Picasso e la fotografia, in mostra al Museo dell'Ara Pacis

Edward Quinn (1920-1997) Pablo Picasso accanto all’assemblage L’enfant (1956) nell’atelier della sua villa La Californie, Cannes, 1956 Stampa senza data Gelatina ai sali d’argento, 24×18,2 cm Dono Eredi Picasso, 1992, inv. APPH1674
di Mariapia Bruno
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Martedì 18 Ottobre 2016, 18:37 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 17:14
Non solo periodi rosa, blu e miracoli cubisti: Pablo Picasso, lo stakanovista dell'arte per eccellenza terrorizzato dall'idea di diventare povero, ha tessuto per tutta la vita un grande legame con la fotografia. Il padre di Guernica ha apprezzato questo nuovo medium, perfetto per approfondire nei minimi dettagli il mondo circostante, mettendosi sia dietro che davanti l'obiettivo e collaborando con i fotografi d’avanguardia, come Brassaï, Robert Capa, Henri Cartier- Bresson, Lucien Clergue, David Douglas Duncan, Robert Doisneau, Edward Quinn e Dora Maar, che sarebbe divenuta la sua compagna. A raccontare questo fruttuoso connubio ci pensa il Museo dell'Ara Pacis di Roma, il quale fino al 19 febbraio 2017 presenta la mostra PICASSO IMAGES. Le opere, l’artista, il personaggio.

La retrospettiva, curata da Violette Andres e Anne de Mondenard, è frutto della collaborazione tra il Musée national Picasso di Parigi, il Museo dell’Ara Pacis e la casa editrice Mondadori Electa. La mostra si articola in tre sezioni che scandiscono in tre parti la vita dell'artista raccontando le prime sperimentazioni, gli incontri fortunati, le pubblicazioni, l'interesse per il cinema, e tanti altri aspetti della sua vita per un totale di 170 fotografie, realizzate tra il 1901 e il 1971, e una trentina di opere tra dipinti, sculture disegni e riproduzioni.