Tante curiosità nell'evoluzione del cibo e dell’alimentazione degli antichi romani, definiti da Plauto, vissuto tra il III e il II secolo a.C. “mangiatori di polenta“, perché la polenta di farro era onnipresente nei pasti tipici dei nostri antenati.
Ma si parlerà anche dei traffici di cibo nel Mediterraneo e, di conseguenza, della conservazione del cibo. Nel libro trovano spazio, oltre a tanta storia, anche molte ricette, riprese da Apicio, da Catone, da Varrone e da Columella. Si parlerà delle analogie con abitudini, superstizioni e dettagli della vita quotidiana e del cibo che sono ancora fermamente radicati oggi. L'ingresso nella sala è gratuito fino ad esaurimento posti.
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