Umberto Eco a L'Intervista di Maria Latella: «Mattarella? Mi piace un presidente silenzioso»

Umberto Eco a L'Intervista di Maria Latella: «Mattarella? Mi piace un presidente silenzioso»
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Domenica 8 Febbraio 2015, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 12:24
Un presidente della Repubblica silenzioso? «Mi va bene» ha detto Umberto Eco, oggi all'Intervista di Maria Latella, in onda su SkyTg24, in una puntata dedicata all'Italia del giornalismo e della politica, in occasione dell'uscita del suo nuovo romanzo "Numero zero" (Bompiani) sul cattivo giornalismo.



«È stato un colpo di scena quando Mattarella la prima volta che ha aperto bocca ha detto dieci parole in croce. Questo silenzio e riservatezza, dopo tanto chiasso, è stato un colpo di cannone che ho apprezzato perchè ci sono due popoli che parlano poco: i siciliani per definizione, fino all'eccesso dell'omertà, gli altri sono i piemontesi, come me».



Eco ha parlato poi del premier Matteo Renzi: «è un uomo abbastanza attento e intelligente per trarre anche qualche insegnamento dai libri». Alla Latella che gli ricordava che qualche giorno i fotografi hanno seguito in libreria Renzi che aveva fra gli altri, il suo libro, "Numero zero", Eco ha anche detto: «Renzi è uno che i meccanismi della comunicazione li conosce molto bene. Proprio per questo può essere interessato a questi problemi come fanno i medici, c'è l'aggiornamento».



Nell'intervista c'è stato anche tempo per parlare del pontefice: «Papa Francesco mi è simpatico, vediamo se lo lasciano andare avanti. È molto argentino e chi conosce bene gli argentini si aspetta da lui queste cose» ha spiegato Eco.



Lo scrittore di Alessandria ha vinto il Prix Alphonse Allais 2015, come deciso all'unanimità dalla giuria del premio francese intitolato allo scrittore e umorista Alphonse Allais (1854-1905) e assegnato dal 1954.



Eco, 83 anni, è stato premiato per l'insieme della sua opera letteraria e filosofica, e riceverà il premio durante una cerimonia a Parigi nel mese di maggio.
In particolare, la giuria ha scelto Umberto Eco per la sua ammirazione dell'opera di Alphonse Allais, come dimostra il libro «Lector in fabula», edito in francese da Grasset nel 1992 (in edizione italiana apparso nel 1979), in cui il semiologo italiano analizza il tema della interpretazione testuale come lavoro da fare da parte del lettore. Il libro di Eco termina con l'applicazione della sua teoria al racconto «Un drame bien parisien» (1890) di Alphonse Allais. L'albo d'oro del Prix Alphonse Allais comprende tra i premiati Eugène Ionesco, René Goscinny, Alain Casabona, Philippe Geluck, Jean Amadou, Bernard Pivot e François Morel.
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