La storia del mondo in 1001 battaglie: dagli egizi a Napoleone, fino ai giorni nostri

Andrea Frediani (Foto di Nicola Dalla Mura - Toiati)
di Sabrina Quartieri
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Lunedì 28 Dicembre 2015, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 19:54

Scontri navali, assedi feroci, raid aerei e incursioni atroci: partendo dalle guerre dei faraoni, fino ai conflitti più recenti e passando per i combattimenti dell’Impero romano, gli scontri dell’epoca napoleonica, e le atrocità della Seconda Guerra mondiale, Andrea Frediani torna nelle librerie con “La storia del mondo in 1001 battaglie”, edito da Newton Compton. Un libro con cui il grande narratore di episodi bellici porta il lettore in prima linea, facendogli rivivere, attraverso i suoi racconti, le imprese più celebri della storia, ma anche le meno note, condotte da grandi personaggi, come Giulio Cesare, Gengis Khan e Napoleone; e ancora, i conflitti più famosi, dalle Guerre puniche alla Guerra dei Cent’anni, dai grandi massacri della Prima e della Seconda Guerra mondiale, fino alla Somalia del ’93, al Kosovo del ’99 e alla guerra in Iraq del 2004.

Frediani parte dall’assunto che “nessuno può negare come il corso della storia sia stato spesso determinato dall’esito di una o più battaglie” e sgombra subito il campo da un possibile equivoco: “Il libro non ha l’ambizione di essere esaustivo e non è un dizionario delle battaglie, come potrebbe apparire a prima vista. Per coprire tutti gli episodi bellici della storia ci vorrebbe infatti un’enciclopedia di storia militare in più volumi”, ammette lo scrittore. Gli scontri narrati nel suo ultimo lavoro sono piuttosto frutto di una scelta soggettiva, basata sugli scenari da lui valutati più interessanti. Se da una parte vengono inserite le battaglie decisive sotto l’aspetto storico, quelle dalle quali nessun manuale di questo tipo potrebbe prescindere, dall’altra, si privilegiano i combattimenti con una valenza tattica, memorabili già solo per il genio che il vincitore ha espresso nel realizzare i suoi piani. Non mancano nel volume, poi, tutti quegli episodi che hanno suscitato in Frediani una certa emotività, come le imprese belliche di grandi condottieri.

Spiega l’autore: “Qualcuno potrà lamentare qualche importante omissione su battaglie che hanno cambiato il corso della storia. Il motivo principale è che spesso, di alcuni accadimenti, sappiamo talmente poco da non poter scrivere niente più di un trafiletto. Ma poiché questo libro ha lo scopo di presentare un combattimento perlomeno nel suo sviluppo essenziale, spiegando al lettore come e perché si vince una battaglia, ho ritenuto che non avesse senso descrivere episodi senza una storia da raccontare”. Detto questo, le vicende narrate, distribuite con equilibrio tra tutte le epoche e latitudini, possono dare un’idea abbastanza esauriente dei vari scontri che compongono la storia dell’uomo. E dei suoi protagonisti, anche, come generali, re e imperatori che hanno o impresso una svolta allo sviluppo del loro Paese, o del regno, attraverso clamorose vittorie; oppure ne hanno sancito il declino, compiendo errori tattici e strategici. Tenendo fede ai fatti storici e senza cadere in luoghi comuni, Frediani racconta quindi come il mondo può cambiare, a seconda di chi vince uno scontro militare, descrivendo anche il modo in cui si trasforma, nel frattempo, la vita stessa dei combattenti, la carriera degli ufficiali e quella dei comandanti. Immancabile, nel libro, una parte dedicata agli assedi, "che - scrive l'autore - coinvolgono brutalmente le sorti dei civili con privazioni inaudite".

Andrea Frediani “La storia del mondo in 1001 battaglie” (Newton Compton Editori, pp. 668, 12 euro)