Rossini, il mito e l'uomo in un libro celebrativo a 150 anni dalla morte

Gioachino Rossini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Ottobre 2018, 21:37
A Palazzo Giustiniani, UTET Grandi Opere ha presentato il volume celebrativo Rossini. L’artista, l’uomo, il mito dedicato al grande compositore scomparso nel 1868. Il Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha concesso il Patrocinio all’evento, ha aperto gli interventi ricordando l’importanza della musica lirica italiana per la promozione della nostra cultura nel mondo.

Il volume, ideato in accordo con il Comitato Promotore delle Celebrazioni Rossiniane e il Comune di Pesaro, è stato realizzato con la collaborazione della Fondazione Rossini e del Rossini Opera Festival. Gianni Letta, Presidente della Fondazione Rossini, ha sottolineato il ruolo di Gioachino Rossini come parte essenziale del patrimonio del nostro Paese e ha parlato dell’esempio Rossini, alludendo a come Pesaro – presente all’evento il Sindaco Matteo Ricci - ha ben valorizzato il suo illustre concittadino.


«Come molti di voi, sono stato rapito dal genio di Rossini e mi sono emozionato e commosso ascoltando la sua musica. Questo volume, che è un vero e proprio monumento al genio rossiniano, si inserisce nell’immenso progetto svolto dalle istituzioni rossiniane per far conoscere Rossini nella sua vera dimensione, dando un’immagine del compositore e dell’uomo più articolata rispetto a quella che finora la tradizione ci ha consegnato», ha commentato Gianni Letta.

L’opera - oltre 400 pagine, 975 esemplari - offre una visione a tutto tondo della figura di Rossini così come emerge dagli studi più recenti e dal lavoro svolto negli ultimi quaranta anni dalle istituzioni rossiniane nel valorizzare le opere di Rossini e nel portare alla luce quello che può essere definito “il sommerso rossiniano”, recuperando attraverso puntuali edizioni critiche le partiture perdute o modificate nel tempo.

Il testo portante è di Paolo Fabbri, noto storico della musica e studioso di Rossini, mentre il saggio che racconta la “rinascita rossiniana” è di Gianfranco Mariotti, “inventore” del Rossini Opera Festival e suo Sovrintendente dalla sua nascita al 2017.

Eccezionale è l’apparato iconografico sviluppato in grande formato: oltre 300 immagini di fotografie di scena, bozzetti, scenografie, lettere e spartiti autografi, ritratti e documenti storici.
La qualità della stampa e la presenza di 45 tavole applicate manualmente conferiscono ulteriore valore all’opera. Tutto questo è stato possibile attingendo agli archivi delle istituzioni rossiniane, all’Archivio Ricordi e in particolare alla collezione privata di Sergio Ragni, appassionato ed esperto di Rossini, che ha raccolto un patrimonio senza pari documentato nel volume con apposita campagna fotografica realizzata da Alfredo Dagli Orti. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA