Al via la Buchmesse, cala il mercato
italiano. Kohl, biografia scandalo

Al via la Buchmesse, cala il mercato italiano. Kohl, biografia scandalo
di Flaminia Bussotti
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Ottobre 2014, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 22:37
BERLINO – Notizie poco buone dall’Italia all’apertura della Fiera di Francoforte, il maggiore salone del libro del mondo e da sempre vetrina importante anche per l’editoria italiana: il nostro mercato risente fortemente della crisi ed è calato del 20% rispetto al 2011. Il libro, sotto il peso della crisi e dell’impatto digitale, ha subito una profonda trasformazione. E questo vale anche per il mercato editoriale, la produzione e la distribuzione. La Buchmesse ha aperto i battenti ieri (8-12). I primi tre giorni e’ aperta solo al pubblico specializzato, il fine settimana a tutti. Ad inaugurare il Punto Italia – che raccoglie 47 editori su oltre 200 italiani presenti alla Fiera – il ministro della Cultura, Dario Franceschini, e il presidente dell’Associazione italiana editori (Aie), Marco Polillo, che ha presentato il rapporto 2014 sullo stato della nostra editoria. Con più ombre che luci, purtroppo. “Il mercato del libro in Italia perde per il quarto anno di fila: -20% dal 2011”, ha detto. “Quest’anno il 57% degli italiani non ha comprato neppure un libro, siamo penultimi in Europa avanti solo alla Grecia”: occorre “intervenire sulla crisi del libro”.



La giornata ieri è stata segnata anche dall’atteso arrivo di Helmut Kohl, che però non si è espresso sul caso legale che lo riguarda – una lite per la pubblicazione non autorizzata di registrazioni raccolte nel 2001-2002 dal giornalista Heribert Schwan, in cui il cancelliere dell’ Unificazione spara giudizi taglienti su molti politici del tempo, inclusa l’attuale cancelliera Angela Merkel ("non sapeva neanche tenere in mano coltello e forchetta"). Kohl, 84 anni, inchiodato su una sedia a rotelle e con grosse difficolta’ a parlare, ha presentato la riedizione delle sue memorie, "Dalla caduta del Muro all’Unificazione", ma non ha aperto bocca sulla controversia editoriale che tiene banco in Germania. “Se leggete questo libro, conoscerete la verità e come davvero sono andate le cose”, si è limitato a dire, glissando sul suo ex ‘ghostwriter’. Bocca cucita di Maike Kohl-Richter, la seconda moglie dell’ex cancelliere, all’origine secondo Schwan della lite legale. Ghostwriter



A una conferenza stampa, Franceschini ha insistito sull’equiparazione dell’Iva: “Un libro è un libro, solo qualche mente burocratica puo’ pensare che l’e-book sia un gioco o un formato tecnologico”. Giusto quindi che gli venga applicato lo stesso trattamento fiscale per l’Iva. Il ministro ha rivolto poi un appello agli editori a mandare i loro autori nelle scuole nell’ambito dell’iniziativa “Libriamoci” e ha accennato al censimento delle librerie storiche e al vincolo di destinazione di uso: “Devono restare librerie, il valore letterario giustifica il vincolo”, e se non a vendere libri servirà a calmierare gli affitti nei centri storici, ha detto. Fra le priorità ha indicato l’obiettivo di arrivare a un’intesa sovranazionale per regole per i giganti digitali come Amazon e Google: in tempi di globalizzazione non si può risolvere il problema con regole nazionali, è necessario dialogare senza porre limiti alla concorrenza; fatta salva però la tutela del diritto d’autore. Poco esaltante lo stato dell’editoria illustrato da Polillo: quella digitale (fatturato stimato del 3% di quello complessivo, che potrebbe arrivare al 5% a fine anno) non da’ segnali di “recupero rispetto alle perdite sul cartaceo”. Pochi i dati positivi contro i tanti negativi: innanzitutto, il mercato digitale continua a crescere, e cresce anche il peso e il ruolo dell’editoria italiana in chiave internazionale. La vendita dei titoli all’estero e’ aumentata del 7,3% e l’export del libro fisico del 2,6%. Per il resto tanti segni negativi: nel 2013 si restringe del 6,1% il bacino di lettori, si ridimensiona del 4,7% il mercato, si registra per la prima volta un andamento negativo dei titoli pubblicati (-4,1%), calano le copie vendute (-2,3%) e parallelamente anche i prezzi di copertina sia dei libri di carta (-5,1%) sia e-book (-20,8% al netto dell’Iva). I principali indicatori del 2013 mostrano un calo degli editori: 4.534 le case editrici che hanno pubblicato almeno un libro (-1% rispetto al 2012). Solo una su quattro (1.187) ha pubblicato piu’ di 10 titoli. I titoli pubblicati nel 2013 sono 64.000 con un calo di quelli di carta (-4,1%) e un aumento di quelli digitali (+43%). Calata del 4,1% la produzione di libri e del -9,1% se si includono quelli educativi. Cresce invece la produzione di titoli e-book (+43%). Questo mercato copriva a fine 2013 una quota del 3% dei canali trade (quelli rivolti ai lettori: librerie, online, grande distribuzione). Il mercato del libro e’ sceso sotto quota tre miliardi. La filiera editoriale ha registrato un fatturato di 2,666 miliardi di euro pari a -6,8% (194,2 milioni di euro in meno). I segni meno riguardano praticamente tutti i generi con la sola eccezione di quelli per bambini e ragazzi.



Sul fronte tedesco, da segnalare ieri anche l’inaugurazione da parte del presidente Joachim Gauck assieme al presidente finlandese Sauli Niinisto (la Finlandia e’ il paese ospite). Ieri sono giunti anche gli scrittori Paulo Coelho e Ken Follett il quale ha annunciato di stare scrivendo un libro su servizi segreti e spie nel 16mo secolo, un misto di giallo e romanzo storico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA