato di recente, e l’Edificio medievale in largo S. Angelo a Itri, nella zona di Latina; Palazzo Latini di Collalto Sabino e l’Abbazia di San Pastore di Greccio, in provincia di Rieti; e, nel Viterbese, la Torre di Chia di Soriano nel Cimino, con quel che resta di un castello.
 

 


Chi si muoverà nei dintorni di Roma, potrà scegliere Palazzo Chigi e Villino Volterra ad Ariccia, con gli ampi saloni, la serra e il raffinato giardino all’italiana. Ancora: il complesso monumentale di Monterano, oggi abbandonato, celebre per la facciata del maniero con la fontana del Leone; il millenario Castello Theodoli di Ciciliano, a lungo proprietà dei Colonna, poi confiscato da Papa Alessandro VI Borgia; il Parco dell’Ombrellino di Frascati, la Villa Saracena di Santa Marinella, Villa Barattolo di Rocca di Papa, sede del Parco Regionale dei Castelli Romani, e tanti altri. Durante la giornata di domenica, inoltre, saranno organizzate delle visite guidate a Villa Falconieri e Villa Aldobrandini a Frascati, rinomate per i loro affreschi, ma anche a Villa Grazioli a Grottaferrata. A Roma invece si potranno ammirare: il seicentesco Casale delle Vignacce, acquistato nel 2005 dall’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica; il Casale di Boccea, che resta uno dei più interessanti castelli suburbani dell’area laziale e il Collegio Innocenziano a Piazza Navona, progettato da Borromini.
 
Riguardo le altre province del Lazio, nella zona di Frosinone apriranno al pubblico, tra gli altri, la Casa madre delle suore cistercensi, un tempo dimora-fortezza dei papi di Anagni, e la Casa-museo Ada e Giuseppe Marchetti del castello di Fumone, per 500 lunghi anni una prigione. Nel territorio di Latina, saranno accessibili luoghi come la Torre di Scauri di Minturno, Palazzo Caetani a Cisterna di Latina e il Complesso monumentale di Formia, con l’acquedotto romano, l’anfiteatro, il cisternone ipogeo e la Torre di Castellone. Nella zona di Rieti, verranno coinvolti: Palazzo Santarelli di Casperia, della fine del XVI secolo; Villa Battistini di Contigliano, oggi sede delocalizzata del Conservatorio Santa Cecilia di Roma e il Castello di Rocca Sinibalda, un tempo fortezza militare. Nel Viterbese, oltre che nella Torre di Chia, si potrà entrare in quella del Castello dei Conti di Anguillara di Canepina. E ancora: nel maniero di Santa Cristina di Grotte di Castro, con l’antico borgo che oggi ospita un agriturismo; nel Parco di Villa Altieri di Oriolo Romano, con la pista per la corsa dei levrieri e nelle Botteghe Farnese di Vallerano, edificate per i pellegrini in visita al Santuario della Madonna del Ruscello.
 
La Giornata di domenica è il primo evento ideato dalla Regione Lazio con il supporto di Lazio Innova e dell’I.R.Vi.T. (Istituto Regionale Ville Tuscolane), dell’Associazione Dimore Storiche Italiane e dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia. Un’occasione creata per promuovere la “Rete delle dimore storiche”, costituita nel 2017 e composta da 109 siti pubblici e privati selezionati con avviso pubblico. A questi, saranno destinati 500mila euro complessivi per interventi di manutenzione e recupero. Intanto, dal primo novembre al 30 dicembre 2018, resteranno aperti i termini per presentare le nuove candidature. «Valorizzare il patrimonio culturale del Lazio è un obiettivo fondamentale», spiega il Presidente della Regione Nicola Zingaretti, convinto che «sostenere la bellezza significhi dare impulso anche allo sviluppo del territorio, dell’economia e del turismo». Per consultare l’elenco completo dei siti visitabili il 21 ottobre, cliccare su www.dimorestorichelazio.it.
 
 
 

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