“Auf Wiedersehen Italia”: la Germania, nuova America degli emigranti italiani

Face & Book
di Carmine Castoro
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Lunedì 14 Aprile 2014, 14:17 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 14:04
L’America di questo scorcio di terzo millennio, la “terra promessa” verso cui ci si muove, lasciando le proprie citt, le proprie famiglie, sull’onda delle valigie di cartone di un tempo, a caccia di un futuro che sembra pi a portata di mano, la Germania.



Cuore di un’Europa che non conosce recessione, con un tessuto industriale blindatissimo e garanzie di meritocrazia, ma anche nazione con un retroterra artistico e culturale assolutamente palpitante, con livelli alti di qualità di vita, condizioni favorevoli per un’emigrazione che non faccia rima con emarginazione, con città come Berlino che sanno essere grembi multietnici e metropoli dove lavoro e tempo libero possono coabitare in perfetta sinergia. Il risultato? Tanti italiani, vessati dalla sordità delle istituzioni nostrane, frustrati dal “bamboccismo” come extrema ratio per sopravvivere, allarmati dalle cifre della disoccupazione che superano il 43% per giovani e neolaureati, hanno deciso di superare le Alpi e di trasferirsi in pianta stabile nella patria che fu dei Goethe e degli Schiller.



Leopoldo Innocenti, inviato di guerra per tanti anni in Rai, ha avuto la tenacia e la bellissima idea di raccogliere le storie, i sogni, le legittime aspirazioni, la voglia di difendere la propria dignità di tanti studenti e quasi adulti, definiamoli così, che non hanno esitato un attimo ad abbandonare uno Stato di appartenenza sempre più corrotto e distratto e cercare la fortuna a chilometri e chilometri da casa. Seguendo idee concrete e originali, trovando risorse economiche con più facilità per dare corpo a progetti parcheggiati nel dimenticatoio delle nostre burocrazie, o semplicemente ricevendo una risposta, sì una “risposta”, ai curriculum mandati alle aziende, una di quelle risposte che ti riempie l’anima e ti autorizza a pensare che da qualche parte del mondo qualcuno ha bisogno di te, della tua professionalità, della tua esperienza, anche solo della tua fresca voglia di fare e renderti utile.



Ne è uscito un libro che raccoglie le interviste fatte dall’autore ad alcuni dei tantissimi giovani italiani che hanno deciso di trasferirsi in Germania per vedere realizzato un sogno o una banalissima dimensione umana e lavorativa, che altrove sembra una utopia da mulini a vento. Il risultato è un racconto brillante che ci permette di capire gli aspetti più significativi del Paese di partenza – l’Italia – e di quello d’arrivo, la Germania. L’intento dell’autore è quello di conoscere non solo i protagonisti di questi flussi ma, di riflesso, le coordinate di una “diaspora” che si annuncia epocale.



Leopoldo Innocenti “Auf Wiedersehen Italia” (Armando editore, pagg. 144, euro 12)
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