PhotoAnsa, il volume alla decima edizione. Contu: «La cronaca che finisce nei libri di storia»

PhotoAnsa, il volume alla decima edizione. Contu: «La cronaca che finisce nei libri di storia»
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Giovedì 11 Dicembre 2014, 20:55 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 20:58

PhotoAnsa compie dieci anni. L'edizione 2014 del tradizionale volume che raccoglie tutto quello che è successo nell'anno che si chiude, visto attraverso gli occhi dei fotografi dell'agenzia, si apre con il capitolo dedicato al fenomeno Renzi, alla sua scalata da sindaco di Firenze a Palazzo Chigi attraverso le vittorie nelle primarie del Pd fino alle elezioni europee.

Si volta pagina poi con le drammatiche foto della guerra civile ucraina, della tragedia dell'abbattimento dell'aereo malese sui cieli al confine con la Russia, l'avanzata elettorale degli euroscettici e la guerra in Terrasanta, con immagini che ancora una volta raccontano il dolore e la tragedia di uomini, donne e bambini vittime innocenti e indifese.

Seguono l'ultimo viaggio della Costa Concordia dal Giglio al porto di Genova, l'anno magico del cinema italiano, il concerto dei Rolling Stones al Circo Massimo, la vittoria della nazionale tedesca ai Mondiali di calcio in Brasile, il trionfo di Vincenzo Nibali al Tour de France.

In attesa dell'Expo milanese 2015, si propongono attraverso rare fotografie d'epoca le precedenti esposizioni universali italiane, da quelle torinesi alla fine dell'800 alla grande incompiuta, causa guerra, di Roma Eur 1942.

Un capitolo è dedicato alle startup italiane che nascono nonostante la crisi, imprese che vengono raccontate come paradigma di una Italia giovane che può crescere e sperare in un futuro di sviluppo.

PhotoAnsa si chiude con una carrellata sull'arte in gabbia, dalla fontana di Trevi al Colosseo che poco alla volta ritrova i suoi meravigliosi colori originali. Dal libro emerge un panorama che i fotografi dell'agenzia hanno rappresentato secondo lo stile e le parole d'ordine dell'Ansa: rispettare la realtà senza forzature retoriche e senza eccessi di spettacolarizzazione.

Speranza e disillusione, passione e indifferenza, senso civico e malaffare insomma. È il ritratto di un Paese sulle montagne russe quello che emerge dal libro fotografico dell'Ansa. Proprio come in queste pagine, opposti così lontani convivono nella realtà uno accanto all'altro in un sistema che pare aver trovato un suo perverso equilibrio. Emblema ne sono le immagini dei Mondiali brasiliani con i volti dipinti di tricolore di tifosi entusiasti e ancora ignari della debacle che stridono accanto all'espressione di Mario Balotelli, solo in aeroporto con le cuffie in testa, oppure disperato a terra subito dopo l'eliminazione.

Le immagini del primo anno al potere di Renzi testimoniano invece, meglio di ogni altro mezzo, il vento di speranza che ha portato in un Paese disilluso, come raccontano i selfie che si diverte a scattare in strada con giovani e meno giovani. Ma soprattutto danno il senso della forza comunicativa, quasi strafottente, di un leader capace di passare con un sorriso sopra il gelido volto del predecessore Enrico Letta alla Cerimonia della campanella.

«In Italia abbiamo le individualità ma dobbiamo imparare a fare squadra», ha commentato alla presentazione del libro a palazzo Giustiniani il presidente del Senato Pietro Grasso. «L'Ansa ha cominciato a guardare con attenzione a immagini, foto e video - ha aggiunto il presidente dell'Ansa Giulio Anselmi - quando ancora gran parte dell'informazione non dava loro la giusta importanza. Ora dispone di un patrimonio che fa parte della nostra memoria».

«Ringrazio i colleghi che faticano per darci giorno per giorno la cronaca che in qualche caso finisce anche nei libri di storia», ha detto il direttore dell'agenzia Luigi Contu. «È stato un anno importante che, nonostante la crisi dell'editoria, ci ha dato grandi soddisfazioni: abbiamo lanciato il nuovo sito, che ha ormai raggiunto gli undici milioni di utenti unici, mantenendo sempre lo stile e il rigore dell'Ansa. Abbiamo creato una grande area digitale che rende possibile realizzare prodotti fino a pochi anni fa inimmaginabili per l'agenzia. Proprio grazie all'area digitale - ha concluso Contu - ci sentiamo pienamente dentro il futuro dell'informazione, nella quale continuiamo fortemente a credere».

«Il problema per le agenzie - ha sottolineato ancora Anselmi - è trovare un equilibrio tra essere veloci e non sbagliare. Questa è la prima scommessa quotidiana per un'agenzia. Lo è in particolare per le fotografie, un campo nel quale spesso rimediare è impossibile». Il presidente dell'Ansa ha quindi citato le parole di Robert Capa, uno dei più famosi fotoreporter della storia: «Se le fotografie non sono abbastanza buone vuol dire che non si è abbastanza vicini».